Classe Badr

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Classe Badr
La capoclasse Badr fotografata in navigazione nel 2020
Descrizione generale
Tipocorvetta
Numero unità4
In servizio con Regia marina saudita
CostruttoriTacoma Boatbuilding Company
Entrata in servizio1981-1983
Caratteristiche generali
Dislocamento
  • standard: 917 t
  • a pieno carico: 1055 t
Lunghezza74,68 m
Larghezza9,6 m
Pescaggio2,59 m
PropulsioneCODAG con una turbina a gas da 23 000 hp (17 000 kW) e due motori diesel da 3 058 hp (2 280 kW)
Velocità30 nodi (55,56 km/h)
Autonomia4 000 miglia a 20 nodi (7 408 km a 37,04 km/h)
Equipaggio75
Equipaggiamento
Sensori di bordoun radar di scoperta aerea SPS-40B
un radar di navigazione e scoperta di superficie SPS-55
un sonar SQS-56
Armamento
Artiglieriaun cannone Otobreda 76/62 mm
un impianto CIWS Vulcan Phalanx
2 mitragliere da 20 mm Oerlikon
2 lanciagrante da 40 mm Mk 19
Siluri6 tubi lanciasiluri da 324 mm
Missili8 lanciatori per missili antinave AGM-84 Harpoon
dati tratti da [1][2]
voci di navi presenti su Wikipedia

La classe Badr è una classe di corvette lanciamissili della Regia marina saudita, composta da quattro unità entrate in servizio tra il 1981 e il 1983.

Costruite nei cantieri statunitensi della Tacoma Boatbuilding Company sulla base di un accordo di cooperazione con gli Stati Uniti d'America, si tratta di piccole unità d'attacco missilistico dotate anche di una limitata capacità di lotta antisommergibile. Benché ancora in servizio, la modernizzazione più recente della flotta saudita ha relegato le unità della classe a un più limitato ruolo di difesa costiera[3].

Il progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 1972 l'Arabia Saudita siglò con gli Stati Uniti d'America un accordo relativo all'implementazione di un programma di espansione, della durata di dieci anni, delle dotazioni della Marina militare saudita, fino a quel momento ridotta a una piccola forza di sorveglianza costiera; il programma prevedeva la costruzione negli Stati Uniti per conto dei sauditi di una serie di corvette, oltre ad altre navi da guerra come dragamine e navi da guerra anfibie[4][5]. Come parte di questo programma, il 30 agosto 1977 venne emesso un ordine alla ditta di costruzioni navali statunitense Tacoma Boatbuilding Company di Tacoma per la realizzazione di una classe di quattro corvette armate di missili antinave, la cui consegna doveva avvenire tra il 1980 e il 1981[5][1].

L'impostazione della capoclasse avvenne nel maggio 1979 per poi essere consegnata ai sauditi nel settembre 1981; l'ultima delle quattro unità della classe venne consegnata alla Marina saudita nel gennaio 1983[2].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La Tabuk in navigazione durante gli eventi dell'operazione Desert Shield

Le unità classe Badr, inizialmente conosciute come "PCG" secondo il sistema di classificazione della United States Navy, presentano uno scafo con una lunghezza fuori tutto di 74,68 metri, una larghezza massima di 9,6 metri e un pescaggio di 2,59 metri[2]. Il dislocamento era inizialmente previsto nell'ordine delle 730 tonnellate[5], ma al completamento le navi presentavano un significativo incremento di tale valore: il dislocamento standard si aggira infatti sulle 917 tonnellate, salendo a 1055 tonnellate con le unità a pieno carico[1].

Le Badr sono propulse da un sistema di tipo CODAG, costituito da una turbina a gas tipo General Electric LM2500 capace di una potenza di 23 000 hp (17 000 kW) combinata con due motori diesel MTU 12V625 TB91 con una potenza complessiva di 3 058 hp (2 280 kW), azionante due eliche a passo variabile. Il sistema garantisce una velocità massima di 30 nodi (55,56 km/h) quando è in funzione la turbina a gas e di 21 nodi (39 km/h) quando sono in funzione i diesel; l'autonomia si aggira sulle 4000 miglia alla velocità di crociera di 20 nodi (7408 km a 37,04 km/h)[2].

L'armamento principale delle Badr è composto da due lanciatori a quattro celle per missili antinave AGM-84 Harpoon, collocati a poppa della sovrastruttura centrale. L'armamento di artiglieria comprende una torre a prua armata con un cannone Otobreda 76/62, un impianto CIWS per la difesa antiaera e antimissile a corta distanza tipo Vulcan Phalanx collocato a poppa, due mitragliere da 20 mm Oerlikon, un mortaio da 81 mm e due lanciagranate da 40 mm Mk 19. In funzione anti-sommergibili sono installati due impianti tripli di tubi lanciasiluri tipo Mk 32, armati con siluri da 324 mm tipo Mk 46. L'apparato sensori comprende un radar di scoperta aerea SPS-40B e un radar di navigazione e scoperta di superficie SPS-55, mentre sopra il blocco del ponte di comando è installato un sistema di puntamento Mark 92 per la guida dei missili; per dirigere il tiro degli impianti lanciasiluri, nello scafo è montato su sistema sonar tipo SQS-56[2].

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Nome Impostazione[2] Varo[2] Entrata in servizio[2] Stato
Badr (612) 30 maggio 1979 26 gennaio 1980 28 settembre 1981 In servizio attivo
Al Yarmook (614) 13 dicembre 1979 13 maggio 1980 10 maggio 1982 In servizio attivo
Hitteen (616) 19 maggio 1980 5 settembre 1980 12 ottobre 1982 In servizio attivo
Tabuk (618) 22 settembre 1980 18 giugno 1981 10 gennaio 1983 In servizio attivo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Gardiner & Chumbley, p. 329.
  2. ^ a b c d e f g h Baker, p. 769.
  3. ^ Da Frè, pp. 286-287.
  4. ^ Gardiner & Chumbley, p. 327.
  5. ^ a b c Moore, p. 420.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Marina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di marina