Chiesa di Sant'Eurosia
Sant'Eurosia | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Polpenazze del Garda |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Verona |
La chiesa di Sant'Eurosia è un piccolo edificio religioso situato in località Naval, sulla strada per Soiano del Lago, in Polpenazze del Garda (Brescia). Oggi la chiesa è sconsacrata e appartiene alla famiglia Avanzi.
Introduzione[modifica | modifica wikitesto]
Fu eretta nel 1724 dalla famiglia Tomacelli, proprietaria di una tenuta agricola che prendeva lo stesso nome. Nell'ambiente contadino si diffuse il culto di sant'Eurosia, santa spagnola martirizzata nel sec. VIII: la santa era considerata protettrice dei campi dai fenomeni meteorologici dannosi come fulmini, grandine, temporali e siccità.
Struttura[modifica | modifica wikitesto]
La chiesa di Sant'Eurosia è orientata secondo l'asse est-ovest con la facciata rivolta a oriente. È costruita sulla matrice geometrica di un quadrato di 6 x 6 metri e si articola con una serie di accorgimenti architettonici tali da rendere continuo e fluente lo spazio interno, sia in termini planimetrici che altimetrici. Gli angoli sono tagliati in diagonale e sottolineati da paraste, all'interno dei quali sono ricavate delle nicchie. L'area dell'altare è sopraelevata di un gradino e ciò sottolinea questo scavo di volume, presentando due nicchioni laterali. Il cornicione è alto e complesso ed unifica le parti. Affreschi decorano le volte dei soffitti dell'aula e della zona dell'altare. Questa unità tra struttura e apparato decorativo dà all'insieme una dinamica barocca che caratterizza fortemente la chiesetta. Il pavimento è in mattonelle di terracotta, poste in diagonale. Vi è un'unica apertura nelle pareti, il finestrone di facciata, che ravviva i colori degli affreschi. L'articolazione dei volumi all'esterno è più sobria. Sulla facciata vi sono due coppie di paraste.
L'iconografia[modifica | modifica wikitesto]
Mentre l'incisione sull'architrave della chiesa, riporta la data del 1743, secondo fonti enciclopediche, la chiesa fu eretta il 2 maggio 1724 ed era di proprietà dei fratelli Tomacelli. I quattro evangelisti sono rappresentati sui pennacchi alla base della cupola maggiore. Secondo le stesse fonti enciclopediche nel 1734 furono collocate alcune icone da parte dei nobili Glisenti: della Madonna, di sant'Eurosia, di san Lodovico re di Francia, di san Fidenzio; nel 1740 fu aggiunta un'immagine della sacra Famiglia da parte dei fratelli Giuseppe e Francesco Gritti e dei sacerdoti Bartolomeo, Carlo e Taddeo.
Da una fotografia storica risultante da una ricerca compiuta alla fine degli anni cinquanta del Novecento, si nota che la facciata e i profili adiacenti erano interamente dipinti, con colori quali rosso, azzurro e bianco, tuttora riconoscibili. Inoltre si evidenziano altre modifiche moderne come la sostituzione della croce sovrastante; la manutenzione della copertura; la risarcitura tramite malta cementizia di una piccola apertura sul prospetto Sud.
Si legge sull'architrave della porta:
- «Virginis sub numine sub erosiae secura a grandine florens in germine clara sub maris stella coruscat vallis Tomacella. Anno 1943» ("Nel nome della Vergine Eurosia sotto la stella del mare si muova la volontà affinché nella valle, i fiori dell'illustre stirpe Tomacella siano protetti dalla grandine. Anno 1943")
Proprietà[modifica | modifica wikitesto]
Oggi la chiesa di Sant'Eurosia appartiene alla tenuta di villa Avanzi.
Progetto di conservazione[modifica | modifica wikitesto]
Nell'anno accademico 2009/2010, tre studenti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, (Ballini Diego, Luca Capuccini e Moranduzzo Martina), hanno redatto un progetto di restauro conservativo della chiesa. A scopo illustrativo, vengono riportate le tavole del rilievo geometrico.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Sergio Leali, Architetture Religiose in Valtenesi, Edizioni Grafo, 1997
- Antonio Fappani, Voce Polpenazze Del Garda in Enciclopedia Bresciana, Editrice Voce del Popolo, Brescia, 1975
- Gabriele Bocchio, La Parrocchiale della Natività della Madonna in Polpenazze del Garda, 1995
- Luciano e Giovanni Prospero, La Chiesa di S.Pietro in Lucone, 2007
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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