Chirodropus palmatus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Chirodropus palmatus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoRadiata
PhylumCnidaria
ClasseCubozoa
OrdineChirodropida
FamigliaChirodropidae
GenereChirodropus
SpecieC. palmatus
Nomenclatura binomiale
Chirodropus palmatus
Haeckel, 1880

Chirodropus palmatus Haeckel, 1880 è una specie di cnidari della famiglia Chirodropidae, caratterizzata da numerosi tentacoli che nascono da appendici alla base della campana e dalle sue dimensioni relativamente grandi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ernst Haeckel ha descritto brevemente e senza disegni questa specie[1], la quale non è stata più rilevata dalla fine del XIX secolo. Si tratta di una medusa Chirodropida con una campana lunga circa 10 cm. Come gli altri chirodropidi, la C. palmatus si distingue per la presenza di numerosi tentacoli per pedalium (ognuna delle quattro strutture muscolose alla base dell'ombrella e dalle quali dipartono i tentacoli)[2]. Ogni pedalium possiede 21 "dita", dalle quali nascono altrettanti tentacoli[3].

I sacchetti gastrici sono nella C. palamatus sono fusi assieme nella parte apicale e fino a 2/3 della loro lunghezza. Le facelle sono composte da numerosi filamenti.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La C. palmatus è stata raccolta nelle acque dell'Atlantico meridionale, nei pressi di Sant'Elena[1][3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (DE) Ernst Haeckel, System der Acraspeden. Zweite Halfte des System der Medusen, Jena, Germania, 1880.
  2. ^ (EN) M. Daly, M.R. Brugler, P. Cartwright, A.G. Collins, M.N. Dawson, D.G. Fautin, S.C. France, C.S. McFadden, D.M. Opresko, E. Rodriquez, S.L. Romano, J.L. Stake, The phylum Cnidaria: A review of phylogenetic patterns and diversity 300 years after Linnaeus, in Zootaxa, vol. 1668, 2007, pp. 127-182.
  3. ^ a b (EN) Lisa-ann Gershwin, Taxonomy and phylogeny of Australian cubozoa, Townsville, Australia, James Cook University, 2005, p. 122.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]