Chiesa di San Giuliano (Ascoli Piceno)

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Chiesa di San Giuliano
Facciata della chiesa
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneMarche
LocalitàAscoli Piceno
Coordinate42°51′14.04″N 13°34′16.68″E / 42.8539°N 13.5713°E42.8539; 13.5713
Religionecattolica
Diocesi Ascoli Piceno
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneanno Mille

La chiesa di San Giuliano si trova nel centro storico della città di Ascoli Piceno, nella regione Marche.

L'edificio religioso, non officiato, si eleva ai piedi del Colle dell'Annunziata ed apre la sua facciata all'inizio dell'omonima via[1] che interseca via Dino Angelini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le fonti non indicano, con riferimenti precisi, la data esatta della costruzione di questa chiesa che gli storici ascolani collocano agli inizi dell'anno 1000 e definiscono come una delle più antiche ed importanti parrocchie della città. Nell'anno 1330 era annoverata tra le 15 sedi parrocchiali di Ascoli e mantenne questo titolo fino al 1986 quando fu soppressa ed il suo territorio di pertinenza, frazionato, fu incluso ed attribuito alle altre confinanti. Sebastiano Andreantonelli la ricorda come la IX parrocchia ascolana, con un preposto, e dedicata a san Giuliano martire.

L'ultimo sacerdote a ricevere la nomina di parroco di San Giuliano fu designato nel dicembre del 1908.

Restauri[modifica | modifica wikitesto]

Si hanno notizie di vari interventi di recupero e restauro dello stabile sacro avvenuti nel corso del tempo ed in particolare negli anni:

  • 1880 – quando vi fu un intervento conservativo commissionato per volere della famiglia ascolana degli Sgariglia che ne sostenne anche le spese;
  • 1924 – quando nel mese di giugno un'opera risarcitoria, determinata dall'urgenza, provocò lo spostamento delle attività parrocchiali presso la chiesa di Sant'Agostino;
  • 1987 – quando ebbe luogo il parziale rifacimento della copertura del tetto.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Lo stabile sacro è stato costruito in conci squadrati di travertino seguendo i canoni dell'architettura romanica. La chiesa ha modeste dimensioni, la facciata, aperta dall'ingresso, si completa del rosone. In corrispondenza del vano della sagrestia si trova la vela del campanile predisposto ad ospitare 2 campane.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Marinelli. op. cit. pag. 282, In passato la Via San Giuliano era denominata Via della Cereria, a memoria della presenza di botteghe e laboratori in cui gli artigiani ascolani lavoravano la cera e da cui ottenevano candele rinomate per la loro qualità in tutto lo Stato Pontificio.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sebastiano Andreantonelli, Storia di Ascoli, Traduzione di Paola Barbara Castelli e Alberto Cettoli – Indici e note di Giannino Gagliardi, Ascoli Piceno, G.e G. Gagliardi Editori, Centro Stampa Piceno, giugno 2007, p. 282;
  • Giuseppe Marinelli, Dizionario Toponomastico Ascolano - La Storia, i Costumi, i Personaggi nelle Vie della Città, D'Auria Editrice, Ascoli Piceno, marzo 2009, pp. 281–282;
  • Guida alle chiese romaniche di Ascoli Piceno, città di travertino, Ascoli Piceno, D'Auria, 2006.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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