Chiesa di San Giovanni Battista (Nervesa della Battaglia)

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Chiesa di San Giovanni Battista
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàNervesa della Battaglia
Indirizzovia Diaz
Coordinate45°49′17.64″N 12°11′48.65″E / 45.821567°N 12.196847°E45.821567; 12.196847
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Giovanni Battista
Diocesi Treviso
CompletamentoXX secolo

La chiesa di San Giovanni Battista è la parrocchiale di Nervesa della Battaglia, in provincia e diocesi di Treviso[1]; è sede del vicariato di Nervesa.

Conserva una pala raffigurante la Madonna del Rosario attribuita a Jacopo Palma il Giovane.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima citazione d'una chiesa a Nervesa va ricercata in un documento datato 1152[1][2]; nella bolla papale del 1231 si apprende che tale cappella era filiale della pieve di Cusignana[1][2].

Nel 1572, essendo aumentato il numero dei fedeli[2], si deliberò di ingrandire l'edificio, che fu poi in effetti riedificato a tre navate e su disegno dell'imolese Giuseppe Stabachini tra il 1582 e il 1585[1].

Nei primi anni del XVII secolo fu collocato all'interno il nuovo altare maggiore caratterizzato dal ciborio avente la forma di un tempietto[1]; il 10 ottobre 1609 venne impartita dal vescovo di Treviso Paolo Francesco Giustinian la consacrazione della chiesa[1].

Il 16 maggio 1651 la chiesa fu eretta a pieve con decisione del delegato apostolico[1]; nel 1830 la volta venne abbellita con la realizzazione degli affreschi ritraenti l'Incoronazione della Vergine e le tre virtù teologali, eseguiti dal bellunese Girolamo Moech[1].
Nel 1858 fu eretto il campanile e la parrocchiale venne restaurata[1].

Nel 1918, a marzo, la chiesa fu praticamente distrutta durante i bombardamenti della prima guerra mondiale e venne ricostruita negli anni venti[1]; nel 1937 furono realizzate le nuove decorazioni e nel 1944 venne inaugurata la Via Crucis, opera di Vincenzo Moroder[1].

Nel secondo dopoguerra l'edificio fu oggetto di alcuni interventi e nel 1984 si dovette ricostruire il tetto, che era stato distrutto da una tromba d'aria[1].
Nel 1987 l'impianto di riscaldamento subì un rifacimento e nel 1989 pure le decorazioni vennero rifatte[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa, che è a salienti, è scandita da paraste dotate alta zoccolatura e complete di capitelli d'ordine corinzio[1]; il registro inferiore presenta il portale maggiore, due nicchie e i portali laterali, sovrastati da due finestre semicircolari, mentre quello superiore, ai lati del quale sono presenti due attici, una lunetta oppilata ed è coronato dal timpano di forma triangolare caratterizzato dalla dentellatura[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è suddiviso in tre navate separate da dei pilastri; la navata centrale presenta la volta a botte, mentre quelle laterali delle volte a crociere[1].
Il transetto è caratterizzato, ai lati, da due absidiole semicircolari[1]; al termine dell'aula vi è il presbiterio, sopraelevato di tre gradini e chiuso dall'abside si forma semicircolare[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala raffigurante la Madonna del Rosario, la cui esecuzione è attribuita a Jacopo Palma il Giovane[2], la tela con soggetto San Carlo Borromeo, probabilmente dipinta da Pietro Dammi[2], il seicentesco parapetto in marmo e le statue ritraenti i Santi Eustachio e Giovanni Battista[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Chiesa di San Giovanni Battista <Nervesa della Battaglia>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 novembre 2020.
  2. ^ a b c d e f Nervesa della Battaglia, su davetto.altervista.org. URL consultato il 5 novembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]