Coordinate: 44°17′02.73″N 11°52′00.85″E

Chiesa dei Cappuccini (Faenza)

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Chiesa dei Cappuccini
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàFaenza
Indirizzovia Canal Grande 57 ‒ Faenza (RA)
Coordinate44°17′02.73″N 11°52′00.85″E
Religionecattolica
Consacrazioneignoto
Inizio costruzione1946
Completamento1948

La chiesa dei Cappuccini è un luogo di culto di Faenza, in provincia di Ravenna. Viene anche ricordata con il nome di SS Crocifisso a Faenza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le fasi di costruzione della Chiesa dei Cappuccini procedono per quattro tappe:

  • Posa della prima pietra il 28 aprile 1946[1]
  • Inizio dei lavori il 19 agosto 1946[1]
  • Apertura del culto il 26 marzo 1948[1]
  • Consacrazione e apertura solenne il 4 luglio 1957 ad opera di Giuseppe Battaglia[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione generalizzata[modifica | modifica wikitesto]

All'esterno il santuario è rivestito in mattoni in parametro a vista e sono ben visibili sia un portico che alcuni bassorilievi, realizzati in terracotta. Al centro si erge una cupola continuativa alle linee architettoniche della preesistente Cappella-Santuario.

Principali elementi architettonici della chiesa[modifica | modifica wikitesto]

A garantire sublimità alla chiesa si aggiungono anche diversi elementi architettonici:

  • il Campanile progettato da M. Focaccia di Cervia[2]
  • le Campane fuse dalla ditta Fratelli Bianchi di Varese[2]
  • l'Altare Maggiore progettato da un architetto di Bologna, il quale ha deciso di riutilizzare i marmi dell'altare precedente[2]
  • il Seminario opera di Albino Secchi[2]

Artisti che hanno partecipato alla realizzazione della chiesa[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è stata progettata dall'architetto Antonio Bassura, mentre le decorazioni murarie sono di Mario Pesarini.[2] Ballanti e Graziani si sono occupati delle statue decorative del corpo della chiesa;[2] Giuseppe Rosetti ha realizzato le quattro statue degli evangelisti in terracotta situate nella cappella del Crocifisso;[2] la statua dell’Immacolata e di S. Francesco è opera di Giovanni Collina-Graziani;[2] altre statue raffiguranti santi, tra cui lo stesso S. Antonio Abate, sono opere di Enrico e Gaetano Dal Monte, il quale ha realizzato anche l’agonia di Gesù nell’orto, nella parte anteriore del santuario; la Madonna all’esterno del campanile è di Angelo Biancini.[2]

Devozione del SS crocifisso[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa deve il suo nome all’affresco del SS crocifisso appartenente agli inizi dello scorso secolo e situato nella cappella decorata dall’architetto e pittore faentino Tommaso Dal Pozzo.[2] La venerazione di tale affresco risale a tempi molto antichi ed ebbe origine da un miracolo compiuto da fra Battista di Faenza. In poco tempo infatti prese il via l’usanza tra i cittadini di pregare dinnanzi al crocifisso chiedendo in cambio grazie e guarigioni. Il culto si diffuse non solo a livello locale, ma specialmente durante i periodi di carestia o di peste si registrò un gran numero di pellegrini richiedenti la preghiera dinnanzi a tale opera. Una tipica forma di devozione consisteva nell’essere unti dall’olio della lampada posta dinnanzi all’immagine del Cristo; anche oggi i fedeli hanno la possibilità di ricevere questo olio come un segno di devozione divina, durante il giorno di Pasqua.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Storia del SS. Crocifisso, su cappuccinifaenza.it. URL consultato il 19 aprile 2023 (archiviato il 19 aprile 2023).
  2. ^ a b c d e f g h i j Storia della chiesa, su cappuccinifaenza.it. URL consultato il 19 aprile 2023 (archiviato il 19 aprile 2023).