Cui plus licet quam par est, plus vult quam licet

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Cui plus licet quam par est, plus vult quam licet è una locuzione latina la cui traduzione italiana è: «[Quello] a cui si permette più di quanto è giusto, vuol più di quanto si permette».

È una delle massime dello scrittore latino Publilio Siro,[1] tramandata da Aulo Gellio[2] e da Macrobio.[3]

Nella giurisprudenza inglese[4] e statunitense[5] ha valore di brocardo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ N. 106 Meyer.
  2. ^ Notti attiche, XVII, 14, 4.
  3. ^ Saturnalia, II, 7, 11.
  4. ^ Edward Coke, Institutes of the Laws of England, vol. IV, Clarke, 1817, p. 74.
  5. ^ William Mack, William Benjamin Hale, Corpus Juris, American Law Book Company, 1919, p. 390.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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