Discussione:Commissione provinciale

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Proposta di spostamento[modifica wikitesto]

A me sembra che la denominazione più diffusa sia "Cupola". Quindi sposterei a Cupola (mafia). --pequod ..Ħƕ 01:50, 26 lug 2013 (CEST)[rispondi]

Vedo solo ora, dopo avere spostato. Comunque in realtà "cupola" non è corretto. "Cupola" viene usato indistintamente per definire la commissione provinciale o quella interprovinciale. In realtà Buscetta, che fu il primo a rivelarne l'esistenza, usò questo termine (rectius: avrebbe usato questo termine, in realtà le fonti in materia sono ovviamente indirette) solo riferendosi a quella interprovinciale.--Formica rufa 12:51, 29 ago 2013 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Commissione provinciale. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:11, 12 set 2017 (CEST)[rispondi]

Nomi errati per la prima commissione[modifica wikitesto]

I nomi della prima commissione in gran parte non sono esatti. Nel libro Addio Cosa Nostra di Pino Arlacchi, i nomi dati sono questi, e la fonte è attendibilissima visto che li dice Tommaso Buscetta:

la prima Commissione di Cosa nostra a Palermo risultò composta da dodici soldati (Giuseppe Bartolino, Giuseppe Chiaracane, Salvatore Greco, Calcedonio Di Pisa, Salvatore La Barbera, Francesco Sorci, Mariano Marsala, Antonino Salomone, Cesare Manzella, Giuseppe Panno, Mario Farinella, Mario Di Girolamo) e da quattro capifamiglia (Nino Matranga, Mariano Troia, Salvatore Manno, Lorenzo Motisi).

Qualcuno che ne capisce più di me dovrebbe aiutarmi a collegare ogni singolo nome ad ogni specifico mandamento. Ad esempio su Giuseppe Bartolino non riesco a trovare nulla. Comunque è sicuro che Michele Cavataio e Pietro Torretta non erano in commissione, visto che erano informati delle riunioni della commissione da Nino Matranga e Mariano Troia - i quattro erano tutti in combutta insieme anche a Vincenzo Nicoletti, che forse diventò capomandamento di Pallavicino ma anche su questo non sono sicuro. --Dynamo128 (msg) 20:23, 2 set 2022 (CEST)[rispondi]

Ok, altre informazioni, sta volta da Francesco Di Carlo (dal libro Un Uomo D'Onore):

«La famiglia di Palermo centro è comandata da Angelo e Salvatore La Barbera, insieme con Rosario Mancino. A Borgo Vecchio c’è Leopoldo Cancelliere. A Porta Nuova, Tano Filippone. A Ciaculli, Salvatore Greco, Cicchiteddu, con i suoi cugini, Salvatore, l’Ingegnere, che si trasferirà prima in Venezuela e poi in Bolivia, Nicola e Paolo, stabilitisi a San Paolo in Brasile. Alla Noce, Calcedonio Di Pisa e all’Uditore-Passo di Rigano, Pietro Torretta. All’Acquasanta c’è Michele Cavataio. A Pallavicino, Vincenzo Nicoletti. A Resuttana, Nino Matranga, poi ucciso a Milano. A Villagrazia, Nino Sorci detto ’u riccu. A Bagheria c’è Antonio Mineo, compare del ministro degli Interni, Franco Restivo. A San Giuseppe, Antonino Salamone. Il mandamento di Corleone, in quella fase di fibrillazione dentro alla famiglia di Corleone, passa a Nino Scoma di Prizzi (capomandamento di Corleone era Nino Governale detto Funcidda). A Cinisi, c’è Cesare Manzella. A Misilmeri, Girolamo Grosso. A Gangi, Peppino Farinella. A Partinico, Giuseppe Bertolino. A Caccamo, Giuseppe Panzeca. A Vicari, Peppe Marsala».

Non tutti di questi sono capimandamento, e comunque c'è da dire che la commissione era in continuo mutamento, ma è un'altra fonte utile. --Dynamo128 (msg) 20:53, 2 set 2022 (CEST)[rispondi]