Discussione:Accademia di architettura di Mendrisio

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Sotto questo titolo vanno raccolte informazioni riguardanti i passi che hanno portato alla fondazione dell'istituzione: i fondatori coinvolti, la scelta del sito, il budget iniziale. Un sotto-capitolo può essere dedicato ai diversi periodi di direzione (Galfetti, Acebillo, Forster, Botta, etc...) ed agli sviluppi recenti. Un altro sotto-capitolo, che magari funga da introduzione, può essere dedicato ai diversi periodi della scuola ticinese, alla quale l'Accademia si rifà simbolicamente: gli architetti del Seicento Barocco Romano (Borromini, Maderno), del Settecento Neoclassico Russo, del Novecento moderno (Tami, Bossi, Brivio), del tardo Novecento postmoderno (Snozzi, Vacchini, Botta, Galfetti). Attenzione però: questo sottocapitolo dovrebbe dedicarsi esclusivamente alla relazione di questi architetti con la presenza di un movimento/scuola di provenienza ed identificazione ticinese, senza cadere nelle biografie dei singoli personaggi. Questa parte é importante per spiegare le basi intellettuali del progetto dell'Accademia.

Regionalismo Critico[modifica wikitesto]

Questo capitolo si riferisce al discorso culturale dal quale l'Accademia é nata e del quale si é fatta rappresentante. Questo discorso é stato definito da Lefebvre prima, e da Frampton poi: regionalismo critico. Tuttavia, seppure nel senso diretto del termine, il movimento era inteso come critica al moderno come "International Style", nel caso dell'Accademia e dei suoi fondatori é coinciso con una critica alla globalizzazione, preservando e riscoprendo il linguaggio del Moderno. Questo capitolo quindi esplora il progetto intellettuale e professionale della scuola.