Chiesa di Sant'Ambrogio (Lonate Pozzolo)

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Chiesa di Sant'Ambrogio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàLonate Pozzolo
Coordinate45°35′58.63″N 8°45′15.44″E
Coordinate: 45°35′58.63″N 8°45′15.44″E
ReligioneCristiana cattolica di rito ambrosiano
Arcidiocesi Milano
Inizio costruzioneXVI secolo

La chiesa di Sant'Ambrogio è la parrocchiale di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese e arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Gallarate.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva chiesa di Lonate, dedicata ai santi Nazario e Celso, sorse probabilmente nel VII secolo; allora la comunità lonatese dipendeva o dalla pieve di Dairago o da quella di Arsago Seprio[2].
Verso il X secolo fu edificata una nuova chiesetta dedicata a sant'Ambrogio, annessa al castello dei Lunati, feudatari del paese; verso il 1200 questa cappella divenne rettoriale[2].

La chiesa e il campanile

Nel 1498 venne posta la prima pietra della nuova chiesetta, la cui consacrazione fu impartita l'anno seguente[3]; tale edificio, portato a termine nel 1513[4], era a pianta ottagonale[1].

Nel 1560, con la demolizione di questa cappella, venne edificata una nuova chiesa di maggiori dimensioni e con l'aula rettangolare[1]; nel 1567 l'arcivescovo Carlo Borromeo, compiendo la sua visita pastorale, trovò che il paese aveva due parrocchie, ovvero quella di Sant'Ambrogio e quella dei Santi Nazario e Celso[3].

Nel 1608 l'arcivescovo Federigo Borromeo dispose che la chiesa venisse dotata di un nuovo campanile, perché quello precedente gravava sulla muratura dell'abside[1]; dalla relazione della visita pastorale del 1750 dell'arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli s'apprende che a servizio della cura d'anime v'erano due parroci, che il numero dei fedeli era pari a 1600 e che la parrocchiale, in cui avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento e della Santa Croce, aveva come filiali gli oratori dei Santi Nazario e Celso, dei Santi Pietro e Paolo, della Beata Maria Vergine delle Grazie, di San Giovanni Battista al Lazzaretto, di Sant'Eugenio in località Tornavento, della Beata Maria Vergine nella contrada di Maggia e di Sant'Antonio della Regia Camera[3]. Nel 1785 fu poi posto il nuovo pavimento in cotto, mentre nel 1828 venne costruito il nuovo altare maggiore da Gaetano Catella[1].
In seguito, tra il 1852 e il 1859 l'interno dell'edificio fu oggetto di un importante rifacimento, che ne cambiò radicalmente la conformazione[1].

Al termine del XIX secolo l'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari annotò che a servizio della cura delle anime v'erano il parroco e due coadiutori e che nella parrocchiale, che aveva alle proprie dipendenze le cappelle di Santa Maria degli Angeli, della Beata Vergine delle Grazie, di Sant'Eugenio a Tornavanto, dei Santi Giovanni e Giacomo a Campagna, dell'Immacolata alla Calderona, dell'Immacolata alla Cascina Maggia e della Madonna del Carmelo, avevano sede la confraternita del Santissimo Sacramento, la pia unione delle Figlie di Maria, la compagnia di San Luigi Gonzaga e il consorzio di San Carlo[3].

Dopo la seconda guerra mondiale, tra il 1947 e il 1948, la chiesa venne interessata da un restauro, mentre tra il 1954 e il 1960 la facciata fu rimaneggiata[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, a capanna e in stile neorinascimentale, presenta inscritti in un grande arco il portale maggiore, anticipato dal protiro caratterizzato dalla scritta "SANCTO AMBROSIO DICATUM", i due portali minori, sovrastati da due tondi in cui sono ritratti i Santi Pietro e Paolo e dalle due iscrizioni che recitano "SANCTUS SANCTUS SANCTUS DOMINUS DEUS" e "PLENI SUNT CAELI ET TERRA MAIESTATIS GLORIAE TUAE", e il rosone; ai lati sono presenti due lesene sorreggenti il timpano di forma triangolare[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, che è coperta da volta a botte e sulla quale s'aprono le cappelle laterali; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, a sua volta chiuso dall'abside di forma poligonale[1].

Opere di pregio qui conservate sono gli affreschi raffiguranti i Santi Gregorio, Matteo, Marco, Luca, Giovanni, Ambrogio, Gerolamo e Agostino[2], la statua lignea avente come soggetto Sant'Ambrogio, i dipinti dei Santi Gervasio e Protasio e quello della Passione di Cristo e gli affreschi dell'Annunciazione e della Crocefissione di Gesù Cristo[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j Chiesa di Sant′Ambrogio <Lonate Pozzolo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 marzo 2021.
  2. ^ a b c Le origini di Sant’Ambrogio, su comunitapaolovi.it. URL consultato il 4 marzo 2021.
  3. ^ a b c d Parrocchia di Sant'Ambrogio, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 4 marzo 2021.
  4. ^ Chiesa di Sant’Ambrogio, su viverelonatepozzolo.it. URL consultato il 4 marzo 2021.

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