Coordinate: 45°10′54.07″N 9°09′11.01″E

Condominio Visconti

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Condominio Visconti
Veduta Condominio Visconti
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPavia
IndirizzoViale Lungo Ticino 4
Coordinate45°10′54.07″N 9°09′11.01″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1948-1950
Usoresidenziale
Piani4
Ascensori1

Il Condominio Visconti o Ex Cremeria è un episodio emblematico di edificio residenziale multipiano di Pavia, realizzato nello stile razionalista tipico degli anni della Ricostruzione. Progettato tra il 1948 e il 1950 in risposta al Piano di Ricostruzione post-bellico che si andava delineando in Italia. Il palazzo prospetta sul piazzale del Ponte coperto [1] sul lungo fiume, posto al limite del centro storico. Il complesso residenziale si trova in Viale Lungo Ticino Visconti, 4.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il centro storico di Pavia visto dal cielo

La costruzione[modifica | modifica wikitesto]

Verso la fine del XX secolo, in seguito al Decreto Legislativo 740/1948[2], noto come Piano di Ricostruzione , venne avviato il Condominio Visconti. La progettazione dell'edificio da parte degli Studi Tecnici Riuniti[1] testimonia un'attenta pianificazione e una cura particolare alla funzionalità e all'estetica. La struttura multipiano offriva spazi residenziali moderni, necessari per ospitare la popolazione in seguito ai bombardamenti[3] .

Viale lungo Ticino Visconti[modifica | modifica wikitesto]

Il tratto in cui si trova il lotto, lega i due ponti, il Ponte Coperto e il Ponte della Libertà [4]: due storie distanziate da secoli, ma che hanno in comune lo scorrere del Fiume Ticino[4] .Un tempo era la circonvallazione esterna della città.

Dopo la prima guerra mondiale, da Porta Cavour [5] al Ponte Vecchio, si denominò viale Vittorio Veneto: nome legato alla formidabile battaglia (24 ottobre - 4 novembre 1918) nella quale perse l’esercito austro-ungarico che per le otto giornate 24-31 ottobre 1917, si era proclamato invincibile; e così cadde la monarchia degli Asburgo.

Nel 1950, dopo essere stato intitolato a un solo personaggio, Gian Galeazzo Visconti (1351-1402), divenne viale Lungo Ticino Visconti, in onore della potente famiglia milanese che si impadronì di Pavia dopo la resistenza del popolo pavese.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione è composta da un volume interno con pianta a C. Essa si innalza sino al quinto livello terrazzato ed è affiancata da due corpi ad L, ciascuno di quattro piani, adiacenti al corpo interno, formando così un vuoto corrispondente all’ingresso. Su questo spazio si affacciano i balconi passerella, attestati sul prospetto orientato verso sud, dove si trova la sponda del fiume Ticino. Il piano terra è dotato di portici con negozi che si affacciano sul piazzale Ponte Ticino. Il basamento della costruzione è rivestito in travertino chiaro, mentre la restante superficie presenta una finitura ad intonaco.

All'edificio si può accedere attraverso il vano scala con ascensore che sporge verso lo spazio interno e che distribuisce con ballatoi tre appartamenti per piano; i locali principali sono collocati lungo i prospetti esterni mentre la fascia interna è composta da ingressi, disimpegni, guardaroba, cucine e servizi.

Lo stesso prospetto che affaccia sul fiume Ticino presenta un rilievo in terracotta. Nella figura è rappresentato un uomo (il Ticino) che emerge dalle acque del fiume e offre beni a un personaggio femminile che rappresenta la città di Pavia. La giovane, infatti, regge il Duomo con la sua vecchia Torre Civica. Tra le acque del fiume è possibile intravedere anche un barcè, la tradizionale barca dal fondo piatto usata per navigare il Ticino. La presenza di questo rilievo in terracotta aggiunge un elemento di valore artistico e storico all'edificio .

La mostra “Pavia in luce”, organizzata da Foto Tecnica Trentani, presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, raccoglie più di 100 foto storiche di Pavia.

In una delle immagini esposte, raffigurante i lavori della ricostruzione del Ponte Coperto (1950), si vede in lontananza il palazzo in questione. Grazie alle puntuali ed esaustive didascalie curate dallo storico Pier Vittorio Chierico, scopriamo che si tratta dell’opera La Vita sul Ticino[6]di Emilio Testa (1896-1985).


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Vittorio Prina, Pavia Moderna, Architettura moderna in pavia e provincia, Pavia, Cardano, 1925-1980, pp. 192, ISBN 88-889-3600-9, SBN IT\ICCU\MIL\0606642.
  2. ^ Decreto Legislativo 17 aprile 1948, n. 740, su studiotecnicopagliai.it. URL consultato il 19 aprile 2024.
  3. ^ Bombardamenti Su Pavia, 1994, su gracpiacenza.com. URL consultato il 22 Maggio 2024.
  4. ^ a b Francesco Ogliari e Paolo Marabelli, Camminando per Pavia : contrade e piazze della città, Pavia, Edizioni Selecta, 2006, pp. 92-94, ISBN 978-88-7332-144-6, SBN IT\ICCU\LO1\1083816.
  5. ^ Porta Cavour, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 19 aprile 2024.
  6. ^ opera "La vita Sul Ticino", su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 22 Maggio 2024.

Galleria immagini[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittorio Prina, Pavia Moderna, Architettura moderna in pavia e provincia, Pavia, Cardano, 1925-1980, pp. 192-194, ISBN 88-889-3600-9, SBN IT\ICCU\MIL\0606642.
  • Elisa Moretti, Pavia, silenziosi scatti : ... dedicati a chi ama osservare, Pavia, PI-ME Editrice, 2016, ISBN 978-88-7963-347-5, SBN IT\ICCU\MIL\0917961.
  • Francesco Ogliari e Paolo Marabelli, Camminando per Pavia : contrade e piazze della città, Pavia, Edizioni Selecta, 2006, pp. 92-94, ISBN 978-88-7332-144-6, SBN IT\ICCU\LO1\1083816.
  • Agostino Calvi, Accade a Pavia: Cronache bizzarre di cento anni fa, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 20, Pavia, PI-ME Editrice, Giugno 2013, pp. 13.
  • Agostino Calvi, MINO MILANI: la sua Pavia, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 25, Pavia, PI-ME Editrice, Gennaio, Ottobre, Dicembre 1994, pp. 3-21-25.
  • Agostino Calvi, La CARA PAVIA: di Agostino Poma, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 24, Pavia, PI-ME Editrice, Luglio 2017, pp. 16.
  • Agostino Calvi, Bar Caffè Pasticcerie Della Vecchia Pavia, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 10, Pavia, PI-ME Editrice, Gennaio 2003, pp. 3.

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