Discussione:Graffitismo

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Arte
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Graffitismo
Argomento di scuola secondaria di II grado
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Commenti sparsi 2005/2006[modifica wikitesto]

il presente articolo sui Graffiti tratta esclusivamente il fenomeno dei graffiti moderni che per la sua peculiarità non ha nulla a che vedere né con i graffiti preistorici o pompeiani nè con l'arte dei murales. Sarebbe opportuno trattare separatamente i vari aspetti che il termine Graffiti definisce in modo da non confondere il lettore .

Spostiamo l'articolo attuale sotto un titolo diverso (ad esempio "Graffiti urbani")? Poi però occorre scrivere un bell'articolo sugli altri tipi di graffito... Ciao. --Paginazero - Ø 10:08, 19 nov 2005 (CET)[rispondi]

Ciao a tutti, mi sono appena registrato e volevo partecipare alla discussione in modo civile, percui scusate se ho fatto un po' di disordine, non sono pratico e sarei felice di essere ragguagliato su come non dare disturbo ma esprimere un contributo. Aperto a critiche e correzioni, s'intende. Ritengo che nella voce riguardante il writing ci siano scritte alcune cose errate, e però, da come sono scritte, suonano come certezze, come dati assodati. Sono pronto a cambiare idea, ma allora in base a quali fonti e a quali dati si predilige il punto di vista dell'autore della pagina come la leggiamo oggi, a fronte dei numerosi interventi che manifestano un certo disaccordo sulla visione dell'autore? Sono due o tre aspetti fondamentali della faccenda, sempre gli stessi, pochi ma rilevanti. Spero che l'amministratore mi contatti in modo da sapere se scrivo nella sezione sbagliata. Ciao. utente since1989 20 12 2008 ore 16:08

Spostato da Discussione:Murales per cancellazione articolo doppione. --MarcoK (msg) 08:55, 25 nov 2005 (CET)[rispondi]

Cambierei il nome del link in Graffiti lasciando murales come redirect. C'e' molta letteratura a cui attingere anche su en:graffiti. Se posso traduco a breve... qualcuno che mi dia una mano? Pensiero 20 maggio 2005

Sono d'accordo. Ma bisogna spostarlo a "Graffiti" o a "Graffito"? HΙΓΓ ◄discussione 23:56, Mag 20, 2005 (CEST)

Forse i graffiti (o il graffito) sono qualcosa di più antico degli attuali murales (riconducibili eventualmente ai tatzebao cinesi): quindi meriterebbero una voce a parte (ma ci vorrebbe il parere di qualche archeologico o speleologo o qualcosa del genere ...). Per tacere dell'American Graffiti (film) ... - Twice25 / αω - :þ 00:02, Mag 21, 2005 (CEST)

Io direi di non separare le due cose in questo senso. Graffiti sono quelli delle grotte preistoriche come graffiti sono quelli delle metropoli moderne. Murales casomai è più riferibile all'arte pittorica in senso stretto, inteso come dipinto prodotto su supporto murario. HΙΓΓ ◄discussione 00:13, Mag 21, 2005 (CEST)


Non so, ma mi sembra che si stia facendo un minestrone di cose piuttosto diverse l'una dall'altra.

  • Dipinti sui muri se ne sono fatti sempre (di solito vengono definiti affreschi, o pitture parietali), dalle grotte di Lascaux alla Cappella Sistina, tanto per intendersi
  • Con "murales" (che forse è un termine di origine spagnola?) a me sembrerebbe che si indichi un affresco o pittura fatta su una parete esterna (di un palazzo, o di un muro di recinzione): probabilmente si tratta in origine di un "gesto spontaneo", e di una pittura di origine popolare, ma credo che ce ne siano stati anche di quelli commissionati a grandi artisti magari dallo stesso comune, come forma di arredo urbano.
  • L' "aerosol art", se questo è il suo nome, dovrebbe essere, immagino una forma di evoluzione del murales, caratterizzata forse soprattutto dall'uso della bomboletta spray di vernice, che è anche l'evoluzione, soprattutto per il mezzo utilizzato, delle pure e semplici scritte vandaliche o slogan sui muri. Da questa seconda origine ha ereditato anche il carattere in certi casi "illegale", sebbene se ne differenzi perché non è un puro e semplice vandalismo, rappresentando anche una forma artistica. In altri casi ha ricevuto anch'essa una legittimazione (anche i "murales" all'inizio erano illegali?) e d'altro canto in certi casi l'illegalità può essersi legata a forme di ribellione. Mi sembra un fenomeno piuttosto complesso e non so quanto ancora analizzato e compreso.
  • I graffiti sono certamente piuttosto antichi: sono testimoniate frasi incise sulle mura delle case di Pompei, che hanno valenza più o meno simile all'odierno W il/la [squadra di calcio a propria scelta]. Sono assimilabili alle scritte vandaliche, ma se ne differenziano per la tecnica. Peraltro esistono anche decorazioni "a graffito" sulle facciate delle case rinascimentali, se non sbaglio.
  • Quanto ai tatzebao cinesi dovrebbero essere qualcosa di ancora diverso, ma qui ne so ancor meno. Forse sono assimilabili alle scritte pubblicitarie (non vandaliche, ma appositamente realizzate da pittori) ancora delle case di Pompei, che in alcuni casi sono qualcosa di simile ai nostri manifesti, solo che sono dipinti sul muro invece di esservi incollati sopra.

Non ho fatto una gran chiarezza, eh? :-) --MM (msg) 20:41, Ago 29, 2005 (CEST)

Sposto qui quanto un'anonimo aveva inserito in "aerosol art", sebbene si tratti solo di una breve definizione:
Aereosol - Art, ovvero l'Arte con l'Aereosol. Conosciuta e confusa con il termine Writing o spesso definita volgarmente come Graffito o Graffitismo, l'Aereosolart consite nell'impresa dell'esperssione pittorica compiuta con l'ausilio dello strumento "colore spray" (meglio noto con il nome volgare di "bomboletta")

<<La terminologia corretta è "Pezzi">> come dice Kaos in una sua canzone. Questo è il termine adottato dalla cultura hip hop in italia e da coloro che esprimono la loro arte sul muro: i writers. Io dipingo da diversi anni e ho sempre adottato questo termine per specificare questo tipo di opere. Graffiti e Murales sono quasi offensivi come termini perché spesso usati dai mass-media per criticarli negativamente.


Trovo che questo articolo non sia obiettivo perché tratta il graffitismo solo come arte e non come atto di teppismo, che anzi sarebbe l'argomento principale visto che i graffiti abusivi sono più di quelli autorizzati. - PaneBiancoLiscio 18:53, 24 mar 2006 (CET)[rispondi]


Ciao, scusate se intervengo in questo modo barbaro (ma tanto si parla di graffiti, no?), ma la voce "graffiti writing" così come la si legge oggi è SBAGLIATA! Innanzi tutto è molto fastidioso leggere che il "writing" è "talvolta erroneamente chiamato 'graffitismo'". Fatemi capire: chi è che ha stabilito la giustezza di un termine rispetto all'altro? Se facciamo riferimento al modo con cui gli autori di queste "cose" chiamano queste stesse, il fatto che quando tutto ciò è nato erano gli stessi writer a definire "graffiti" quello che facevano dovrebbe contare qualcosa, no? Anche perché pure il termine writer nasce nello stesso identico modo (in italiano vuol dire "scrivere", quindi si tratta di un'accezione del termine mutuata da un termine generico che di certo non nasce per identificare i graffiti). Poi c'è tutto il pistolotto su come il graffito sia ricerca artistica e il tag sia vandalismo. Ma quello che scrive queste cose chi è, un novello Bonito-Oliva? Le due cose sono la medesima, e tra i graffiti ci sono quelli fatti per amore dell'arte e del colore, così come quelli fatti per "spingere" il proprio nome e basta, anche se sono veri e propri graffiti e non throw-up o tag. Anzi, a fare le cose grandi e colorate, con lettere complesse, ci si è arrivati cercando di aumentare le dimensioni e l'impatto dei tag. Aggiungo che se i graffiti nascono dai murales i cartelloni pubblicitari nascono dalle facciate barocche delle chiese ...e i bambini li porta la cicogna. Il graffito è una cosa che nessuno riuscirà mai a circoscrivere nel campo delle arti, è qualcosa di diverso, addirittura, forse, qualcosa di più. Qui possiamo scrivere qualsiasi cosa, ma tanto i muri e i treni restano lì fuori, a disposizione di chiunque abbia voglia di spruzzare e abbastanza sprezzo del pericolo (e della legislazione). E i graffiti sono quello che si vede sui muri e sui treni, e non quello che a qualcuno piacerebbe che fosseo. Distinti saluti.

diverse revisioni da annullare[modifica wikitesto]

C'è stato più di un vandalismo. Vedo che solo ora (proprio mentre intervenivo!?!) per fortuna la voce è stata bloccata... sarebbe il caso, credo, di riportarla alla revisione 8890390 del 23 maggio. Ma anche se si elimina, non saranno in molti a piangerla Godzilla 15:15, 29 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Cosa prevede la legge?[modifica wikitesto]

Poichè non nè sò nulla e non ho una precisa idea di dove andare a cercare tali informazioni, proporrei di inserire una sezione che descriva cosa prevede la legge italiana (almeno quella) per i writer che fanno graffiti su edifici pubblici e privati in modo illegale. Chi na sa qualcosa è da parte mia invitato a contribuire. Grazie.--Snappy 12:03, 1 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Correzioni[modifica wikitesto]

ciao, flycat non è di udine ma di milano mai sentito parlare di cose come "graffiti logo" o "graffiti design\dsigner": sono termini che non trovano riscontro in alcun saggio pubblicato nè in italia nè all'estero. microbo e bo130 sono street-artists, non writer. fanno cose completamente diverse (writer è chi scrive il proprio nome). contemplate la possibilità di spostarli nella voce street art.

"Resta tuttavia una gran quantità di adolescenti, chiamati nello slang sucker, poser, scarsi, scrausi, estimatori, rimastini e quant'altro, che producono solamente trafile di tag, o al massimo throw ups (ovvero tag più elaborate eseguibili in breve tempo) al fine di promuovere il loro nome. Uno tra i più influenti writers della storia e teorico del movimento aerosol art italiano, Phase II, scriveva nel 1999 in un articolo su Aelle, rivista specializzata ora non più alle stampe, "...throw-up: spingere il proprio nome oppure vomito?"."

questa è solo un'interpretazione. vi pregherei di voler riflettere sul fatto che il writing trae la sua forza dall'illegalità. l'opinione di phaseII, per quanto autorevole, è pur sempre un'opinione. ne esistono infinite che si esprimono a favore delle tag e dei throw up. che fa solo tag è un writer al pari di chi fa le cose belle e colorate. su tutti, trovate un'opinione simile nel testo di craig castelman "gotten up", all'interno del libro Adams, "King Size marker project", 2004. ciao ale


Ciao, oltre a "quotare" e confermare quanto esposto da ale qui sopra, sul fatto che:

"I primi in Italia ad usare nuove tecniche espressive, come lo stencil, l'installazione, l'affissione di grandi stampe offset o gli stickers, e ad utilizzare una icona al posto del nome sono stati Bo130, 17, Microbo e 108, tra i pochi artisti italiani conosciuti in tutto il mondo."

Pur sforzandosi sulla "buona fede" e senza pensare alla calunnia premeditata a scopo pubblicitario... ci vorrebbe quantomeno una dimostrazione e/o una fonte.

Inutile dire che è falso; è possibile trovare facilmente il riscontro della non veridicità di questa parte di articolo in qualsiasi pubblicazione specialistica (e non). "tra i pochi artisti italiani conosciuti in tutto il mondo" è imbarazzante, mentre per quanto rigurda l'attribuzione di inventori di "nuove tecniche espressive","l'installazione" e "una icona al posto del nome" addirittura ridicolo.

kal --213.140.17.103 05:23, 29 gen 2008 (CET)[rispondi]

Ciao.... Mi stupisco dei commenti precedenti, di fonti ce ne sono a parecchie, la cosa più semplice è fare una ricerca su google, basta informarsi sulle innumerevoli pubblicazioni in vendita nelle librerie, basta viaggiare un po..... basta poco per appurare che è tutto vero. BO130 , Microbo, e 108, fanno da apri pista su diversi aspetti e i fatti parlano. Non è difficile trovare "dimostrazioni" e " fonti" direttamente in internet. Bo130 (it) Miss17(usa) hanno iniziato dal writing dai primi anni 80 e hanno continuato ad evolversi. Se non inventori del logo al posto della tag, Sicuramente tra i primi ad averla usata in modo distintivo; come loro Stak(fr) e altri. Primo tra tutti Obey. non so se tutto cio debba stare sotto writing, streetart, post graffiti, ecc., personalmente non ne trovo una appropriata. sicuramente e vi invito a fare una ricerca, Bo130, Microbo e 108 sono solo orgoglio per la scena italiana e internazionale e quindi solo da supportare forse la discussione sarebbe più interessante se il focus si spostasse proprio nel trovare una definizione più giusta a questo sempre più sfaccettato movimento quello che ritengo che sia il fenomeno più interessante degli ultimi 30 anni. M.F.BoooM! Giambellino Yard!


"Flycat" non è di Udine ma di Milano. (Ancora non è stato corretto) "Cento" non è di Firenze ma di Treviso. "Bansky", "Bo130" (non Bo103) "la mano" non sono graffiti-writers ma street artists.

Mi sembra molto più rilevante e significativo in ogni caso citare quelli che sono stati i pionieri di questo movimento in Italia piuttosto che chi è riuscito ad entrare nelle gallierie d'arte, magari neanche disegnando lettere. Le gallerie d'arte, il diventare grafici o designers non rappresenta assolutamente una consacrazione per chi opera nel graffiti-writing. G.

aggiunta link a sito gratuito di raccolta di tutti i murales italiani[modifica wikitesto]

ciao richiedo cortesemente la possibile aggiunta ai link della pagina grfiti writing , del sito www.digilander.... un sito totalmente gratuito(in cui non ci guadagna nessuno) in cui inviare tutti i murales gia eseguiti in italia; e la possibilità di creare un "album ricordo" di tutti i pezzi che non è giusto vadano scomparsi(infatti sul sito ci sono pezzi storici del muro della stazione di lambrate molti dei quali cancellati) grazie

Che il sito sia gratuito o meno non cambia; quello che conta è che sia un sito si possano trovare informazioni per approfondire l'argomento trattao nella relativa voce. Non mi sembra che sia questo il caso del sito indicato (per il momento oscurato). Grazie, ciao Gac 12:37, 28 ago 2007 (CEST)[rispondi]

street art[modifica wikitesto]

street art,street wear, www.myspace.com/obyeart ragazzi guardatelo!!!!ciao a tutti

libro "Graffiti Writing"[modifica wikitesto]

ciao vi suggerirei di inserire tra le fonti bibliografiche italiane il volume "Graffiti Writing". Origini, significati, tecniche e protagonisti in Italia", Alessandro Mininno, Mondadori Arte 2008. è un libro piuttsto recente ma ben fatto esiste anche un sito di riferimento, http://graffitiwriting.fatbombers.com 193.42.200.244 (msg) 15:49, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]

aggiunto il libro --Yoggysot (msg) 23:26, 28 lug 2008 (CEST)[rispondi]

A me questa voce sembra abbastanza pov e non proprio formattata perfettamente. Soprattutto l'inizio mi sembra confuso. Qualcuno non potrebbe gentilmente darci un occhiata? --87.14.26.76 (msg) 14:45, 25 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Vandalismo[modifica wikitesto]

Wikipedia dovrebbe essere oggettiva e neutrale. Mi pare assurdo che venga descritto positivamente il writing anche quando si tratta di imbrattare muri e mezzi pubblici, visto che è unanimamente negativo e da condannare--GuruChan (msg) 16:55, 21 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Diciamo tranquillamente che la voce è poco neutrale è andrebbe rivista. --Asdino (msg) 23:41, 22 set 2009 (CEST)[rispondi]

Risistemazione[modifica wikitesto]

Ho fatto diverse correzioni, togliendo una grossa argomentazione senza fonti inserita un mese fa e citata poco fa al TGR Lombardia (quando hanno detto che veniva da Wikipedia mi è venuto un colpo: sembrava la citazione da un blog). Ho rimosso anche alcune piccole affermazioni/messaggi subliminali senza fonte tesi ad accreditare l'oggetto della voce come "cultura" invece che come "fenomeno" (disquisizione terminologica di dubbio interesse con tanto di apparenti conflitti interni per decidere chi si merita il termine "cultura" e chi no). Ho aggiunto un avviso sulla mancanza di note perché la bibliografia in inglese è stata aggiunta tre anni fa tutta in un colpo, quella italiana è tutta dello stesso autore con articoli di dubbia rilevanza, tranne un libro che però certamente non è stato usato nella stesura della voce, perciò la bibliografia non è affatto fonte della voce. Prossimamente bisognerà attingere al libro citato, presumibilmente ben informato, per verificare tutte le affermazioni (sarà utile in particolare per capire quali persone/gruppi vanno effettivamente citati e quali hanno inserito qui i propri nomi senza che siano effettivamente rilevanti); sarà anche il caso di tradurre ampiamente dalla voce inglese, vasta e referenziata, anche per compensare il carattere troppo eurocentrico di questa (non ho letto quella di en.wiki, che al contrario sembra molto focalizzata sugli USA, a guardare i titoli). --Nemo 21:15, 25 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Immagini della voce: perché usare quelle copyrightate se ci sono alternative?[modifica wikitesto]

Ciao, vorrei far presente che di immagini di pezzi su Wikicommons e in rete ce ne sono a iosa, per questo credo sia possibile e auspicabile corredare la voce di immagini con licenze libere, anziché usare foto di pezzi bellissimi ma sotto copyright com'è l'opera di Alessandro Mogliani inserita nella voce. Vorrei avere anche altri pareri prima di toglierla. Patafritto (msg) 09:49, 30 ott 2009 (CET)[rispondi]

D'accordissimo togli e modifica con materiale copyleft se non lo hai già fatto. --A Z Bognetti (msg) 13:23, 14 gen 2010 (CET)[rispondi]

Discussione spostata in ordine cronologico[modifica wikitesto]

Ciao, ho visto che la voce è stata nettamente migliorata, grazie al contributo della comunità, rispetto a qualche tempo fa, quando sembrava confacersi al pensiero di un solo utente, ora la voce ha un carattere sicuramente più adatto ai requisiti di wikipedia. Detto ciò credo che si possa migliorare ancora: "basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano", non che sia sbagliato, ma a me pare che questa frase, che dovrebbe riassumere l'essenza del writing, sia eccessivamente generica, e quindi poco consona a descrivere ciò che nella voce "writing" si vuole descrivere. Cioè, il writing (lo scrivere le lettere, sul muro o su un treno), comunque ha a che fare con la vernice spray, è diverso dalla poster-art, dalla street-art (so che è difficile identificare questa differenza, ma bisognerebbe almeno provarci); vero è che in molti casi si fa writing anche con i secchi di vernice, il pennello o il rullo, e non solo con le bombolette, in ogni caso mi pare, quindi, che non si possa prescindere dall'uso della vernice. In sostanza cambierei "basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano" con qualcosa tipo "basata sull'espressione della propria creatività tramite l'utilizzo di vernici con cui si interviene sul tessuto urbano"... magari scritto un po meglio, da qualcuno più bravo di me  : )

In secondo luogo c'è questa frase: "Generalmente, i writer più vicini ad un lavoro di ricerca artistica in un campi più protetti come in "hall of fame", considerano tali attività deprecabili, dimostrando, anche nella scelta del supporto per la pittura, una maggiore responsabilità e consapevolezza." Ragazzi qui c'è un copia e incolla di frasi sconnesse e contrastanti tra loro, io provo a interpretarne il senso e la cabio direttamente, che così com'è non vuol dire nulla!

Terzo (questo è un mio pensiero): io aggiungerei anche (rispetto al tema delle hall of fame e dei muri legali) che ci sono certi writer che, disprezzando l'utilizzo da parte di altri writer di spazi in cui hai la possibilità di fare cose colorate e più belle in maniera legale, passano le loro nottate a "crossare" (cioè a vandalizzare e sporcare) questo tipo di graffiti, e alla fine si fanno anche una fama per questo (malfamata!). Lo aggiungerei a margine del paragrafo sulle hall of fame visto che il fenomeno è reale e non è nemmeno una cosa nuova (vedi "Kap" in "Style Wars"). Ciao a tutti Utente:Since1989 13 novembre 2009


P.S. ho cambiato la parte al secondo punto del mio precedente intervento... mi è scappata la mano e all'interno di quella che mi sembrava una correzione adeguata (e che rispettasse il senso della versione che ho "corretto") non ho potuto resistere e ho aggiunto tutto un pistolotto sulle hall of fame, tutto tra parentesi, che, devo ammettere, ha uno stile pessimo e pesa molto all'interno del paragrafo... spero che qualcuno avrà il buon cuore di sistemare il pezzo, sperando che valuti quello che ho scritto come degno di nota (magari da inserire in un punto più adatto della voce) e non decida di cancellarlo del tutto! Ciao! Utente:Since1989 13 novembre 2009

In merito al paragrafo su tag e crew[modifica wikitesto]

"In alcuni casi la tag è seguita da suffissi come "one", "ski","Rock", "em", "er"." Mi sembra una forzatura, vada per "one", ma gli altri suffissi li toglierei.

"Una crew è un gruppo di amici, necessariamente legati dalla cultura hip-hop, non esclusivamente writer." Ok sul fatto dell'amicizia, se non altro perché dopo cita anche i casi in cui questo non è vero, ma che la crew sia "necessariamente" connotata da un legame con la cultura hip-hop è una clamorosa panzana! Sicuramente il fenomeno del writing è un prodotto di questa cultura, ma ci sono sempre stati writer che seguivano altre vie (ad esempio ascoltavano altri tipi di musica), in special modo in Europa, e ancora di più in Italia, e non per questo non facevano parte di crew di writer. L'ultima affermazione è altrettanto contestabile! Si parla di writing, direi perciò che si potrebbe dire: "Una crew è un gruppo di amici, non necessariamente legati dalla cultura hip-hop, ma sicuramente legati dal writing."; ci sono anche molte crew allargate, di cui fanno parte moltissimi componenti, magari alcuni non fanno graffiti ma rappano o fanno i dj, ma facendo parte della crew sicuramente non disdegnano di sottolinearlo con un tag quando ve ne sia l'occasione.

"Evoluzione della tag è il throw up, disegno stilizzato di facile esecuzione, senza riempimento, grande più o meno 1,5mt x 1,5mt" Non è vero, uno il throw up lo può benissimo colorare, addirittura ci sono dei modi di colorare che sono specifici del throw up, molto approssimativi, certo, ma comunque riempiti. Poi che la grandezza sia più o meno 1,5 x 1,5 è decisamente opinabile, spesso il throw up si fa con le prime due o tre lettere del tag, soprattutto quando ci si vuole sbrigare, ma se lo fai col nome intero (pratica altrettanto frequente), magari perché hai il tempo per farlo, nessuno ti vieta di di farlo alto 2 metri e lungo 4/5 metri!


"Di dimensioni maggiori il bombing, anche lungo 10 metri, colorato a tinta unita bianco e nero, o argento e nero, di facile esecuzione ripetuto uguale numerose volte su diverse superfici per instaurare una certa presenza territoriale." Anche su questo non sono d'accordo! Il bombing è un'attitudine, non uno stile! "il bombing lungo 10 metri a tinta unita..." ma chi l'ha detto? Il bomber è uno che devasta... esprimendoci in gergo! Lo può fare con pezzi semplici, sicuramente, ma non necessariamente sempre uguali, lo può fare con mille throw up in giro, lo può fare con pezzi più o meno lunghi... in banchina farà un pezzo di 20 metri, su un tetto farà due lettere o un throw up, oppure un tag grande come un graffito, con pezzi argentati ("silver", "argentoni"... come al solito paese che vai definizione che trovi!) e quant'altro.

Aggiungo, per finire, che sul tema dell'emarginazione del bomber è tutto da vedere... ci sono bomber che si sono fatti il nome facendo pezzi semplici o throw up nei posti più difficili, pericolosi e inaccessibili, e per questo sono (giustamente, secondo me!) rispettatissimi! Alcuni vengono considerati veri e propri "king" (non dimentichiamo che, agli occhi di un writer, c'è una gran bella differenza tra un bel throw up e un throw up brutto e fatto male)

Ciao!--Since1989 (msg) 15:19, 13 nov 2009 (CET)Since1989 - 13 novembre 2009[rispondi]

Richiesto un riassunto e catalogazione vecchie discussioni[modifica wikitesto]

Vorrei partecipare ma la discussione è dispersiva, copre l'arco di 5 anni, e non si capisce sempre cosa sia uscito fuori dal dibattito, chiedo agli esperti di catalogare le discussioni quando chiuse.

  • l'indice della discussione parte da metà pagina, dopo una serie di interventi, propongo di riportarlo in alto ridistribuendo i contenuti delle discussioni.
  • Graffitismo: arte o crimine? ---- nonostante sia stata inserita la specifica legale richiesta nella discussione, manca di fonti (quali sindaci hanno aperto le porte ai graffiti? etc) e manca delle leggi. (ho del materiale al riguardo ma devo organizzarlo e spendere un pò di tempo in biblioteca, mi autocandido tra gli interessati)
  • Correzioni, ma perchè proporre correzioni palesi nella pagina di discussione? se gli utenti sono alle prime armi lo trovo molto elegante, se cosa aggiungere è in dubbio lo trovo pertinente, ma in genere se si è in possesso di fonti si possono aggiungere parti di testo e se mancano fonti non se ne discute neanche no? (propongo che qualcuno aggiunga in cima a questa discussione i parametri per la modifica di una pagina, il template corrispettivo o quant'altro)
  • poi c'è una discussione non firmata chiamata Street art con un link esterno non pertinente e neanche valido, qui non siamo al Bar! potrebbe un admin cancellare la discussione e prendersi l'odio dell'autore di tale discussione?
  • un grazie a Nemo e per il suo contributo!

Sulla voce Graffiti Writing:

  • al paragrafo Street art dovremmo aggiungere un link alla relativa pagina Wikipedia ed integrare i 2 testi (stile scorporo unione tra questo paragrafo e l'omonima pagina wiki)

Mi interessa la questione e posso contribuire ma data la mole di lavoro spero ci si possa dividere i compiti, fatemi sapere, se non ricevo risposte per il 2011 (non cambiamenti mica stiamo al lavoro, ma solo risposte dagli interessati) passerò a contattare personalmente voi wikipediani attraverso le liste di interessati dei progetti coinvolti.


  • Io invece volevo solo comunicarvi che il termine "Writer" e i suoi derivati sono termini italiani, e da quanto ne so non vengono usati ne' in America ne' in Inghilterra per indicare i graffittisti. Notando che gli italiani che masticano poco l'inglese traducono writer in graffittista anzichè scrittore, forse si potrebbe pensare ad un termine piu' adeguato! --151.61.225.229 (msg) 13:40, 29 apr 2010 (CEST)[rispondi]
  • salve a tutti.

ho sistemato la voce tempo fa, ripulendola da numerose infiltrazioni. consiglio di riportarla ad una versione di molto precedente perchè, trattando di arte contemporanea -ed essendo numerosi writer giovani, e quindi internettiani, e quindi possibilimente wikipediani- noto nuovamente argomentazioni piuttosto non neutrali, che sfociano in evidente pubblicità. luca borriello, di napoli, inserisce sue referenze private e link ai propri progetti, come inward. propongo di bloccare la voce evitando in futuro di aggiungere nomi e considerazioni pubblicitarie. se volete, la ripulisco io, ditemi cosa devo fare e come la volete.

Graffiti writing[modifica wikitesto]

Secondo me i grafittari dovrebbero creare le loro opere d'arte in modo non invasivo(ad esempio imbrattando le opere d'arte e i monumenti).D'altro canto i comuni dovrebbero mettere a disposizione dei writers delle aeree dove quest'ultimi possono dare sfogo alla loro bravura.06\06\2010 ore 16.53 GrassettoLetizia M. Iotti

Graffiti writing (sezione)[modifica wikitesto]

scusate, non capisco il senso di una sezione denominata "Graffiti writing" come primo punto della pagina "Graffiti writing"; oltretutto la sezione in questione mi sembra del tutto sconclusionata e contiene al suo interno (secondo il mio parere) delle affermazioni quanto meno discutibili:

1) "La differenza tra atti di vandalismo e il "writing" non esiste", quale sia il motivo di tale affermazione non è assolutamente chiaro, oltretutto l'autore di questa frase, poche righe più in basso, si trova in contrasto con la sua stessa affermazione, nel momento in cui scrive che "L'intero fenomeno del writing arriva con tale impatto allo spettatore da non poter esser frainteso" e poi specifica in che senso non ci sia spazio al fraintendimento: "Il senso espressivo dovrebbe comunque esser evidente a chiunque: dietro alle forme ed all'evoluzione delle lettere c'è un lungo studio..." ecc... Credo che in fatto di vandalismi si potrebbe dire che la differenza tra vandalismo e "writing" è evidente (altrimenti cercando writing su wikipedia dovremmo essere reindirizzati alla voce vandalismo, o sbaglio?) ma che ciò non esclude il fatto che alcuni writer possano darsi al vandalismo (utilizzando o meno il proprio nome con questo fine).

2) in questa sezione "Graffiti writing" che si trova nella pagina denominata "Graffiti writing" e che, quindi mi aspetto porti delle informazioni ancora più specifiche legate alla voce, trovo singolare che ci si trovi a leggere della "stencil art"

3) "Ogni persona vive in un determinato ambiente e viene influenzato direttamente e profondamente nel proprio modo di fare e di agire. Lo stesso avviene per colui che opera nella città (come lo fanno i writers e gli street artist)" di che cosa stiamo parlando in queste righe? Che cos'è, l'apologia del writer eterodosso? Pur condividendo, in senso filosofico, le parole dell'autore, non capisco che cosa questo possa avere a che fare con la sezione in questione nella pagina omonima. "e che ha al contempo una missione personale e universale: esprimersi e farsi conoscere." se le righe precedenti erano solo il preambolo per arrivare ad affermare questo mi permetto di osservare che il concetto è presente in altre parti della pagina, sia all'inizio che nella sezione che tratta della nascita del writing.

4)"lo stile tedesco (tendente per lo più al Wild Style newyorkese con lettere sottili e intrecciate o fortemente accostate), lo stile brasiliano, lo stile romano (lettere tondeggianti, tendenti al bomb-style e al Throw up ma più studiato) e via dicendo." Questa mi pare l'unica informazione realmente nuova rispetto a tutto quello che si legge in questa sezione, anche questa potrebbe essere considerata opinabile, ma, prendendo per buona l'affermazione dell'autore, credo sinceramente che si poteva trovare un altro posto in cui inserire questa affermazione e credo, altrettanto sinceramente, che tutta questa sezione contenga informazioni poco condivisibili e sia in ogni caso assolutamente inutile, da cancellare.

Tutto ciò lo affermo senza alcuna acredine e sono sicuro che l'autore di questa possa contribuire felicemente allo sviluppo della voce, tuttavia invito gli utenti che vogliono contribuire a valutare con attenzione questa sezione e se non sia il caso di eliminarla.

Titolo Graffiti writing inadeguato ed incomprensibile[modifica wikitesto]

È incredibile come in tutto il mondo venga usata la italiana parola "graffiti" e noi intitoliamo la nostra voce "graffiti writing". Se si usano i forestierismi quando nella nostra lingua non esistono traduzioni è un conto, ma rinominare qualcosa che esiste (e abbiamo inventato noi) in un'altra lingua (in inglese, solo perché è di moda) lo trovo veramente squallido. È come se chiamassimo gli spaghetti o il cappuccino "spagueti" e "capuchino" alla spagnola.

Convengo in pieno col commento non firmato qui sopra. In italiano tale fenomeno è denominato Graffitismo, perchè utilizzare come voce controllata le parole inglesi(tra l'altro inadeguate) Graffiti writing.
Cito dall'incipit della voce stessa: Il graffitismo (in inglese graffiti o più raramente graffiti writing). Poi però la voce è indicizzata al termine più raramente utilizzato. Tutto ciò è insensato. Propongo lo spostamento della voce a Graffitismo. --MAGNUM CHAOS 12:43, 4 gen 2012 (CET)[rispondi]

rischiare la vita[modifica wikitesto]

Nella voce si fa menzione solo al rischio di venire denunciati per imbrattamento , non si accenna al fatto che , a volte , le opere vengono eseguite in posti sopraelevati o comunque pericolosi per la propria incolumità. Il mio contributo , che è stato annullato, voleva solo ricordare questo aspetto .--Blablato (msg) 22:11, 28 ago 2015 (CEST)[rispondi]

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