Coordinate: 38°07′01.56″N 13°21′51.34″E

Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri

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Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
Coordinate38°07′01.56″N 13°21′51.34″E
Religionecattolica
Arcidiocesi Palermo
Inizio costruzione1589
Completamento1606

La chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri è un edificio di culto situato nel centro storico di Palermo. È ubicata nella borgata storica tra la Vucciria e il Palazzo della Borsa, nelle immediate adiacenze del Cassaro.

Culto di Santa Sofia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il culto di Santa Sofia assieme a quello di San Carlo Borromeo è introdotto a Palermo dai commercianti, negozianti d'origini lombarde. I festeggiamenti si celebravano la prima domenica di ottobre.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Congregazione di Santa Sofia dei Tavernieri di origine lombarda è già esistente nel 1545.[1] Risale a questo periodo la supplica fatta dalla corporazione al Senato Palermitano per la costruzione della cappella dedicata a Santa Sofia.

La data di costruzione della Chiesa si attesta tra il 1589 ed il 1590.[1] Nel 1606 i Tavernieri, constatato l'aumento del numero degli aderenti all'associazione, acquistano alcune case attigue alla chiesa costruita ed ampliano la fabbrica.

Nel 1925 presso la chiesa di Santa Sofia si costituisce la Confraternita di Maria Santissima Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra che vi resta fino allo scioglimento della confraternita titolare avvenuta nel 1939.

Incuria, abbandono e una parziale demolizione oggi lasciano posto a pochi ruderi perimetrali per i quali s'invoca un dignitoso recupero.

Congregazione di Santa Sofia dei Tavernieri[modifica | modifica wikitesto]

Confraternita di Maria Santissima Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaspare Palermo, Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo [1] Archiviato il 17 novembre 2015 in Internet Archive., Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.