Coprinus picaceus

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Coprinus picaceus
Coprinus picaceus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneBasidiomycota
ClasseAgaricomycetes
OrdineAgaricales
FamigliaCoprinaceae
GenereCoprinus
SpecieC. picaceus
Nomenclatura binomiale
Coprinus picaceus
Bull.: Fr.
Coprinus picaceus
Caratteristiche morfologiche
Cappello
ovoideo
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
nera
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
sospetto

Coprinus picaceus (Bull.: Fr.) è la specie di funghi di dimensioni maggiori nel genere Coprinus. Non è una specie molto conosciuta, ma molti lo reputano uno dei funghi più belli[senza fonte]; sicuramente non passa inosservato, anche perché piuttosto comune.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Raramente può raggiungere dimensioni ragguardevoli per il genere (fino a 15 cm circa). Di forma cilindrico-ovale e di colore bruno oppure nerastro, è quasi sempre cosparso da vistose placche bianche che rappresentano il residuo del velo originale.

Di consistenza molto fragile, diventa deliquescente in tempi abbastanza brevi, soprattutto se raccolto.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Molto fitte, di colore nero-grigio, libere al gambo, presto deliquescenti.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Bianco, molto slanciato (può raggiungere anche 30/40 cm di lunghezza), privo di anello; di scarsa consistenza, tende a rompersi facilmente.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Chiara, sottile e piuttosto fragile. Deliquescente in tempi piuttosto brevi.

  • Odore: inizialmente gradevole, vanigliato, poi piuttosto sgradevole, come di "letame".
  • Sapore: non particolare.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

Ovali e lisce, nere in massa, 16 x 12 µm (circa), presentano un poro germinativo al centro.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Piuttosto comune, specialmente in terreni umidi, grassi e ricchi di humus, a volte in gruppi di numerosi esemplari, in boschi di latifoglie. Dall'estate fino all'autunno inoltrato.

Esemplari vetusti

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Non edule, sospetto. Comunque molto poco invitante, dato l'odore disgustoso.

Se consumato unitamente a bevande alcoliche, si ritiene che possa scatenare la cosiddetta sindrome coprinica, come altre specie del suo genere; tuttavia non risultano documentati casi di intossicazione.

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

  • Quando è sprovvisto delle tipiche chiazze bianche sul cappello, può essere confuso con Coprinus atramentarius.

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