Chiesa di San Giovanni Battista (Erice)

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Chiesa di San Giovanni Battista
Veduta panoramica
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàErice
IndirizzoPiazza San Giovanni, - Erice
Coordinate38°02′16.11″N 12°35′25.22″E / 38.037808°N 12.59034°E38.037808; 12.59034
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Giovanni Battista
Stile architettoniconormanno
Inizio costruzione1339 Prima documentazione
Completamento?

La chiesa di San Giovanni Battista è un luogo di culto ubicato adiacente alla piazza omonima vicina al Castelletto Pepoli e il quartiere ebraico di Erice.[1]

Portale orientale.
Portale orientale.
Portale orientale.
Portale orientale.
Portale orientale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Epoca normanno - aragonese[modifica | modifica wikitesto]

Il tempio secondo la tradizione orale fu fondato dal conte Ruggero durante la riconquista normanna.[1] L'esistenza della chiesa è indicata dagli storici locali al 1339, subì restauri nel XV secolo, tra il 1430 e il 1436.[1]

I lavori comportarono la parziale rotazione dell'asse ortogonale, infatti il portale ad est in stile tardo chiaramontano,[1] primitivo ingresso principale del tempio, divenne un ingresso secondario della chiesa ricostruita. A questo periodo risalgono le sculture rinascimentali riferibili al lombardo Gabriele di Battista, Antonino Gagini, Antonello Gagini e alla bottega gaginesca.

Epoca spagnola[modifica | modifica wikitesto]

Considerata piccola, fu ricostruita una seconda volta tra il 1631 ed il 1672,[1] epoca in cui fu realizzata la cupola che reca incisa un'iscrizione con tale data. La costruzione del campanile, iniziata nel 1691, rimase incompiuta. Nel 1798 fu portata a termine con i decori in stucco.

Epoca borbonica - contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Fra il XVII e il XIX secolo la chiesa ha subito vari interventi conservativi.

La chiesa, oggi adibita ad auditorium.

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata principale si presenta sul prospetto sud.

Il primitivo portale di levante, divenuto secondario dopo la rotazione dell'asse, è contrassegnato da una forma ogivale tipica dello stile chiaromontano (XIV secolo), a ghiere multiple o più livelli di strombature, decorato con elementi a zig-zag e preceduto da una monumentale scalinata a ventaglio.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Impianto rettangolare basilicale ad una navata, con transetto cupolato ed abside quadrata, pavimento in ceramica del settecento. Il tempio ha subito l'asportazione delle lapidi funerarie e di suppellettili.

Transetto[modifica | modifica wikitesto]

  • Braccio transetto destro: Cappella di San Giovanni Evangelista. Sulla mensa dell'altare è custodita la statua marmorea raffigurante San Giovanni Evangelista, opera realizzata da Antonello Gagini nel 1531.[1][2][3]
  • Braccio transetto sinistro: Cappella della Visitazione. Sull'altare a sinistra del transetto si trovano due statue marmoree attribuite a Gabriele di Battista del 1497.[1] Commissionate dalla Confraternita di San Giovanni, hanno per tema la Visitazione di Maria Vergine a Santa Elisabetta e l'abbraccio tra le due cugine.[2] Le due statue sono state riassemblate come Marie piangenti presso l'altare della Cappella del Santissimo Crocifisso.

Altare maggiore[modifica | modifica wikitesto]

Nella nicchia del cappellone è collocata la statua marmorea raffigurante San Giovanni Battista, realizzata da Antonio Gagini nel 1539.[1][2][4] Nel piedistallo sono riprodotti tre episodi in altorilievo: il Battesimo nel fiume Giordano per mano del Battista, la Decollazione del Precursore, il Ballo dei Sette Veli con Erode Antipa, Erodiade e Salomè raffigurati nell'atto della presentazione del capo reciso del profeta su un piatto d'argento. A delimitare il presbiterio è documentata una cancellata, opera di Carlo Cetino.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Sono esposti brani di affreschi medievali provenienti dalla chiesa rupestre di Santa Maria Maddalena.

Campanile[modifica | modifica wikitesto]

Campanile tozzo con oculi e cella campanaria sommitale scoperta addossato sul lato sinistro.

Confraternita di San Giovanni Battista[modifica | modifica wikitesto]

La Confraternita di San Giovanni Battista[8] con la Confraternita di San Martino e la Confraternita di Sant'Orsola costituivano i sodalizi cittadini. Tutte le famiglie ericine erano anticamente ripartite in tre gruppi, verosimilmente in base alla giurisdizione parrocchiale per quartiere.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Touring Club Italiano, pp. 294.
  2. ^ a b c d Giuseppe Castronovo, pp. 421.
  3. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 393 e 394.
  4. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 466 e 467.
  5. ^ Giuseppe Castronovo, pp. 422.
  6. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 393.
  7. ^ Giuseppe Castronovo, pp. 424.
  8. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 54.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]