Discussione:Afragola/Archivio1

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cosa vuol dire "La popolazione complessiva del comune è di oltre 90mila abitanti (sebbene non tutti censiti dall'ISTAT)"? forse che 30mila residenti (il 30%!!!) non sono stati censiti? Che facevano? si nascondevano? sono criminali latitanti? immigrati clandestini?

Tomi 06:43, Mag 5, 2004 (UTC)


Leggi bene. Ho scritto che non sono censiti dall'ISTAT, non che non sono registrati all'anagrafe. È ben diverso. Chi non viene censito dall'ISTAT non è un clandestino né un criminale né un latitante.

Se vivi in questa Italia dovresti aver seguito lo scandalo che ha sancito che il censimento 2001, come d'altro canto quello del '91, è stato un'autentica pagliacciata. Prova a fare un sondaggio tra i tuoi amici e chiedi loro se i moduli del censimento sono giunti a casa e, in caso di risposta positiva, se qualcuno è passato a ritirarli. Se vivi in un grande comune sarai probabilmente sorpreso da ricavare che più del 30% dei tuoi amici non sa neanche che c'è stato un censimento, nell'ottobre del 2001, e moltissimi altri ti risponderanno che hanno restituito le schede ai rilevatori in bianco, poiché a) ci voleva una laurea per compilare tutto quel po' di roba (risposta pià comune), b) non si aveva il tempo di compilarlo tutto. In molti comuni, inoltre, molti rilevatori si sono dimessi in massa o a causa dei ritardi nella corresponsione dei pagamenti da parte dell'ISTAT oppure perché stanchi di persone che gli chiudevano la porta in faccia per diffidenza e nauseati di quelli che gli davano dei ciarlatani o dei millantatori o, peggio (è accaduto in qualche caso sporadico), gli opponevano resistenza con la forza. E, d'altro canto, se da un lato il censimento è teoricamente obbligatorio (mi si consenta il "teoricamente" poiché in Italia mai sono state applicate sanzioni amministrative per non aver rispettato l'obbligo), dall'altro senza il mandato di un giudice nessuno può entrare in casa di nessuno, poiché ciò costituirebbe reato di violazione di domicilio.

La stragrande maggioranza delle persone in Italia sono state censite d'ufficio, copiando i dati degli uffici anagrafe e stato civile (cosa illogica poiché il censimento serve proprio per vedere se quanto registrato negli uffici pubblici corrisponde a verità, non per applicare sanzioni bensì per fotografare la realtà) e ignorando (o, peggio, inventando) la parte statistica. Molti comuni, tra cui Afragola, hanno deciso di ignorare la parte A del censimento (quella contenente i dati anagrafici, composta da un solo foglio che rimane al Comune per aggiornare d'ufficio i propri archivi, mentre tutto il resto va all'ISTAT in forma completamente anonima) anche laddove era stata compilata a cura dei diretti interessati e non d'ufficio (identiche a quelle già presenti) poiché se l'avesse presa in considerazione avrebbe dovuto cancellare innumerevoli schede anagrafiche.

Posso affermare quanto sopra con assoluta certezza da giornalista e da cittadino comune, che, sia come giornalista che come cittadino comune, ha provveduto ad effettuare un sondaggio secondo i canoni della metodologia della ricerca sociale (mia materia di studio), su un campione statisticamente più che rilevante, attenendosi (come richiede la famosa sentenza EuroProgramme – i miei colleghi mi capiranno) alla verità putativa dei fatti.

--Afragolese 10:46, Mag 5, 2004 (UTC)

al seguente link (sperando che l'istat non lo cambi troppo presto) http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/dawinci.jsp?q=pl02000106342000 vedrai che anche 10 anni prima gli abitanti erano circa 60 mila. Tieni inoltre presente che si tratta della "popolazione legale" non di una roba qualsiasi.

Nel 1991 il censimento produsse uno scandalo di dimensioni ancòr più macroscopiche di quelle che ha prodotto nel 2001.

Che i dati censuari vengano corretti anche sulla base di quelli anagrafici fa parte del lavoro e non è per niente uno scandalo. Mi pare strano che ci sia una discrepanza di 30 mila su (60 o 90 mila) tra censimento e anagrafe.

Veramente è il contrario. I dati anagrafici dovrebbero essere corretti sulle basi censuari. Cioè il Comune prende le schede A del censimento e le confronta con quelle che ha in anagrafe. Tutti coloro che sono registrati in anagrafe ma non si sono censiti dovrebbero essere cancellati e, se non censiti altrove, risulterebbero senza fissa dimora. Tutti coloro che sono censiti ma non iscritti all'anagrafe dovrebbero essere iscritti come residenti. Ciò è tuttavia affidato al potere discrezionale dell'ufficiale di anagrafe, e in comuni che hanno simili problemi (ho testimonianze analoghe da grossi comuni di tutta Italia) la scelta è sempre no, anche a causa dei continui flussi migratori.

alla pagina http://demo.istat.it/bil1999/start.html viene indicato per il 1999 circa 60 mila abitanti. (NB: chi fornisce i dati sono i comuni. vorresti dirmi che il comune di afragola ha 90mila in anagrafe e comunica solo 60mila? mah!)

59940 per l'esattezza, se non ricordo male. Ti ho già risposto che nel '91 ci fu uno scandalo. E non sono i Comuni che forniscono i dati, ma è l'ISTAT che li rileva attraverso i censimenti. Le uniche competenze dei comuni riguardo ai censimenti sono: 1) mettere a disposizione nella casa comunale un ufficio per l'ISTAT; 2) mettere a disposizione gli agenti di polizia locale in caso di indisponibilità per qualsivoglia motivo dei rilevatori assunti dall'ISTAT; 3) ritirare le schede A (quelle contenenti i dati anagrafici, mentre le parti B vengono inviate all'ISTAT in via del tutto anonima) e procedere secondo quanto indicato sopra. Un esempio? Nel 1991 l'ISTAT aveva censito a Casoria poco più di 65mila abitanti; il comune negli atti ufficiali, soprattutto quelli atti ad ottenere fondi dalla Regione, ha sempre indicato una popolazione da 79mila a 84mila persone (e ricordo bene le polemiche che suscitò con Afragola a causa della disequa ripartizione dei fondi per l'edilizia residenziale pubblica).

Rimane il fatto che mettere su una enciclopedia una affermazione non verificabile non mi sembra una buona cosa.

Ho consultato numerose pubblicazioni su Afragola, e il lemma Afragola in tutte le enciclopedie che ho trovato, in diverse biblioteche universitarie di Bologna (dipartimento di Discipline della comunicazione, dipartimento di Discipline storiche, dipartimento di Bibliografia e medievistica) e altre biblioteche pubbliche (biblioteca SalaBorsa Bologna, biblioteca quartiere Borgo Panigale Bologna, biblioteca centro civico Saffi Bologna, biblioteca comunale di Afragola, biblioteca comunale di Caivano). Nella maggior parte dei casi (comprese le pubblicazioni di istitituti autorevoli come l'UTET e il De Agostini) viene chiaramente indicato che si tratta del centro più popoloso dell'entroterra campano, anche laddove vengono riportati solo i dati ufficiali (c.d. popolazione legale). In alcuni casi viene specificato che, in sostanza, i dati del censimento sono da prendere con le pinze, esattamente come ho fatto io.

scusa per aver urtato la tua scuscettibilità e aver messo in dubbio la tua profesione e i tuoi studi. NB:

  1. sono tentato di mettere in dubio la serietà degli articoli da te finora introdotti.
  2. mi chiedo che tecnica hai usato per stimare tramite campionamento il numero di abitanti di afragola
  3. i tuoi colleghi (giornalisti?) ti capiranno, ma qui sei in it.wiki, non a casa tua. Vedi di spiegarti.
  4. vedi di stare alla larga dagli articoli riguardanti la statistica. Grazie.
Io non sto alla larga da niente, e soprattutto dalla statistica, che fa parte del mio mestiere. E fa parte del mio mestiere non da sola, ma accompagnata alla sociologia, perché l statistica senza strumenti di comprensione non porta da nessuna parte.

Saluti, --AFM 22:14, Giu 2, 2004 (UTC)

Tomi 15:53, Mag 5, 2004 (UTC)

Ragazzi, come si fa a introdurre lo stemma? In linea teorica sarebbe vietato riprodurlo, senza autorizzazione del Comune, per fini non istituzionali, ma questo vale per tutti gli enti locali eppure ho visto che sul sito si usa metterli... Comunque quello di Afragola lo trovate agli indirizzi http://www.asmez.it/afragola/, http://www.comune.afragola.na.it/, http://82.187.212.221/afragola/ e http://www.municipium.com/comuni/afragola/. --AFM 9:46, Nov 26, 2004 (UTC)

Basta salvare fare l'upload dell'immagine in formato png, chiamandola Afragola-Stemma.png.

Non è ancora ben chiara la normativa sugli stemmi comunali (sono di pubblico dominio? hanno un copyright?) tu ne sai qualcosa?

--Snowdog 10:02, Nov 26, 2004 (UTC)

Basta leggere l'articolo intitolato "stemma e gonfalone" (solitamente uno dei primi) dello statuto di un qualsiasi comune: una frase del tipo «L'uso dello stemma per fini non istituzionali è vietato e sarà perseguito a termini di legge» è quasi sempre presente. Comunque avevo capìto che bisogna fare l'upload, solo che non lo so fare! --AFM 10:14, Nov 26, 2004 (UTC)

Io ho trovato sullo statuto di Rodengo Saiano - 6. La Giunta può autorizzare l'uso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse.

Sembra che dovremo chiedere il permesso a tutti i comuni d'Italia. :(

--Snowdog 10:23, Nov 26, 2004 (UTC)

--- Non mi avete spiegato dove devo andare per fare l'upload dello stemma! --AFM 17:36, Dic 2, 2004 (UTC)

Sulla sinistra c'è il link upload, poi segui le istruzioni (ricordati di inserire esplicitamente la licenza con cui rilasci le immagini, come scritto sulla pagina di upload e anche su Wikipedia:Copyright immagini)! Per formattare le immagini dai un occhio ad Aiuto:Markup immagini. Ciao,

Frieda (dillo a Ubi) 08:45, Dic 3, 2004 (UTC)

---

Cambiate il santo patrono IN SANT ANTONIO!!!!!!!!

Non so chi abbia scritto questa cosa, comunque alla voce "santo patrono" è indicato il patrono ufficiale (San Antonio), mentre nell'articolo è chiaramente spiegato che in loco viene venerato il protettore (Sant'Antonio di Padova), mentre non esiste culto di quello che è in realtà (forse per mero errore di trascrizione da parte della Diocesi avvenuto decenni addietro) il patrono. --213.140.16.186 19:05, nov 4, 2005 (CET)
Il patrono ufficiale è San Gennaro. Sant'Antonio (e non San Antonio) è il protettore degli Afargolesi. --87.19.154.236 (msg) 19:14, 21 ago 2014 (CEST)[rispondi]

La città è sede di un celebre premio dedicato al suo mitico fondatore (anche se la storia ha dimostrato che non fu egli a fondare la città)
Ho rimosso la frase riportata in parentesi, visto che l'aggettivo "mitico" è di per sé esaustivo e ulteriori chiarimenti sono riportati nella sezione "La storia e la leggenda", peraltro precedente (quindi si presume che il lettore l'abbia già letta prima di arrivare a dove si parla del premio Ruggero il Normanno), ove si spiega chiaramente che esistono prove storiche che dimostrano che Afragola già esisteva con questo nome (o con un nome assonante) al momento dell'avanzata in loco di Ruggero II d'Altavilla. --213.140.16.186 19:05, nov 4, 2005 (CET)

I presenti "discendenti della real casa d'Altavilla" Sicilia - Napoli in effetti non sono che una famiglia che non può dimostrare la propria ascendenza fino a quei sovrani.
Questa è solo un'illazione; il principe Ruggero ha l'albero genealogico completo e peraltro si chiama di cognome "d'Altavilla Sicilia Napoli" (il trattino si è perso per ragioni legate alla trascrizione), e lui e i suoi figli sono gli unici a chiamarsi così in tutt'Italia; cercatelo pure sull'elenco telefonico di Roma (è elencato come «D'ALTAVILLA SICILIA NAPOLI Cesare»). Oltretutto è anche dotato di cittadinanza francese e tempo addietro è stato assolto dal reato di usurpazione di titolo, previsto e punito dall'art. 498 c.p. (oggi depenalizzato), con una sentenza in cui la Cassazione affermava che il reato non sussiste in quanto si tratta di titolo effettivamente posseduto, tuttora valido nella Repubblica francese, non riconosciuto in Italia ai sensi della XIV disp. trans. della Costituzione. E comunque io nell'articolo non l'ho chiamato "principe" (per la cronaca, si fanno ancóra chiamare prìncipi Fulco Ruffo di Calabria e un sacco di altra gente ospite praticamente a tempo indeterminato di salotti televisivi, eppure nella quasi totalità dei casi si tratta di gente che non possiede neanche titoli stranieri), ma semplicemente discendente della casa reale. Il che è ben diverso. --213.140.16.186 19:05, nov 4, 2005 (CET)


Popolazione[modifica wikitesto]

Con i suoi oltre 62mila abitanti, Afragola è il settimo comune della provincia di Napoli per numero di abitanti (dopo Napoli, Giugliano in Campania, Torre del Greco, Casoria, Pozzuoli, Castellammare di Stabia), costituendo dunque uno dei centri più popolosi dell'entroterra campano
La versione precedente dell'articolo andava bene: gli altri comuni campani più grandi sono tutti costieri, quindi era corretto affermare che Afragola è la maggiore città dell'entroterra campano. Inoltre l'avverbio "storicamente" era riferito, come chiarito più avanti, alla sua costante popolazione a partire dal XVI secolo d.C., quando divenne il più grande comune della piana dopo Napoli.
L'unico comune dell'entroterra che conta più abitanti è Casoria, ma qui si parlava di città, non di comune. Il concetto è differente. La città di Afragola, infatti, è amministrata per due terzi dal comune omonimo e per un terzo da altri comuni, in primo luogo Casoria, che ha circa 84mila abitanti di cui meno di 50mila effettivamente situati a Casoria: 20-25mila sono nella frazione Arpino e i rimanenti nelle contrade Arcopinto, Casamerola e Voltacarrozza, che insistono sul territorio di Afragola (in particolare Casamerola è un'enclave di 5mila cittadini casoriani in pieno centro, solo 500 metri da piazza Belvedere e contigua a via Amendola).
A proposito, dire che la città di Afragola è amministrata per un terzo da altri comuni è molto diverso da ciò che ha scritto l'anonimo correttore, che ha parlato di agglomerato urbano. L'agglomerato urbano di Afragola, inteso come area territoriale di influenza, è costituito da quella serie di comuni che sono legati ad essa senza soluzione di continuità e che costituiscono per l'appunto l'hinterland afragolese: stiamo parlando di ottocentomila e non di centomila abitanti. Chi ha corretto ha dimenticato un otto davanti a cento. I centomila abitanti della città sono quelli che popolano il comune di Afragola (circa 62mila censiti, circa 75mila stimati) + quelli, di cui non esistono calcoli ufficiali ma che sono stimabili intorno ai 10-15mila, che abitano tutte quelle zone di Afragola (parte di Saggese, un terzo di via San Marco e traverse, contrada Casamerola, parte dell'Arcopinto, località Voltacarrozza nonché la popolosissima zona tra la stazione e piazza Belvedere) che però, per diverse ragioni (non ultima la cessione di porzioni di territorio per compensazione dell'impatto ambientale dei lavori dell'alta velocità), sono sottoposte all'amministrazione di altri comuni (sopratttutto Casoria, ma anche Cardito e Casalnuovo di Napoli).
Per le ragioni di cui sopra, nei prossimi giorni produrrò una nuova versione dell'articolo a scanzo di ogni equivoco.
213.140.16.186 15:32, nov 5, 2005 (CET)

Personalmente penso che mettere una quantità di notizie non rilevanti per un'enciclopedia serva solo a far perdere di vista al povero lettore quello che davvero risulta importante. Trovo inoltre che Wikipedia non sia un elenco del telefono e che quindi l'elenco di scuole o di cinema non debba rientrare nella pagina dedicata al comune, come non vi hanno luogo le cronache cittadine, più adatte ad un giornale locale. Inoltre ho ripulito dall'elenco dei personaggi illustri persone che a quanto mi è dato sapere con Afragola hanno avuto pochissimo a che fare, essendo nati, vissuti e morti in altri comuni, sebbene la loro attività suppongo abbia potuto interessare Afragola, ovvero personaggi che sono di interesse (almeno fino a prova contraria) solo locale. Ho riscritto completamente il testo secondo queste linee (aggiungendo anche le informazioni storiche che mi sembravano mancanti. Per correttezza riporto il nuovo testo in una sottopagina di questa pagina di discussione Discussione:Afragola/Sostituzione e propongo di sostituirlo a quello attualmente esistente, eventualmente valutando se si possa cancellarlo del tutto o sia utile inserirlo al posto del nuovo testo in questa nuova sottopagina discussione. --MM (msg) 01:43, 8 gen 2006 (CET)[rispondi]

Personaggi illustri[modifica wikitesto]

Secondo voi è il caso di elencare anche tutti i politici afragolesi dei nostri tempi? Tipo i summenzionati Tuccillo, Nespoli e Castiello, e anche Argìa Albanese, Aldo Casillo, Tommaso Casillo, Pezzella, Viscardi e i tanti altri che ora non mi vengono in mente. Quasi tutti i partiti hanno tra i componenti degli organi direttivi nazionali almeno un afragolese...

Secondo me no. Non ne conosco nemmeno uno, e i personaggi illustri dovrebbe essere nomi di prestigio nazionale o internazionale... ciao --Andrea.gf - (parlami) 17:24, 11 nov 2005 (CET)[rispondi]
Domenico Tuccillo: deputato della Margherita, eletto nel collegio di Afragola, già componente del direttivo nazionale del Ppi;
Vincenzo Nespoli: deputato eletto nel collegio proporzionale Campania II, componente dell'esecutivo nazionale di An;
Aldo Casillo: dirigente Nuovo Psi (socialisti della Casa delle libertà);
Viscardi: non ricordo chi sia, ma ricordo di averlo studiato per un esame... tant'è che telefonai ai miei e chiesi loro: «Ma viscardi è di Afragola?» (non lo sapevo);
Argìa Albanese: non ricordo chi sia, ma so che di recente è stata nominata presidente della S.p.A. Terme Stabiane;
Pina Castiello, consigliere regionale di An, una delle più giovani politiche d'Italia (fu eletta consigliere regionale, senza aver mai ricoperto cariche istituzionali, a 27 anni);
Tommaso Casillo: nipote di Aldo, senatore, dirigente nazionale dello Sdi (socialisti di sinistra);
Antonio Bassolino: non mi dire che non lo conosci.
Io comunque (Bassolino a parte) non li metterei, principalmente per altre ragioni.
--213.140.16.186 17:56, 12 nov 2005 (CET)[rispondi]



Nell'articolo c'è scritto:
La tradizione, costruita con ogni probabilità intorno ad una tesi etimologica del Giustiniani e ad un affresco del 1886 a Palazzo di Città ad opera del pittore Augusto Moriani, vuole che Afragola sia stata fondata nel 1140 dal re delle Due Sicilie Ruggero II d'Altavilla, detto «il Normanno», rifugiatosi nella zona con i suoi militi in fuga dalla capitale invasa da forestieri. In realtà tale tesi è stata confutata e l'origine della città è stata dimostrata come antecedente tale epoca dall'eminente Bartolommeo Capasso (1815-1900). Infatti, come testimonia il materiale venuto alla luce grazie agli scavi voluti dalla soprintendenza archeologica territorialmente competente, l'area su cui insiste l'attuale abitato era stata colonizzata dagli Osci già 5-600 anni prima, mentre toponimi simili a quello odierno (il più comune dei quali è Afraore, che ha una forte assonanza con la dizione dialettale Afraora) sono attestati intorno all'anno 1000.
In particolare la parte in grassetto è stata modificata rispetto a una precedente versione che diceva più o meno «In realtà, benché tale tesi sia stata anticipata dall'eminente Bartolommeo Capasso, l'esistenza della città è sicuramente antecedente come testimonia il materiale venuto alla luce...», cioè l'esatto contrario. Avendo letto diversi libri di Gaetano Capasso, che si rifaceva costantemente a Bartolommeo, direi che la formula corretta sia la seconda e non la prima: fu proprio il Bartolommeo Capasso a parlare per primo di Ruggero il Normanno, tesi che è stata confutata solo recentemente (direi non più di vent'anni fa). Quindi propongo di ripristinare la versione precedente. --137.204.94.23 11:49, 23 nov 2005 (CET)[rispondi]

Personalmente penso che mettere una quantità di notizie non rilevanti per un'enciclopedia serva solo a far perdere di vista al povero lettore quello che davvero risulta importante. Trovo inoltre che Wikipedia non sia un elenco del telefono e che quindi l'elenco di scuole o di cinema non debba rientrare nella pagina dedicata al comune, come non vi hanno luogo le cronache cittadine, più adatte ad un giornale locale. Inoltre ho ripulito dall'elenco dei personaggi illustri persone che a quanto mi è dato sapere con Afragola hanno avuto pochissimo a che fare, essendo nati, vissuti e morti in altri comuni, sebbene la loro attività suppongo abbia potuto interessare Afragola, ovvero personaggi che sono di interesse (almeno fino a prova contraria) solo locale. Ho riscritto completamente il testo secondo queste linee (aggiungendo anche le informazioni storiche che mi sembravano mancanti. Per correttezza riporto il nuovo testo in una sottopagina di questa pagina di discussione Discussione:Afragola/Sostituzione e propongo di sostituirlo a quello attualmente esistente, eventualmente valutando se si possa cancellarlo del tutto o sia utile inserirlo al posto del nuovo testo in questa nuova sottopagina discussione. --MM (msg) 01:44, 8 gen 2006 (CET) (NB: tabella, links alle altre lingue, ecc. non sono da sostituire e non sono stati inseriti nella pagina: solo il testo --MM (msg) 01:48, 8 gen 2006 (CET))[rispondi]

Motivazioni dell'esclusione di alcuni personaggi dalla lista (--MM (msg) 01:50, 8 gen 2006 (CET))[modifica wikitesto]

  • Bartolomeo Capasso nato a Napoli e vissuto a Sorrento. Scrisse di Afragola: inserito in bibliografia
È nato a Frattamaggiore e vissuto, tra l'altro, anche ad Afragola e a Napoli (nel palazzo dove attualmente ha sede la redazione del Roma). --82.57.132.76 00:33, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Gaetano Capasso storico di Cardito, inserito in bibliografia
Si autoconsiderava un cittadino onorario di Afragola, di cui era innamorato. L'ho conosciuto di persona. Ne sono certo. --82.57.132.76 00:33, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Giulo Capone sembra essere stato di Montella
Eh eh eh, pure Angelo Mozzillo dicono che sia di Orta di Atella... ma sono balle! A Santa Maria d'Ajello c'è il suo certificato di battesimo! --82.57.132.76 01:57, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Alfonso Castaldo di Casoria
Credo ci sia solo nato... --82.57.132.76 01:57, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Gioacchino Castaldi, medico tra Seicento e Settecento (non trovo altri riscontri se non la citazione nel sito di AfragolaWeb): potrebbe avere un esclusivo interesse locale)
  • Giuseppe Castaldi: inserito in bibliografia
E con ciò? Non è un personaggio illustre di Afragola? --82.57.132.76 01:57, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Angelo Cerbone, giurista: non trovo altri riscontri se non la citazione nel sito di AfragolaWeb: potrebbe avere un esclusivo interesse locale
È considerato uno dei più celebri penalisti della storia del foro di Napoli. Ad Afragola gli hanno già intitolato una strada, e lo vogliono fare anche a Napoli. --82.57.132.76 00:33, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Gaetano Errico 1791-1860, beato e fondatore della congregazione dei "Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria", nato, vissuto e morto a Secondigliano
Sì, risulta Secondigliano e non Napoli perché all'epoca Secondigliano era comune. Comunque ha operato ad Afragola --82.57.132.76 00:33, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]
  • Amedeo Garufi, scultore nato a Palermo e vissuto a Ischia: che c'entra con Afragola?
Era mio zio! Vissuto ad Afragola dalla data del matrimonio con mia zia (prima che nascessi, e sono nato negli anni '80, e sicuramente prima che nascesse la loro figlia, nata non ricordo se nel '73 o nel '76), poiché mia zia era afragolese, sino agli anni '90. Poco prima, per pochi anni, era vissuto sull'isola d'Ischia (mi pare a Barano). Poi si trasferii nella zona SLAI di Cardito, praticamente una zona residenziale di Afragola. Ha mantenuto lo studio in via Francesco Russo ad Afragola, dove aveva abitato. Sua moglie ha tenuto in affitto lo studio sino a poco dopo la sua morte, avvenuta pochi anni fa. Ho curato i suoi rapporti con i media, comunicando a testate ed enciclopedie della sua morte. Era morto ad Acerra, città dove si era trasferito l'anno prima di morire. --82.57.132.76 00:33, 14 gen 2006 (CET) (edit interno --82.57.132.76 01:57, 14 gen 2006 (CET))[rispondi]
  • Gennaro Piccirillo (poeta contemporaneo, non trovo riscontri di sue poesie pubblicate (tranne un libro presentato in un'associazione di volontariato locale)
Pure lo conosco di persona. --82.57.132.76 00:33, 14 gen 2006 (CET) Certo considerarlo illustre pre mortem... --82.57.132.76 01:57, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Dopo aver letto la bozza Discussione:Afragola/Sostituzione, l'articolo originale appare decisamente campanilistico, eccessivamente elogiativo ed anche POV. A leggerlo si potrebbe pensare che Afragola e non Napoli sia il capoluogo della Campania! Mi sembra si possa sostituire il testo (che rimane in cronologia) senza necessità di mantenere la sottopagina. Un ammirato ringraziamento a MM per il suo paziente lavoro di rifinitura, di ricerca e di corretta applicazione del NPOV. - Gac 08:08, 8 gen 2006 (CET)[rispondi]

Sottoscrivo. Moltissimi complimenti a MM anche da parte mia. Andrea.gf - (parlami) 12:11, 8 gen 2006 (CET)[rispondi]


Ho poi inserito il testo nell'articolo e di conseguenza chiesto la cancellazione della sottopagina di questa discussione dove era stato provvisoriamente messo. --MM (msg) 19:31, 9 gen 2006 (CET) (e grazie)[rispondi]

articolo non esaustivo.[modifica wikitesto]

spiacente, ma l'articolo in questione non ritrae correttamente la situazione afragolese. a questo punto, non mi meraviglierei se scomparissero i riferimenti al rione Salicelle, ai vari scioglimenti della giunta comunale e al clan camorristico imperante. non biasimo coloro che abbiano apportato le modifiche, ma mi rendo conto dei limiti insiti nel dna di un progetto simile: un'enciclopedia che potrebbe essere davvero viva, ma si limita a voler imitare i corrispettivi cartacei.

Afragola non esaustivo? ma stiamo scherzando? è più corposo di Milano e di Parigi :-)
Comunque l'enciclopedia non ha nessun limite di spazio. Si possono scrivere su Afragola centinaia di pagine, ma ....
Critica anche la situazione degli uffici postali. Sono tre, ma distribuiti in malo modo (in sostanza, sono accentrati nella stessa zona e costringono quindi a tragitti piuttosto lunghi coloro che abitano nelle zone periferiche).Perennemente afflitti da code realmente chilometriche (nei giorni di distribuzione delle pensioni, la durata della coda all'ufficio centrale supera spesso e volentieri le quattro/cinque ore)...
Questo non è il contenuto corretto e tipico di un articolo ma piuttosto un proprio sfogo personale che non ha nessun motivo di stare su un'enciclopedia (cartacea o virtuale) nella quale vige il principio del punto di vista neutrale. Grazie comunque dei tuoi contributi. Gac 22:48, 9 gen 2006 (CET)[rispondi]

L'articolo precedente non era affatto chiacchierologico ed era molto più completo di quello attuale. L'eliminazione della parte su San Salvadore delle Monache, bollata come «località non del comune», poi, mi lascia senza parole... San Salvadore delle Monache è uno dei villaggi che ha costituito l'odierna città di Afragola, quindi non si poteva eliminare dai cenni storici!

Nessuno leggendo il pezzo precedente avrebbe avuto motivo di pensare che Afragola fosse il capoluogo della Campania, perché «capoluogo» non significa città più importante (come ha pensato, provocatoriamente, chi si occupa di comunicazione per conto di Alleanza nazionale, che ha tappezzato Napoli di manifesti che suonavano così: «Afragola nuovo capoluogo della Campania: grazie, Iervolino»), ma sede di un'entità amministrativa territoriale. --82.57.132.76 00:36, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Conurbazione[modifica wikitesto]

Verso Napoli l'abitato prosegue senza soluzione di continuità con il centro di Casoria e quindi con i quartieri periferici a nord del capolouogo campano, e fa parte di una conurbazione di quasi 800,000 abitanti nota come "area a nord di Napoli" o anche "hinterland afragolese".
1) La conurbazione di quasi 800mila abitanti si estende da Afragola verso nord e verso est, e solo in parte verso Napoli.
2) «I quartieri periferici a nord del capoluogo campano» in italiano è equivalente a «i quartieri periferici (di altre città) situati a nord di Napoli». Quelli invece sono i quartieri periferici settentrionali di Napoli. È diverso.
--82.57.132.76 00:39, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Nulla in contrario ad una correzione in questo senso: basta che non si metta Afragola al centro del mondo in modo sproporzionato alla sua importanza reale, come era in precedenza --MM (msg) 01:43, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Andiamo avanti[modifica wikitesto]

L'articolo precedente era chiarissimo, eppure la nostra correttrice di bozze (o sarebbe meglio dire revisora) non lo ha compreso molto:
Al comune di Volla, precedentemente parte del comune di San Sebastiano al Vesuvio, vennero aggiunte alcune parti del comune di Afragola (San Salvadore delle Monache e Lufrano): rimase invece dipendente da Afragola la contrada Salice, che attualmente costituisce un'isola amministrativa.
Mi pare che nel pezzo precedente ci fosse scritto che San Salvadore delle Monache insieme ad altre località costituisca la frazione Arpino del comune di Casoria E NON Volla.

Giusto: puoi eliminare tu stesso il riferimento delle due contrade. --MM (msg) 02:24, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]


Per non parlare di Casone, Filichito e Tamburiello... Che confusione che si è fatta...
--82.57.132.76 00:43, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

"La frazione Tavernanova del comune di Casalnuovo fu ricavata per scorporo di alcune località del comune di Afragola (Casone, Filichito, Tamburiello) da cui fu inizialmente esclusa la zona della Botteghella": così era scritto prima. Cosa c'è di diverso in "località di Casone, Filichito e Tamburiello, a cui si è quindi aggiunta la località di Botteghella (antico villaggio di Arcora), nel comune di Casalnuovo di Napoli e nella sua frazione di Tavernanova"? Comunque correggi pure quanto ci fosse di errato, magari senza scriverci sopra un romanzo. --MM (msg) 02:24, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Fu feudo dell'arcivescovo di Napoli e uno dei "casali" considerati parte integrante di Napoli
I casali erano le suddivisioni dei centri abitati esterni alle sedi diocesana in epoca feudale; solo le città sedi di diocesi avevano un governo autonomo e i governi dei casali (le cui forme variavano da un casale a un altro) dovevano rendere conto al vescovo. Questo non vuol dire che i casali fossero parti integranti dei capoluoghi delle circoscrizioni ecclesiastiche... Peraltro secondo l'istituto di studi atellani Afragola sarebbe stata un casale di Atella e solo dopo il discioglimento della diocesi di Atella, mentre la maggior parte degli altri casali passarono alla diocesi di Aversa, Afragola passò con Napoli...

A me pareva che i "casali di Napoli" fossero prima 37 (se non sbaglio) e poi 43 (sempre se non sbaglio) nuclei abitati, elencati ai fini fiscali e appartenenti (in linea di principio) al demanio regio (anche se poi diverse terre furono di fatto infeudate e vendute, o a volte riscattate dalla comunità degli abitanti). Non mi risulta che abbiano invece nulla a che fare con le diocesi a cui potevano appartenere. E mi risultava che fossero considerati strettamente legati alla capitale del regno. --MM (msg) 02:46, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]
Non corretto. I casali erano le suddivisioni relative ai feudi ecclesiastici, i quali sì che facevano parte del demanio regio, ma corrispondevano alle ripartizioni ecclesiastiche appunto (un po' come in Inghilterra ci sono le civil parishes, che si chiamano così perché un tempo la suddivisione in parrocchie valeva sia agli effetti ecclesiastici sia agli effetti civili). L'Istituto di studi atellani azzarda che originariamente Afragola dovesse essere un casale della (disciolta) diocesi di Atella e non di quella di Napoli, ma è solo un'ipotesi. Poi, dopo la distruzione della diocesi di Atella, anziché passare alla diocesi di Aversa, come i casali vicini, passò a quella di Napoli (e nemmeno a quella, pur confinante, di Acerra). Il legame con la capitale del Regno era dovuto al fatto che rientrava nella diocesi della Capitale. I casali di Acerra, di Aversa, di Capua, di Bari (dico per dire) non erano legati alla Capitale allo stesso modo in quanto non erano casali di Napoli, ma facevano comunque parte del regio demanio.
Comunque l'articolo andrebbe riscritto tutto, sia per aggiornarlo alla realtà attuale sia perché ho notato certi errori pacchiani tra cui alcuni, particolarmente grossolani, che noto da questa discussione essere già stati rilevati ed eccepiti allora ma mai corretti! Non capsisco come mai. Io onestamente non ho tempo di metterci mano... Magari in futuro. Ah, vorrei segnalare, giusto perché mi ha colpito, che a don Gaetano Capasso è stata, evidentemente dopo questa discussione, intitolata una strada, proprio in virtù del suo legame con la Città. Recentemente mi è capitato tra le mani un suo libro nella cui introduzione si definiva orgogliosamente afragolese. Quindi può essere tranquillamente inserito tra i personaggi illustri, come pure Angelo Cerbone (ci mancherebbe!), Enrico de Nicola, fra Sosio del Prete, suor Antonietta Giugliano e poi, venendo alla contemporaneità, i fratelli Servillo e, per rimanere nell'àmbito artistico, i Terrasonora. Angelo Mozzillo e i due Rocco (Aspreno e Gennaro Aspreno) sono afragolesisissimi; qui in città sono venerati come personaggi-simbolo; a loro sono intitolate scuole, strade, targhe e monumenti (di Gennaro Aspreno Rocco c'è pure un busto in piazza Belvedere). Mi sembra che manchino Vincenzo Fatigati, co-fondatore dell'attuale Unior, e il cardinale Alessio Ascalesi. Gli altri citati francamente non li conosco, quindi non saprei dire. Afragolaweb non c'è più, perlomeno non quell'Afragolaweb, cioè l'Afragolaweb dei tempi, che ricordo vagamente. Un cordiale saluto. --109.168.98.18 (msg) 02:11, 8 set 2013 (CEST)[rispondi]
Dimenticavo: Amedeo Garufi ha vissuto ad Afragola e, dopo la parentesi ischitana, qui ha operato; aveva lo studio vicino al corso Vittorio Emanuele. Fu insignito della medaglia al premio internazionale Città di Afragola Ruggero II il normanno, che, a differenza della statuetta, è un riconoscimento specifico per le personalità afragolesi. Per ovviare al problema di stabilire cosa si intende per una persona «del luogo» (di me stesso, se andate a vedere il mio luogo di nascita e i miei luoghi di residenza, si potrebbe dire che non sono afragolese... eppure lo sono!), si potrebbe fare, seguendo i criteri adottati per le pagine dedicate ad altri comuni, un paragrafo intitolato "Personalità legate ad Afragola". --109.168.98.18 (msg) 02:17, 8 set 2013 (CEST)[rispondi]

Periodo fascista[modifica wikitesto]

Si ebbe il progetto di trasformare Afragola in una grande città, mediante la riunione con Casoria.
A prescindere dalla povertà lessicale di tutta la frase, non capisco perché si sia utilizzato il lemma "riunione". Riunire vuol dire "unire di nuovo" e non mi pare che prima di quel momento Afragola e Casoria fossero mai state unite. Oltretutto, non si capisce per quale misterioso motivo il capoluogo del circondario era Casoria, nonostante all'epoca avesse una popolazione insignificante rispetto a quella di Afragola (Casoria era un centro agricolo, mentre Afragola aveva una struttura urbana) e nonostante Afragola avesse il potestà e Casoria no.
--82.57.132.76 00:55, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Afragola e Casoria erano due comuni che si progettò di riunire: non colgo cosa ci sia di strano in questa affermazione. Se ci tieni particolarmente nulla in contrario a una tua modifica da riunione a unione. Di capoluogo del circondario non si parla proprio e mi sfugge dunque il senso della seconda notazione.--MM (msg) 02:48, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Afragola oggi[modifica wikitesto]

Nel nuovo paragrafo "Afragola oggi" si passa direttamente dalle zone commerciali e dal costruendo scalo AC/AV ai problemi sociali, a cui si dedicano ben tre sottoparagrafi, con un'evidente sproporzione rispetto ai lati per così dire positivi. Sono state interamente rimosse le parti relative al centro storico, alle testate giornalistiche, alle associazioni. E meno male che l'UTET tempo fa diceva «La presenza di numerosi giornali locali è segno di vivacità culturale»... --82.57.132.76 00:59, 14 gen 2006 (CET) PS – A questo punto quell'anche si potrebbe anche togliere. Come la congiunzione avversativa: «Ma Afragola è anche attanagliata da problemi sociali» non regge più, non essendoci stata una premessa relativa a quelli che problemi non sono. --82.57.132.76 01:01, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Hai ragione, è sfuggita la trasformazione effettuata da questo intervento: ripristina pure. --MM (msg) 02:58, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Il casello della A1 "Napoli - Asse mediano" (o "Acerra-Afragola"), più a nord,
Non è un casello. Sull'A1 c'è il casello di Napoli (che nella rete autostradale nazionale si chiama "Napoli nord", per distinguerlo dal casello di Napoli dell'A30, che si chiama Napoli est). Il casello non esce direttamente, ma prosegue con un ramo dell'A1 che immette in altre uscite. La prima di queste uscite è Casoria-Avellino (che si collega, tra l'altro, alla provinciale Cantariello, quindi ad Afragola sud), la seconda Afragola-Acerra (che immette dritto sull'asse mediano, con l'uscita Acerra, che a sua volta si dirama in Acerra e Casalnuovo - Afragola est, e uscite successive, tra cui Afragola ovest - Cardito e poi via via proseguendo verso Melìto e Lago Patria).

Le uscite sono state ricavate da [1], Il sito ufficiale delle Autostrade non ne riporta nessuna. (Napoli est risulterebbe sulla A16 e non sulla A30, comunque): se non sono corrette riporta pure quelle corrette (ma mi piacerebbe trovare un elenco ufficiale o quantomeno autorevole: spesso i nomi dei caselli o delle uscite hanno tra gli abitanti del luogo nomi diversi da quelli ufficiali) --MM (msg) 03:53, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

si collega alla strada a scorrimento veloce Afragola-Acerra (conosciuta con la denominazione di "asse mediano")
Strada a scorrimento veloce Afragola-Acerra?!? Ma se Afragola e Acerra sono attaccate! L'asse mediano est-ovest Afragola-Melìto, una volta strada statale 162 e da poco passato alla Provincia di Napoli (che è competente anche per i tratti che attraversano comuni della provincia di Caserta), che non ha ancora provveduto ad assegnargli la propria numerazione, inizia ad Acerra (l'uscita si chiama Acerra, ma in realtà è in territorio di Afragola) e finisce a Lago Patria! Quale Afragola-Acerra!

Bene: correggi pure gli estremi. --MM (msg) 03:53, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

tratto della SS 162 "della Valle Caudina", la quale collega la SS 7 "Appia" e la SS 7 bis "Terra di Lavoro" verso l'interno, con la SS 7 quater "Domiziana" lungo la costa. Non mi pare che l'asse si incontri con la Domitiana, mentre mi vengono in mente connessioni con l'asse di supporto dell'A1 Pomigliano - Villa Literno (noto anche come superstrada Nola - Villa Literno) e, forse, con la strada statale 268 "dei comuni vesuviani". Sono sicuro inoltre che si attacchi alla S.P. 500 "perimetrale di Melìto" e, all'uscita di Aversa sud, all'asse di supporto (con il quale si incontra anche a Pomigliano). L'asse di supporto dovrebbe essere una variante della 7/bis. Anche la vecchia e la nuova nazionale delle Puglie sono varianti della 7/bis, ma quelle sono collegate ad Afragola tramite la S.P. 527 "Cantariello" e dall'altro lato si congiungono alla S.P. 1 "circumvallazione esterna di Napoli". --82.57.132.76 01:14, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

L'asse di supporto si può benissimo aggiungere (e si, mi risulta una variante della 7bis). La SS.268 probabilmente si raggiunge attraverso un altro collegamento, se ho visto bene la pianta. Sempre dalla pianta mi risultava che la statale della Valle Caudina (non necessariamente tutta diventata "asse mediano", mi sbaglio?) arrivasse sulla Domiziana. Tralascerei di citare anche le strade provinciali, che mi pare che la rete stradale sia già sufficiente per una pagina enciclopedica. --MM (msg) 03:53, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Sant'Antonio & altre chiese[modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale di Santa Maria d'Ajello: fondata nel 1190 nella contrada agricola "La Regina"
La contrada regina è la zona all'incrocio tra il corso Meridionale e del corso Alcide de Gasperi. Mi spiega l'autrice cosa c'entra Santa Maria d'Ajello, che è nel centro storico?!?

Hai ragione: si può tranquillamente eliminare il nome della contrada --MM (msg) 04:00, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]


Inoltre, vorrei capire le motivazioni della scelta di mettere la basilica di Sant'Antonio in primo piano e di declassare ad «altre chiese» altre più antiche e più rilevanti dal punto di vista storico-artistico, facendo peraltro sparire la più antica, Santa Maria la nova (di cui c'è solo un precedente accenno che, peraltro, non precisa che è più nota come "Scafatella" e che la Madonna a cui è dedicata porta l'epiteto di Santa Maria di Costantinopoli, impedendo a un afragolese medio di cogliere il riferimento; così come non si specifica che Santa Maria della misericordia, che oltretutto non si trova a piazza Ciampa ma nello slargo tra via Cinquevie, via Arena e via Ciampa, a circa 500 metri dalla piazza, è anche detta di Santa Veneranda). Nel nuovo testo inoltre non si fa alcun riferimento all'antica chiesa di San Michele arcangelo, quella che si trova in piazza San Michele (tra via Alcide de Gasperi, detta anche, per l'appunto «corso di San Michele», e via Cinquevie) parlando invece della nuova parrocchia omonima, situata nel rione Salicelle, che a nulla rileva dal punto di vista storico-artistico. Tra le chiese storiche, manca anche Sant'Antonio abate in via Antonio Guerra, ex parrocchia. A proposito di Antonio Guerra, anche lui sarebbe un personaggio illustre... --82.57.132.76 01:26, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Sant'Antonio è messa prima perché se ha avuto il titolo di basilica minore qualcuno c'è stato che l'ha considerata più importante delle altre (per i pellegrinaggi?) Se preferisci un ordine cronoogico spostala pure. Quanto alle chiese che mancano aggiungile pure, se davvero sono in qualche modo rilevanti. --MM (msg) 04:00, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Patrono Vs. protettore[modifica wikitesto]

Festa di sant'Antonio di Padova (13 giugno): sebbene il santo non sia il patrono di Afragola (che è invece ufficialmente san Gennaro) viene considerato dagli afragolesi il vero protettore della città
Il patrono è una cosa, il protettore un'altra. San Gennaro è patrono di Afragola, Sant'Antonio è protettore degli Afragolesi. Questa cosa me l'hanno spiegata da bambino diversi preti, un teologo e un insegnante di religione, e pare sia prevista nel diritto canonico. Non so essere più tecnico, comunque il patrono riguarda i luoghi, il protettore un gruppo di persone che hanno qualcosa in comune (esiste il protettore dei giovani, quello dei giornalisti, quello delle donne, persino quello delle prostitute, mentre esistono i patroni di Afragola, Napoli, Casoria, Caserta, il patrono d'Italia etc.). --82.57.132.76 01:31, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Se ci tieni particolarmente non ci vedo nulla sconvolgente nel sostituire "loro protettore" a "protettore della città": fai pure. --MM (msg) 04:03, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]
Sant'Antonio è protettore degli Afragolesi (= dei cittadini), non della città. I patroni sono dei luoghi, i protettori delle persone. Si fa spesso questa confusione... --84.223.208.214 (msg) 12:25, 24 ago 2008 (CEST)[rispondi]


EDIT: Secondo la tradizione nei giorni precedenti dei carretti giravano casa per casa per raccogliere le offerte in natura per la festa, che venivano infine vendute all'asta.
Non mi risulta, ma sarà.
La tradizione della raccolta delle offerte continua tuttora, ma vengono raccolte solo offerte in denaro.
In tutta la mia vita 'sta cosa non l'ho mai vista. L'ho saputa solo perché su una vecchia enciclopedia Minerva (Zenith) alla voce Afragola c'era una fotografia del santo ricoperto di biglietti di banca, con tanto di didascalia che lo dava per patrono di Afragola. Oggi comunque non si fa più. Io non l'ho mai visto.

Se sei sicuro che non si faccia più cancella pure la frase --MM (msg) 04:03, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]


Si svolgono quindi le processioni che interessano tutto il territorio comunale.
Eh eh eh, qui ti sbagli di grosso. La processione interessa tutto il territorio CITTADINO, cioè anche quelle parti della città che sono nel tenimento di altri comuni. Solo un paio d'anni fa si sono escluse le parti che fanno parte del comune di Cardito poiché il vescovo di Aversa ha sollevato il vizio di competenza... e non avete idea delle polemiche che ci sono state. Peccato, perché Sant'Antonio è anche il patrono di Carditello, che festeggiava Sant'Antonio praticamente di riflesso ad Afragola, ospitando la statua afragolese nell'unica parrocchia locale, dedicata ai santi Giuseppe ed Eufemia. --82.57.132.76 01:36, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Sostituisci pure "cittadino" a "comunale" --MM (msg) 04:03, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Ruggero il Normanno[modifica wikitesto]

Certo che mettere Ruggero il Normanno in mezzo alle feste tradizionali... religiose per giunta... Bah
--82.57.132.76 01:38, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Puoi aggiungere una sottosezione con apposito titolo, se ti disturba --MM (msg) 04:04, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Pizza fritta[modifica wikitesto]

La "pizza fritta" è chiamata qui anche "calzone" per la sua caratteristica forma a mezzaluna etc.;
Non è vero! Il punto è questo: se a Napoli chiedi il calzone ti dànno il calzone, se chiedi la pizza fritta ti dànno due pizze sovrapposte ripiene fritte. Ad Afragola il calzone si chiama anche pizza fritta. Come quella che a Napoli si chiama parigina ad Afragola si chiama tramezzino (se a Napoli chiedi un tramezzino ti dànno uno di quei panini confezionati fatti con fette di pane al latte, mentre se ad Afragola chiedi una parigina non ti capiscono). Chiaro? --82.57.132.76 01:41, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Immagino che tu possa correggere la frase con "Il "calzone" viene chiamato anche "pizza fritta", a differenza che a Napoli." --MM (msg) 04:07, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Altre tradizioni alimentari[modifica wikitesto]

Il menù delle feste comprende le polpette di San Marco (polpettine di carne suina e bovina con cavolo nero o cappuccio fatte nella borgata di Casavico
È un quartiere, non una borgata

Bene modifica pure --MM (msg) 04:13, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Prodotti tipici sono la mozzarella e il fiordilatte di Frattamaggiore.
Il fiordilatte di Frattamaggiore è tipico di Frattamaggiore, non di Afragola. Nel precedente articolo c'era semplicemente scritto che non manca sulle tavole degli Afragolesi. Ben diverso dal dire che è di Afragola. Ah, come lo hai letto bene l'articolo prima di modificarlo radicalmente, mia cara archeologa...


--82.57.132.76 01:44, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Cancella pure la frase --MM (msg) 04:13, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]


E infine grazie delle correzioni. Non mi è ben chiaro per qual motivo ci fosse bisogno di discuterle, queste in particolare, mentre altre simili le hai già giustamente corrette. Ma forse tenevi in modo particolare a sottolineare quanto sia stata ignorante e approssimativa? personalmente, visto che dopo uno studio evidentemente accurato è tutto qui ciò che hai trovato, devo ammettere che mi sento piuttosto soddisfatta di me stessa :-) --MM (msg) 04:13, 15 gen 2006 (CET)[rispondi]

Non ridevo così tanto da tempo --TierrayLibertad 00:41, 14 gen 2006 (CET)[rispondi]

Se lo desiderate, siete autorizzati ad adoperare le foto presenti su www.afragolaweb.it per collegarle ai monumenti o ad altre parti dellla voce "Afragola" Su wikipedia.

...da fare in Afragola/Archivio1

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Ma che hinterland afragolese?[modifica wikitesto]

Scusate ma non esiste nessun hinterland afragolese. Io sono di Afragola,ma mi offenderei se fossi di Cardito o di Pomigliano d'Arco, e mi sentissi dire che la mia città si trova nell'hinterland afragolese come nelle rispettive voci di Wikipedia è scritto (forse scritte da un afragolese un pò fondamentalista).In nessun testo si parla di questo hinterland,ne giornali nè libri.Nella provincia di Napoli esistono alcune,chiamamole così ,sotto zone come il nolano,il giuglianese,l'area stabiese,il vesuviano l'aro acerrano ,ma non esiste a,cuna area ,zona o hinterland afragolese.Al massimo si potrebbe dire che Casalnuovo di Napoli può avere legami con Afragola perchè una volta,parte del suo territorio era frazione di Afragola,ma niente di più.Afragola non dovrebbe esistere nemmeno come comune perchè è una città da schifo

Anche io sono Afragolese e nonostante come te non apprezzi molti aspetti della mia città, ritengo che il voler negare l'esistenza di afragola come comune perchè fa schifo sia offensivo nei riguardi degli altri tuoi concittadini.

Ecco una raccolta di testi che parlano di hinterland afragolese. Se ne parlava già nell'800. E comunque le zone da voi citate non sono sotto-zone della provincia di Napoli, ma sono aree geografiche che prescindono dalle province (le province sono solo enti amministrativi, non geografici), tant'è vero che l'agro nolano comprende anche alcuni comuni della provincia di Avellino (e in passato Nola e molti altri comuni della zona hanno fatto parte della provincia di Terra di Lavoro, poi sono passati alla provincia di Napoli con la soppressione di questa). L'agro acerrano non esiste; si intende con questa locuzione solo la campagna circostante la città di Acerra, ricadente nello stesso comune di Acerra: i comuni confinanti fanno parte tutti di altre zone (afragolese, nolano, Calatia etc.). Inoltre Afragola non mi sembra molto più schifosa di Cardito o di Pomigliano d'Arco, ammesso che sia schifosa come tu dici (e poi che c'entra l'essere schifosi con l'essere comuni?). Ecco i testi cui facevo riferimento:
  • L'informazione: organo del P.C.I. per la zona afragolese, periodico ufficiale del Partitio comunista italiano degli anni '70, che usciva in quella che loro definivano «zona afragolese»;
  • Carlo Cupo e Vincenzo Forte, L'agricoltura nello sviluppo economico di Afragola e del suo hinterland, 1961;
  • praticamente tutte le pubblicazioni dell'Istituto di studi atellani nonché quelle di diversi urbanisti di chiara fama, come Francesco Domenico Moccia (e non mi venite a dire che quest'ultimo è di Afragola perché ci è praticamente solo nato).
Infine ci sono fior di tesi di laurea in architettura che individuano l'afragolese, o hinterland afragolese, o un territorio chiamato con simili locuzioni, come un àmbito territoriale e/o urbanistico ottimale avente come epicentro la città di Afragola.
--84.222.234.38 (msg) 18:40, 20 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Chi è l'idiota che ha scritto: "aceto balsamico di Modena"? Tipico di Afragola? Come la cassata piemontese? Provvedo a cancellarlo...

Nessuno ha scritto che l'aceto balsamico di Modena è tipico di Afragola, ma la più grande produttrice di aceti balsamici di Modena, e cioè l'Acetifici italiani Modena Srl, con sede a Santa Croce, frazione del comune di Carpi, in Emilia, è di proprietà al 100% dell'Acetificio Marcello de Nigris Srl, con sede in Afragola e di proprietà di una famiglia afragolese di imprenditori storici. Inoltre entrambe le società hanno sede amministrativa (non so se anche sede legale) in Afragola alla via Arena, n. 1.
--84.222.234.38 (msg) 18:46, 20 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Infatti io vivo io vivo a via arena ed è presente

Nati ad Afragola[modifica wikitesto]

Non sono d'accordo con chi ha messo la voce «Nati ad Afragola». Infatti, questa voce esclude i gruppi (i Terrasonora ad esempio) e, inoltre, incontra un limite molto importante nel fatto che Afragola è uno dei pochissimi grandi comuni italiani non dotato di un ospedale. L'ultima sala parto, situata in un istituto privato (che oggi è un laboratorio diagnostico nonché sede di un istituto internazionale per la ricerca sui tumori), è stata chiusa negli anni '80 perché non ci andava nessuno. Qualche anno fa ne è stata allestita un'altra presso il punto di pronto soccorso del 118 (PSAUT), ma viene utilizzata solo in casi di emergenza, per chi chiama appunto il 118. Per questa ragione le mamme di Afragola partoriscono esclusivamente in altri comuni (prevalentemente Napoli e Acerra, ma anche Maddaloni, Casoria e altri). Ad Afragola non si registrano nati diretti da almeno vent'anni ma, per contro, entra ogni anno un migliaio di bambini residenti dalla nascita, che sono nati in altri comuni da genitori afragolesi (infatti al bilancio demografico ISTAT 2001 siamo risultati il comune più prolifico d'Italia tra quelli con più di diecimila abitanti). Ora, se consideriamo afragolesi solo i nati ad Afragola, tutte queste persone vanno escluse, ma non capisco il perché. Personalmente, sono nato a Napoli ma sono residente ad Afragola dalla nascita e a Napoli sono stato sì e no una cinquantina di volte in trent'anni. I miei genitori sono entrambi di Afragola (nati e vissuti) e così pure i miei nonni e i miei bisnonni, da entrambi i lati (più indietro non sono riuscito ad andare). Ora secondo voi io sono di Napoli o di Afragola? E vi assicuro che il mio non è un caso a parte; ad Afragola siamo quasi tutti in questa situazione.
--84.223.209.254 (msg) 11:36, 21 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Ancora sui nati ad Afragola[modifica wikitesto]

Secondo me la pagina va eliminata e va inserito nuovamente in quest'articolo l'elenco dei personaggi illustri, perché il comune anagrafico di nascita non è di per sé elemento probante del legame di un personaggio con un luogo. Faccio alcuni esempi:

  • don Gaetano Capasso, carditese di nascita, è stato talmente legato alla Città di Afragola che nell'anno 2008 l'amministrazione Nespoli ha cambiato il nome a una traversa di via Saggese per intitolarla a lui.
  • la suora Antonietta Giugliano è nata a New York City, ma da genitori afragolesi, rientrati con lei ad Afragola quando era una bambina. Da allora, da Afragola non si è spostata finché non ha fondato, insieme con il francescano frattese fra Sosio Capasso, la congregazione religiosa delle Piccole ancelle di Cristo re. In attesa della sua beatificazione, il Comune ha intitolato una strada a lei e una a Sosio Capasso, situate una accanto all'altra di fronte a via don Gaetano Capasso.
  • i Terrasonora, essendo un gruppo, non sono nati ad Afragola!
  • Toni Servillo, pur essendo nato ad Afragola, e anche se ci tiene a precisarlo, di fatto non è afragolese, perché non ci ha mai vissuto. Suo fratello Peppe, degli Avion travel, è nato a Caserta. Essendo fratelli, vissuti insieme e nella stessa famiglia sino ad età avanzata, o sono entrambi di Afragola o sono entrambi di Caserta. A prescindere dal luogo di nascita. Bisognerebbe vedere dove hanno effettivamente vissuto, frequentato le scuole etc..
  • Massimo Andrei e Giovanni Meola sono troppo giovani per essere nati ad Afragola, essendo nati quando non si usava più partorire in casa e dunque, come spiegato sopra, in un altro comune, visto che ad Afragola non ci sono presidî ospedalieri o cliniche. Ma sono nati da genitori afragolesi e risiedono ad Afragola dalla nascita (attualmente abitano uno nel centro storico e l'altro nei pressi del corso Aldo Moro).
  • Enrico de Nicola ebbe la cittadinanza onoraria di Afragola e il potestà Ciaramella volle intitolargli un corso quando era ancora in vita, richiedendo e ottenendo a tal fine l'autorizzazione del prefetto.
  • Lino Vairetti, leader storico degli Osanna, non so dove sia nato, ma vive e opera ad Afragola da almeno trent'anni. È il fondatore di Afrakà - Afragola rock festival.

--84.223.208.214 (msg) 00:40, 25 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Grandi aziende[modifica wikitesto]

  • Moccia SpA, grandissima impresa edilizia, tra i leaders del settore, fondata ad Afragola. Dopo la morte del fondatore, Giuseppe Moccia, al quale il Comune ha intitolato il piazzale antistante la basilica di Sant'Antonio, sia gli stabilimenti produttivi sia gli uffici amministrativi sono stati interamente trasferiti.
  • Fratelli Di Pietro SpA, materiale elettrico.
  • Acetificio Marcello de Nigris Srl. Si tratta del più grande esportatore di aceto comune in Italia e, attraverso la controllata Acetifici italiani Modena Srl, di cui è socio unico, è il maggior produttore di aceto balsamico in Italia. L'aceto balsamico viene prodotto nello stabilimento di Carpi (frazione Santa Croce), quello comune nello stabilimento di Afragola in via Badagnano (via Arena), all'angolo con via Cinquevie, ove sono situati anche gli uffici amministrativi.
  • Ital food SpA. Trattano prodotti agroalimentari all'ingrosso. Una volta erano esclusivisti per la distribuzione di parmigiano-reggiano in vari stati USA. Applicano ad alcune specialità marchi propri (per esempio la mortadella Rosalba), ma non so se abbiano stabilimenti produttivi o agiscano solo come intermediari.
  • Gruppo Uzzauto&Iazzetta. Si tratta di una serie di società di persone e di capitali (srl e spa), la cui capogruppo, Uzzauto&Iazzetta S.n.c., ha sede legale ad Afragola sulla Sannitica. In Campania sono leader nella macellazione e nella distribuzione di prodotti da macello (soprattutto bovini) agli ipermercati e ai punti vendita affiliati a catene di distribuzione organizzata.
  • Gruppo Grillo. Si tratta principalmente del figlio di Luigi Grillo, menzionato nell'articolo (è il fondatore del premio internazionale Città di Afragola "Ruggero II il Normanno"), che in pochi anni è riuscito a crearsi un piccolo impero economico, aprendo negozi a gestione diretta in una ventina di centri commerciali in tutta Italia (e naturalmente anche in alcuni centri commerciali di Afragola, quali Le porte di Napoli e Il golfo dei desideri) nonché fondando i franchising "Classico Italia" (il primo dei quali è stato inaugurato presso il centro commerciale Il golfo dei desideri, oltre al negozio a marchio Grillo) e "Le fragole outlet" (il primo dei quali è nella mall del centro commerciale Le porte di Napoli, in aggiunta al negozio a marchio Grillo situato nella galleria). Al negozio storico di Afragola in piazza Belvedere all'angolo con il viale Sant'Antonio, di articoli sportivi, se ne è aggiunto un secondo sempre in viale Sant'Antonio, di abbigliamento iunior; inoltre, il negozio Harmont&Blaine sempre in piazza Belvedere appartiene alla società Grillo sport snc, autorizzata a utilizzare il marchio Harmont&Blaine in regime di franchising.
  • SGB Gevi, grossa impresa edilizia.
  • Diverse grandi aziende di import-export di prodotti agroalimentari, in particolare aglio (ma anche cipolle e patate), tra le quali spiccano il gruppo Tuccillo (con i marchi Agrimpex, Agrimpex farming etc.) e il gruppo Di Palo. Il gruppo Tuccillo ha il quartier generale in corso Vittorio Emanuele, il gruppo Di Palo in via Cinquevie.

Il settore edilizio è considerabile la prima industria della città, con circa mille operatori e diverse migliaia di addetti. Al secondo posto c'è il commercio al dettaglio, mentre l'agricoltura segue a grande distanza. Se però guardiamo ai fatturati e non al numero degli operatori e degli addetti, le aziende del settore agroalimentare spiccano.
--84.223.208.214 (msg) 00:40, 25 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Di tutte queste aziende la maggior parte di esse sono figlie della camorra. Facciamo l'esempio delle ditte edilizie come la ditta di Peppe Fico che è filiazione della Moccia,lo sanno tutti è inutile che facciamo gli ipocriti. Con questa descrizione di aziendeAfragola appare più florida di San Donato Milanese.Ma fammi il piacere, tu devi essere sicuramente Afragolese a Bologna redivivo. Ma che fine hai fatto? . Afragola fa schifo e deve scomparire la notte di Natale così è sicuro che muoiono tutti.

Senti, un altro di questi insulti e ti prendi una bella querela per diffamazione da parte dell'amministrazione comunale, che già in passato ha ottenuto un risarcimento di 3 miliardi di lire dalla Mondadori per aver pubblicato un libro in cui Raffaele La Capria (che con quel libro aveva vinto il premio Strega) usava parole molto meno offensive delle tue nei confronti della nostra città.
Ad ogni modo, Wikipedia non è un forum e quando si compila le opinioni personali vanno lasciate a casa. Anche se Afragola facesse schifo e questo fosse un dato oggettivo, ciò non toglie che le notizie di cui sopra hanno rilevanza enciclopedica; al limite si può discutere su questo.
Ciò premesso, va pure aggiunto che l'unico che può dire che un qualcosa o un qualcuno è affiliato o meno alla camorra è l'autorità giudiziaria. Allo stato attuale, non ci sono prove di filiazione tra la Fico costruzioni Srl, se è ad essa che fai riferimento, e il clan Moccia, di cui peraltro nell'articolo si parla senza problemi, perché anche la presenza di un clan camorristico è, ovviamente, notizia di rilevanza enciclopedica. Le tue illazioni sulle aziende di cui sopra sono completamente infondate (quello della Moccia SpA è solo un caso di omonimia; d'altro canto ad Afragola molte cose sono intitolate a dei Moccia – lo stadio, il complesso Lu.Mo., il piazzale Giuseppe Moccia – ma, naturalmente, non si tratta di parenti della famiglia malavitosa) e le smentisco pubblicamente anche per evitare un coinvolgimento mio o della Wikimedia foundation (o di altre associazioni/fondazioni legate al mondo Wiki) in un'eventuale azione giudiziaria che dovessero intraprendere alcuni dei soggetti da te sopra diffamati (per capire di cosa parlo leggiti gli articoli 594 e seguenti del codice penale, con particolare riferimento all'esclusione della prova liberatoria).
Inoltre penso che se non la smetti sarò costretto a querelarti anche io, perché stai offendendo anche me in quanto afragolese, dicendo che la mia città deve scomparire la notte di Natale con tutti gli abitanti, me compreso.
Infine, ti pregherei di firmare i tuoi interventi, come faccio io, sebbene solo con l'indirizzo IP, come previsto dal regolamento per gli utenti non registrati (e visto che non contribuisco abitualmente non mi va di registrarmi).
--84.222.232.105 (msg) 19:11, 29 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Caro saputello quando dico Moccia non mi riferisco alla Moccia S.p.a di cui conosco i titolari che sono grandi lavoratori e grandi uomini di impresa o a Giuseppe Moccia o al Luigi Moccia o al Lu.Mo. ma ad altri Moccia. Ora se vogliamo fare finta di niente,ok teniamoci Afragola così com'è e affondiamo nella merda tanto ad Afragola la camorra non esiste e non c'è bisogno di essa per fare qualsioglia lavoro edilizio.( ad esempio per fare un lavoro di rifacimento della facciata di casa mia,l'impresa che mi faceva i lavori,nel costo ci ha messo anke la tangente alla vedova Moccia; o se vuoi un ' altro esempio un mio amico artista ha messo una insegna fuori casa sua in cui è scritto il suo nome e cognome e professione e subito dopo sono venuti i " vigilantes " a casa sua per sapere che tipo di attività ivi svolgeva e lui rispose che lì vi era solo un semplice laboratorio dove si creano statue di argilla e i vigilantes non pretesero niente: che pensavano che fosse una fabbrica?) Potrei pure continuare con gli esempi ma come hai detto tu questo non è un forum e mi sono già dilungato abbastanza.

Poi hai detto che mi posso beccare una querela dall'amministrazione comunale? Ke nobile amministrazione comunale!Bene ma lo sai che un alto esponente dell'amministrazione comunale attuale lavorava con i camorristi Magliulo,all'epoca in guerra con i Moccia, nella loro rete televisiva denominata T.G.A.( mi sembra voglia dire "TeleGazzettino Afragola" ma non ne sono sicuro)? Era la metà degli anni '80 forse tu non eri nemmeno nato. Lascia un ' attimo i libri di scuola e il Codice Penale e vai un pò in mezzo alla strada a vedere come si vive. Ma poi che schifo di amministrazionbe comunale dove c'è uno che si chiama " Fraisicco" e tutto quello che ha visto nella sua vita è una sala giochi a via Milano.Ciao ipocriti non mi sentirete più sprofondiamo tutti insieme con Afragola, la città più bella del mondo.

Continui a scrivere in un modo rozzo, grossolano e sgrammaticato, senza firmarti, e soprattutto confondendo Wikipedia con un gruppo di discussione. Qui non si esprimono opinione, ma ci si confronta rispetto a fatti che hanno rilevanza enciclopedica, al fine di curare quella che è appunto un'enciclopedia libera. I fatti di rilevanza enciclopedica non sono le opinioni personali (oggettivamente quello che per te può essere brutto per me può essere bello e viceversa) o i fatti presunti. I fatti di rilevanza enciclopedica sono quelli noti in base a fonti pubbliche. Qui, peraltro, nessuno ha messo in discussione l'esistenza della camorra (che, mi pare, non sia un fenomeno tutto afragolese, quindi non capisco perché secondo il tuo ragionamento Afragola dovrebbe sprofondare e altri comuni interessati dal fenomeno, a cominciare da Napoli, no), su cui è dedicato un intero paragrafo nel testo. Dire che esiste la camorra però è una cosa, dire che questa sarebbe legata con le imprese che ho indicato nel mio elenco (a cominciare dal gruppo omonimo) è un'altra. Io conosco personalmente non i titolari (le SpA non hanno titolari) ma i soci, compresi molti con funzioni amministrative, di almeno un terzo delle aziende sopra citate, e posso garantire che sono persone rette. Poi potrebbero non esserlo, ma pubblicamente tali risultano e ai fini della compilazione di un'enciclopedia questo ci interessa. So che hanno avuto problemi con la giustizia e con la camorra dei vecchi avi del gruppo Uzzauto&Iazzetta: ebbene, recuperando le fonti (che saranno un po' datate: i personaggi in questione sono morti da tempo) per attingere informazioni corrette (ero piccolo e francamente non ricordo i dettagli) si può parlare di questo nell'articolo, dove peraltro allo stato non si parla di nessuna impresa.
Quanto a TeleGazzettino, me la ricordo e non mi risulta che fosse di proprietà dei Moccia, tant'è vero che non navigava in buone acque e chiuse. Non è un esponente dell'amministrazione che vi lavorava, ma un dipendente.
--84.222.233.187 (msg) 16:53, 30 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Avevo promesso di non intervenire più ma intervengo una ultima volta: forse sarò sgrammaticato e rozzo è quindi è colpa mia se hai capito male e cioè che TeleGazzettino non era proprietà dei Moccia ma dei Magliulo e che trasmetteva dalla loro casa di Via Ciampa,angolo via Arena o Alveo Badagnano come vuoi tu ( devo essere preciso altrimenti risulto rozzo ) e che questa rete televisiva fu chiusa quando uccisero il "patron" ( il cui nome mi sfugge) allo stadio Luigi Moccia prima di una partita della squadra "Città di Afragola" di cui pure i Magliulo reano proprietari,squadra di calcio che ebbe breve vita e che si sciolse subito dopo quell'omicidio perpetrato, penso dai Moccia; squadra che a quel tempo affiancava l'Afragolese che era in C2. ( Pensa a quel tempo Afragola aveva due squadre, ora nemmeno una: forse sto rivalutando la camorra! ). Per quanto riguarda chi vi lavorava: beh te lo devo dire?. Lavorava l'attuale sindaco. E non dire che l'amministrazione mi querelerà perchè è tutto vero conosco gente che vi lavorava a quella televisione e lui era il direttore responsabile.

Comunque hai ragione le Spa non hanno titolari ma soci e comunque io conosco alcuni soci della Moccia Spa. Tu puoi dire,ma chi se ne frega, ma volevo solo dirti che il mio è stato un lapsus fra "soci" e "titolari".

Addio.

1. Mi sa che la TeleGazzettino di cui parli non è la stessa; quella di cui parlo io aveva per direttore responsabile dei servizi giornalistici Enzo Alaia (ciò che non è testata giornalistica non ha un direttore responsabile e il direttore responsabile per legge dev'essere iscritto all'albo dei giornalisti, cosa che Nespoli non è, dunque non poteva essere lui il direttore responsabile) e aveva sede in via Roma. Fu una delle prime emittenti locali in Italia a fare informazione.
2. Non è vero che Afragola non ha una squadra di calcio; attualmente ne dovrebbe avere una che milita in eccellenza, nata dalla fusione tra la Nuova cooperativa Afragola (nata da una scheggia del Napoli club Afragola) e la Afragolese 1944 (che prima si chiamava in un altro modo, ma non ricordo). La Città di Afragola di cui parli tu non è mai stata a livello di professionisti e credo che sia la squadra di cui parla Saviano in Gomorra facendo confusione con l'Afragolese, che a quanto mi risulta non ha mai avuto come sponsors Cirio e Parmalat né legami con la camorra.
3. Magliulo fu ucciso dai Moccia, sì: non lo pensi tu, ma lo dicono gli atti giudiziari.
4. Anche se il sindaco lavorava dove hai detto, non ti può querelare per questo, vero o falso che sia (la diffamazione consiste nell'offesa, non nell'attribuzione di una notizia falsa). Il problema sorge se vuoi insinuare che lavorare per un'impresa alle spalle della quale c'è un'organizzazione malavitosa significa avere rapporti con quest'ultima. Io non la penso così. Ho degli amici che lavorano in alcune società di un noto gruppo di Afragola attivo nella distribuzione organizzata, che pare sia legato ai Moccia, i quali non sanno niente di queste cose e con i Moccia non hanno niente a che fare.
--84.222.233.187 (msg) 19:22, 30 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Meno male, quest'anno avremo una squadra di calcio. Grazie

Continui a non firmarti, ma ho capìto che sei sempre lo stesso. Fortunatamente la presenza di una squadra di calcio e il suo livello di professionalità non sono elementi presi in considerazione dagli esperti (sociologi, demografi etc.) per determinare l'importanza e la 'schifosità' di una città. Sono in possesso di diverse guide turistiche e nessuna, nelle tabelle sinottiche, riporta un'informazione del genere: solitamente vengono specificati i numeri delle istituzioni scolastiche, delle farmacie, degli uffici postali etc., nonché alcuni dati salienti sull'occupazione e sulle attività economiche presenti in città, ma il calcio (come gli altri sport) non è preso in considerazione da alcuna. --84.222.232.6 (msg) 14:39, 2 set 2008 (CEST)[rispondi]

Madonna come sei serioso. La mia era solo dell'ironia. Lo so ke fra gli indici di vivibilità di una città non c'entrano nulla le squadre di calcio: se anche l' Afragolese militasse in serie A la città di Afragola farebbe schifo lo stesso,una città non dipende dal calcio .Non sai cogliere l'ironia, la tua smania di sfoggiare la tua cultura ti impedisce di ridere un pò. Devo confessarti però che a me fa davvero piacere che ci sia una squadra di calcio nella nostrra città,la notizia che mi hai dato mi ha reso felice,anche se so che questo non contribuirà alla crescita e al miglioramento di Afragola.

Senti, questa è l'ultima volta che ti invito a firmarti e a non utilizzare Wikipedia come se fosse un forum; dopo sarò costretto a segnalarti a un moderatore, che valuterà se inibire il tuo IP.
Il fatto che una città faccia schifo o meno è opinione personale priva di alcuna rilevanza enciclopedica. Venendo ai dati oggettivi, Afragola ha indici di vivibilità superiori a tante altre città campane, nonché una concentrazione di servizi superiore alla media delle città italiane di dimensioni analoghe o assimilabili (non serve andare tanto lontano: vedasi per esempio Caserta, Avellino o Frosinone). Inoltre mi pare evidente che essa, nonostante il ridimensionarsi del suo ruolo, ha ancora una forte centralità rispetto all'area a nord di Napoli (che al dipartimento di urbanistica della Federico II, e non solo lì, si chiama "afragolese"), ad esempio per quanto riguarda le platee scolastiche, senza considerare che è un polo commerciale importantissimo per l'intera regione e, per quanto riguarda l'IKEA, per l'intero Mezzogiorno. Rispetto ai servizi normalmente presenti in una città di 60-100mila abitanti, Afragola ha tutto, ad eccezione dell'ospedale (che comunque con quest'amministrazione dovrebbe finalmente essere realizzato). Inoltre non esiste alcun'altra città d'Italia così piccola che abbia uno scalo specifico per l'alta velocità (non è ancora pronto ma oramai i lavori stanno volgendo al termine procedendo a grandi passi). Rimamendo in tema di servizi pubblici, gli uffici postali sono pochi rispetto alla media delle città di analoghe dimensioni, ma bisogna pure tener presente che quasi tutte le città italiane di analoghe dimensioni sono capoluoghi di provincia e che con la vecchia struttura del sistema postale (rimasta in vigore formalmente sino al 1997 e di fatto sino al 2006) i capoluoghi di provincia erano enormemente favoriti rispetto al numero degli uffici. Abbiamo inoltre un'agenzia INPS-INAIL e una sede universitaria che, per quanto piccola, è in linea con ciò che hanno città italiane di analoghe dimensioni, capoluoghi di provincia o meno che siano. Se consideriamo il sistema Afragola-Casoria, che costituiscono un'unica conurbazione e insieme fa la popolazione di una città come Salerno, abbiamo più servizi di quest'ultima. Inoltre a differenza di Salerno abbiamo Napoli a due passi e siamo in una posizione strategica poiché baricentrica anche rispetto a Roma (55 minuti con l'alta velocità) e Bari (un'ora, sempre con l'alta velocità).
Per il resto, Afragola risente di problemi gravissimi e questo è innegabile, ma non si tratta di problemi di Afragola, bensì di problemi comuni alla Campania e al resto del Mezzogiorno, di cui non è possibile attribuire le cause agli abitanti della sola Afragola, ma rispetto a cui bisogna ragionare in un'ottica di sistema.
--84.222.234.113 (msg) 16:44, 9 set 2008 (CEST)[rispondi]

Che paura ,mi fai inibire? Mi mandi i carabinieri a casa?. Tieniti Afragola con la stazione, l'IKEA l'Ipercoop ,con il futuro ospedale e con la gente di merda. E non facciamo paragoni con Salerno, io ci ho vissuto:è un paradiso in confronto di Afragola, parlo dell'educazione della gente non dai centri commerciali. Così come non si misura la vivibilità di una città con la squadra di calcio come dicevi tu, allo stesso modo non si misura la vivibilità con i centri commerciali,le stazioni o gli uffici postali. Il sindaco De luca ha le palle. Ma lo sai che dietro l'Aias ci sono di nuovo montagne di monnezza ( per non parlare della strada che dall'IKEA poi spunta in via Capri in territorio di Casoria: è una discarica a cielo aperto; ti invito a passarci) mentre Casoria è pulita ed il comune ha distribuito sacchetti per la differenziata mentre qui ad Afragola dobbiamo farla con le busta della spesa. Anche il sindaco Ferrara ha le palle!!!Hai mai viaggiato? Hai mai messo il naso fuori dalla città più bella del mondo ( cioè Afragola)? Non si risolvono i problemi affermando che le difficoltà di Afragola sono anche quelle delle città viciniore o che ad Afragola si sta meglio che a Fratta o Casoria od altro. Sai che soddisfazione. Che facciamo mal comune, mezzo gaudio? Fammi inibire tanto io scrivo da più di un computer. Se mi fai inibire vuol dire che non mi vuoi far parlare perchè dico la verità.Ti invito un attimo a varcare i confini di Afragola. Ciao

La vivibilità di una città si misura in base a dati oggettivi, cioè a criteri predeterminati oggettivamente rilevabili: il numero delle attività commerciali, il numero dei pubblici servizi, lo spazio per ogni abitante, il numero degli spazi verdi, la qualità dell'aria... Una volta anche il numero dei televisori a colori (negli anni '70 erano considerati indicatori di reddito) e il numero delle sale cinematografiche presenti in città (questi erano considerati indicatori del livello culturale della popolazione... e negli anni '50 nel raggio di 25 km c'erano solo a Napoli, Afragola, Aversa e Caserta).
La strada che dall'IKEA spunta dove dici tu non spunta in territorio di Casoria. Si tratta della via vecchia comunale, la quale spunta sull'A1 in territorio di Afragola (anche se l'uscita si chiama Casoria), oppure della via comunale Sarricchio, la quale spunta sulla nazionale delle Puglie, sempre in territorio di Afragola (contrada Salice). Una di queste due strade (non ricordo quale) si dirama verso il terreno confiscato ai Magliulo e dato in gestione all'associazione Libera terra di don Ciotti, che, contrariamente a quello che molti pensano, si trova in pieno territorio di Afragola, anche se il comune di Casoria, abusivamente, ci ha montato una targa con su scritto "via Capri", ritenendo che lì fosse Arpino e dunque territorio suo.
Casoria non è affatto pulita, e lo so bene perché ho dei parenti che vi abitano, sia a Casoria Casoria sia in zone del comune di Casoria che si insinuano in territorio afragolese. Se paragoniamo centro a centro, Afragola è più pulita. Se paragoniamo periferia a periferia... Beh, Casoria non ha una periferia con una campagna piena di centri commerciali in cui ogni giorno affluiscono migliaia e migliaia di persone provenienti da fuori (da Napoli per esempio) le quali siccome sono incivili e pertanto non fanno la raccolta differenziata aprono il cofano e scaricano per strada. Ti assicuro che il sindaco sta cercando di contrastare il fenomeno, inviando pattuglie della polizia municipale a vigilare, soprattutto sulla Cantariello: ogni volta che si piazzano due agenti lì, elevano perlomeno 160 sanzioni amministrative, ma il giorno dopo siamo punto e a capo. E non a causa di afragolesi, ahimè.
Io ho vissuto per anni in una grande città del Nord dove il comune nemmeno forniva i sacchetti della raccolta differenziata, e la facevo io con quelli della spesa. So di altri comuni che non solo non li forniscono, ma addirittura prescrivono come devono essere, e dunque vanno acquistati al supermercato (alla faccia della riduzione del materiale di scarto). Nel comune dove stavo io la raccolta raggiungeva il 40% scarso: non la faceva nessuno, ma non c'era emergenza perché innanzitutto le discariche non erano saturate di rifiuti tossici provenienti da scarichi industriali (anche se ogni tanto si scoprono discariche del genere anche al Nord... Per esempio recentemente ne è stata sequestrata una a Trieste a ridosso della spiaggia, con rifiuti finiti nel mare!), in secundis i rifiuti prodotti a parità di territorio erano molti meno a causa della densità abitativa enormemente più bassa e infine perché in quella zona ci sono diversi termovalorizzatori, sui quali la popolazione non ha mai battuto ciglio: accanto all'impianto più grande di quella regione pascolano mucche che si alimentano dell'erba ivi coltivata, dalle quali si produce uno dei latti più venduti d'Italia.


Un saluto a te Afragolese a Bologna.W Afragola, W l'hinterland Afragolese. E staccati un pò dal computer, esci tuocca 'e femmene.

afragola nel periodo fascista[modifica wikitesto]

ho apportato una modifica a "periodo fascista" e a "stazione", riguardo alla cosiddetta "grande afragola"; sono un ricercatore (trovate quasi tutto su di me su http://giuseppepesce.wordpress.com) e la notizia di una 'grande afragola' che sopprimesse il vicino comune di casoria, alla quale si sarebbe opposto il cardinale maglione, non trova riscontro in alcun documento o fonte di quel periodo; almeno io, in oltre un decennio di ricerche sull'entroterra napoletano, non ne ho trovato alcuna testimonianza; credo dunque che a chi asserisce il contrario competa l'onere della prova, ovvero di addurre una bibliografia attendibile o di fonti che comprovino questo progetto; per inciso, il rilancio urbanistico di Casoria ed Afragola (centri di pari dignità, senza bisogno di reciproca fagocitazione) fu avviato ai primi del '900 e realizzato lentamente nei primi decenni del secolo, nell'ambito di un progetto più ampio (realizzato solo parzialmente), ovvero quello di una linea tramviaria Napoli-Caserta (Cfr. C. CIAPPA, Tramvia elettrica interprovinciale Napoli Caserta con diramazione per Casoria: lunghezza kil. 31,850: progetto di massima, Napoli, Tipografia Fratelli Tornese, 1898, pp. 8).

Giuseppepesce, 4 maggio 2009.

Dovresti chiedere a persone vissute in quel periodo, che se lo ricordano benissimo :-) --93.42.104.73 (msg) 19:13, 12 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Avevo modificato la pronuncia di Afragola, che secondo gli Italiani è "Afragòla", secondo i Napoletani è "Afragóla". Poiché questa è la versione italiana di WIKIPEDIA, e non quella napoletana (pur esistente), mi sembra opportuno lasciare la pronuncia "Afragòla", accreditata anche dalla Grande Enciclopedia Universale Curcio (1975). Anche la cittadina di Sant'Anastasia è afflitta dal medesimo problema: i non-napoletani dicono "Sant'Anastàsia": sarebbe interessante sapere se gli abitanti di una cittadina possono stabilire come pronunciare il nome della propria città. Ma credo che non servirebbe a nulla senza una delibera della Giunta.--Sgridò (msg) 15:08, 12 set 2009 (CEST)[rispondi]

Afragòla o Afragóla?[modifica wikitesto]

Avevo modificato la pronuncia di Afragola, che secondo gli Italiani è "Afragòla", secondo i Napoletani è "Afragóla". Poiché questa è la versione italiana di WIKIPEDIA, e non quella napoletana (pur esistente), mi sembra opportuno lasciare la pronuncia "Afragòla", accreditata anche dalla Grande Enciclopedia Universale Curcio (1975). Anche la cittadina di Sant'Anastasia è afflitta dal medesimo problema: i non-napoletani dicono "Sant'Anastàsia": sarebbe interessante sapere se gli abitanti di una cittadina possono stabilire come pronunciare il nome della propria città. Credo che la soluzione trovata dovrebbe avere l'avallo della Giunta comunale. --Sgridò (msg) 15:23, 12 set 2009 (CEST)[rispondi]

Casomai del consiglio comunale. Sant'Anastasìa si chiama così, e non Sant'Anastàsia, perché è scritto sullo statuto comunale, redatto nella lingua ufficiale, che è l'italiano. --93.42.2.48 (msg)

19:30, 1 gen 2010 (CET)

In quale articolo dello statuto? Sgridò (msg) 15:53, 10 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Per Sant'Anastasìa è diverso perché l'errore sta nel fare ricadere l'accento tonico sulla sillaba sbagliata. Correttamente la parola è piana, perché deriva dal greco. Nel caso di Afragola, la disputa è sulla o aperta o chiusa, cioè sull'accento grave o acuto, ma è pacifico certamente che la parola è piana e non sdrucciola. --159.213.32.230 (msg) 12:54, 26 mar 2018 (CEST)[rispondi]

Clan Moccia[modifica wikitesto]

Il clan Moccia è stato decapitato completamente: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/campania/2010/07/10/visualizza_new.html_1851261092.html. Dunque l'articolo andrebbe aggiornato. --84.223.209.180 (msg) 16:56, 15 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Città o comune?[modifica wikitesto]

Art. 114 della Costituzione

La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

E' significativo che in una città come Napoli si scriva dappertutto "Comune di Napoli" (certificati vari, sacchetti, taxi, locandine di affissione, ...). I comuni sono persone giuridiche di diritto pubblico: nessuna persona giuridica, che non sia un comune, può definirsi "città". Se ad un comune viene concesso il titolo di città, resta pur sempre un comune. Su WP Roma, Milano e Napoli sono definiti "comuni", forse perché non soffrono di complessi di inferiorità ... E poi: Quando una cittadina può chiamarsi citta? Esiste un minimo di abitanti stabilito per legge? Il titolo di città, che veniva conferito dal re, può esserlo anche dal presidente della repubblica? Viene conferito d'ufficio o a domanda? Procura vantaggi?

Di sicuro nessun re savoiardo nato a Napoli si è mai sognato di conferire a Napoli (Roma, Milano, Torino) il titolo di città: farebbe soltanto ridere i polli. Credo che il titolo di città stia ai comuni come quello di cavaliere o commendatore ai cittadini: un'incensata e nulla +. Sgridò (msg) 15:37, 10 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Caro Sgridò,
non è questione di complesso di inferiorità.
La materia è regolata dal TUEL: quello vigente è stato emanato con d.lgs. 267/2000, che all'art. 18 stabilisce:
«Il titolo di città può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'interno ai comuni *insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza*».
Non è cioè una questione demografica e infatti esistono comuni di mille abitanti che lo hanno e comuni di un milione di abitanti che non ce l'hanno. E comunque Afragola non mi pare una semplice cittadina dal momento che è tra i 100 comuni italiani più popolosi (su oltre 8mila in totale).
La legge non prevede se deebba essere conferito d'ufficio o su apposita istanza, il che significa che possono verificarsi entrambe le eventualità. Ad Afragola fu conferito d'ufficio nel 1935 (e il regio decreto, non essendo mai stato abrogato, è ancora vigente), mentre il consiglio comunale di Portici lo ha dovuto richiedere.
Roma non ha il titolo di città, ma ha il titolo speciale di capitale, coniato appositamente per essa: negli atti ufficiali da un po' di tempo a questa parte non scrive più «Comune di Roma» bensì «Roma Capitale», senza davanti né «Comune di» né «Città di». Torino ha il titolo di città e infatti negli atti ufficiali scrive «Città di Torino» (come pure Caserta e Benevento). Napoli e Milano *non* hanno il titolo di città e, pertanto, scrivono «Comune di Napoli» e «Comune di Milano».
Se tu non sei d'accordo non è un problema dell'enciclopedia, che deve limitarsi, semplicemente, a registrare la realtà, senza aggiungere giudizi di sorta. E questo non è un forum ;)
Ah, dei re d'Italia se non sbaglio solo Vittorio Emanuele III è nato a Napoli, ma non è questione di luogo di nascita. E comunque il capo dello Stato – che sia esso re o presidente della Repubblica – non ha un reale potere decisionale in materia. L'iniziativa parte dal ministro dell'interno, e con il previgente ordinamento, se non ricordo male, dal presidente del Consiglio dei ministri (in ogni caso, dal governo).
--84.223.209.180 (msg) 11:37, 6 apr 2011 (CEST)[rispondi]
PS – A proposito del fatto che nessuna persona giuridica che non sia un comune possa definirsi città, ti vorrei fare osservare che all'interno di atti ufficiali dei comuni di Venezia e Roma ricorre spesso l'uso del termine "città" con riferimento ai centri abitati di Mestre e Ostia, parti integranti dei rispettivi territori comunali. Una cosa è il concetto di città (sociale, demico, geografico, urbanistico), altra è il titolo (che non modifica la natura giuridica del comune, ergo non viola l'art. 114 Cost.). E l'art. 498 c.p. (usurpazione di titoli e onori), anche perché la responsabilità penale è individuale, non trova applicabilità.

L'attribuzione ad un comune del titolo aggiuntivo di città, indipendentemente da come possa essere stato richiesto o conferito, non esclude che il soggetto sia e rimanga comunque anche un comune. Per omogeneità con le altre 8.100 (circa) voci dell'enciclopedia di solito preferiamo usare il termine sicuramente corretto di comune e specificare poi in un successivo paragrafo che il comune possiede anche il diritto di farsi chiamere città. Sembra la soluzione migliore per evitare i soliti campanilismi tanto diffusi nella vita reale e poco adatti all'enciclopedia. --Gac 12:53, 6 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Veramente a Torino il titolo di città è stato conferito. A Napoli no, a Milano non saprei. Comunque ho dovuto rileggere tre volte quel «nulla +» per riuscire a captare il segno "+" e interpretarne il significato. --159.213.32.229 (msg) 12:51, 26 mar 2018 (CEST)[rispondi]

Oggi, dopo aver visto che su articoli relativi a comuni di 5-10mila abitanti questi nell'incipit vengono chiamati "città" perfino se non hanno il titolo (vedi Lanzo Torinese, Castel Gandolfo), ho provveduto a correggere questo. Vorrei conoscere la ragione dl rollback. Mentre scrivo noto che qui sopra si parla di omogneità con altre 8100 voci, ma facendo una verifica a campione non mi pare proprio che tal omogeneità sussista. --109.168.98.18 (msg) 01:48, 8 set 2013 (CEST)[rispondi]

Per l'incipit, leggi Wikipedia:Modello_di_voce/Comuni_italiani; alla fine dello stesso: Può essere indicata l'eventuale appartenenza a una comunità montana o il possesso del titolo di città. Ciao, --Gac 06:27, 8 set 2013 (CEST)[rispondi]
Okay, allora vanno corrette altre 8000 pagine, tra cui quelle sopra citate, che dicono "è una città di ..... abitanti" anziché "un comune italiano di .......". Si possono wikificare con un bot? --151.73.58.14 (msg) 16:03, 8 set 2013 (CEST)[rispondi]
Condivido. --80.30.139.4 (msg) 18:56, 10 nov 2013 (CET)[rispondi]