Coordinate: 46°10′08.94″N 9°03′40.79″E

Chiesa dei Santi Antonio Abate e Abbondio

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Chiesa dei Santi Antonio Abate e Abbondio
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneCanton Ticino
LocalitàSant'Antonio (Bellinzona)
Coordinate46°10′08.94″N 9°03′40.79″E
Religionecattolica
Diocesi Lugano
Stile architettonicoRomanico, tardo gotico, barocco
Inizio costruzioneXIV secolo
CompletamentoXX secolo

La chiesa dei Santi Antonio Abate e Abbondio[1] è un edificio religioso tardo gotico che si trova a Sant'Antonio.

La prima menzione della chiesa risale al 1371, ma la struttura subì numerose modifiche nel corso dei secoli: nel Cinquecento fu rimodellata assumendo le forme attuali, con navata unica, le due cappelle laterali e il coro di forma poligonale. Nel XVII e nel XX secolo fu nuovamente modificata. Anche gli affreschi sul portico furono rimaneggiati più volte.

Nel corso del XX secolo fu restaurata in due occasioni: il primo intervento fu effettuato nel 1982, il secondo nel 2000.

Sulla facciata, dominata da un campanile, si inserisce un portico diviso in due arcate. Su quest'ultimo si trovano alcuni affreschi che raffigurano Sant'Antonio abate e Sant'Abbondio sovrastati da Dio Padre, San Cristoforo col Bambino (entrambi nel frontone) e la Madonna fra i santi Antonio abate e Abbondio (nella lunetta).

La navata è decorata con pitture tardo-ottocentesche ed è dotata di volta a crociera. Di rilievo il fonte battesimale secentesco nella cappella di sinistra e l'acquasantiera tardo-quattrocentesca o del primo Cinquecento che si trova sotto la cantoria. Sull'altare due sculture lignee di Ugo Cleis[2]: un crocifisso e un tabernacolo, entrambi realizzati nel 1967.

  1. ^ Chiesa dei Santi Antonio Abate e Abbondio, su Inventario dei beni culturali. URL consultato il 4 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
  2. ^ Sikart. Ugo Cleis
  • Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità, Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955, 276.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 25.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 49.