Demetrio I di Georgia

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Demetrio I
"Coronazione di Demetrio I", affresco nel monastero di Matskhvarishi
Re di Georgia (più...)
In carica1125 - 1154
1155 - 1156
PredecessoreDavide IV
SuccessoreDavide V
Giorgio III
Nascita1093
Morte1156
Casa realeBagration
PadreDavide IV
MadreRusudan d'Armenia
FigliDavide V
Rusudan
Giorgio III
Altre due figlie
San Demetrio I
Nascita1093
Morte1156
Venerato daChiesa ortodossa georgiana
Ricorrenza23 maggio

Demetrio I Bagration (in georgiano დემეტრე I?, Demetre I; 10931156) fu re della Georgia dal 1125 al 1154 e poi dal 1155 al 1156. Conosciuto anche per le sue composizioni poetiche, è venerato come santo dalla Chiesa ortodossa georgiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Demetrio era il figlio maggiore del sovrano georgiano Davide IV il Fondatore e della sua prima moglie Rusudan d'Armenia. Come comandante, egli prese parte alle battaglie del padre, in particolare a quelle di Didgori (1121) e Shirvan (1123).

Demetrio succedette a suo padre al momento della morte di quest'ultimo, il 24 gennaio 1125. Alla sua ascesa al trono, i turchi selgiuchidi attaccarono la città armena di Ani, controllata dai georgiani. Demetrio dovette scendere a compromessi e cedette la città ad un governante selgiuchide sotto forma di vassallaggio.

Nel 1130 il sovrano scoprì un complotto di nobili in cui era probabilmente coinvolto anche il fratellastro Vakhtang. Demetrio fece arrestare i cospiratori e in seguito ordinò la condanna a morte di uno dei loro capi, Ioanne Abuletisdze, nel 1138 (o 1145).

Nel 1139 Demetrio I assalì la città di Ganja (nell'odierno Azerbaigian), colpita da un terremoto. Il re portò la porta di ferro della città sconfitta in Georgia, al fine di donarla al monastero di Gelati, nella capitale Kutaisi. A dispetto di questa brillante vittoria, Demetrio riuscì a mantenere il controllo di Ganja solo per pochi anni. In generale, anche se Demetrio non ottenne gli stessi successi di suo padre, la Georgia rimase un forte Stato feudale con un esercito ed un sistema politico ben organizzati, nonché con una vita prospera dal punto di vista culturale ed economico.

Nel 1154, Davide, il figlio maggiore di Demetrio, costrinse quest'ultimo ad abdicare ed a diventare monaco, ricevendo il nome monastico di Damiano. Tuttavia, Davide morì solo sei mesi dopo ed il re Demetrio fu reinsediato sul trono georgiano, anche se per poco tempo poiché nel 1156 spirò. Fu sepolto nel monastero di Gelati, il quale era stato completato proprio sotto il regno del monarca defunto.

Venerato come santo dalla Chiesa ortodossa georgiana, Demetrio I è commemorato il 23 maggio. Fu anche autore di diversi poemi, principalmente a carattere religioso. L'inno "Shen Khar Venakhi" (შენ ხარ ვენახი), dedicato alla Vergine Maria, è la sua opera più celebre.

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della moglie di Demetrio è ignoto. Ebbero cinque figli, due maschi e tre femmine:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Bagrat IV di Georgia Giorgio I di Georgia  
 
Mariam di Vaspurakan  
Giorgio II di Georgia  
Borena d'Alania  
 
 
Davide IV di Georgia  
 
 
 
Elene di Georgia  
 
 
 
Demetrio I di Georgia  
 
 
 
 
 
 
 
Rusudan d'Armenia  
 
 
 
 
 
 
 
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Toumanoff, Les dynasties de la Caucasie chrétienne de l'Antiquité jusqu'au xixe siècle : Tables généalogiques et chronologiques, Roma, 1990.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Georgia Successore
Davide IV dal 1125 al 1154 Davide V
Predecessore Re di Georgia Successore
Davide V dal 1155 al 1156 Giorgio III
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