Ceratozamia alvarezii

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Ceratozamia alvarezii
Immagine di Ceratozamia alvarezii mancante
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereCeratozamia
SpecieC. alvarezii
Nomenclatura binomiale
Ceratozamia alvarezii
Pérez-Farr., Vovides & Iglesias, 1999

Ceratozamia alvarezii Pérez-Farr., Vovides & Iglesias, 1999 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Chiapas (Messico).[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sono piante con fusto alto appena 10–50 cm e con un diametro di 9–18 cm.
Le foglie, da 4 a 18, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono lunghe 50–110 cm; sono composte da 24-62 foglioline lineari, di consistenza coriacea, prive di venatura centrale, lunghe 16–33 cm.
È una specie dioica, con coni maschili peduncolati, di colore giallo-verdastro, di forma ovoidale-cilindrica, lunghi 11–31 cm e di 2.5-4.5 cm di diametro e coni femminili ovoidali, lunghi 14.5–19 cm e larghi 5.7-10.5 cm; i macrosporofilli sono lunghi 28–45 mm, e presentano all'apice due proiezioni cornee, caratteristica di tutte le specie di questo genere.
I semi, globosi, sono lunghi 17–25 mm e sono ricoperti da un tegumento inizialmente bianco, che diviene bruno a maturità.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

C. alvarezii è una specie endemica dello stato del Chiapas in Messico. Il suo areale è ristretto ad una piccola area vicino Rizo de Oro, nella Sierra Madre de Chiapas.[1]

Il suo habitat tipico sono le foreste di querce con suolo ricco di felci.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Assieme a C.norstogii e C.mirandae forma il Ceratozamia norstogii species complex, un gruppo di specie con caratteristiche simili, diffuse nella Sierra Madre del Chiapas.[4]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica C. alvarezii come specie in pericolo di estinzione (Endangered)[1].

La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES).[5]

Parte del suo areale ricade nella Riserva della biosfera di La Sepultura.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Ceratozamia alvarezii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Perez-Farrera MA et al, A New Species of Ceratozamia (Zamiaceae, Cycadales) from Chiapas, Mexico (PDF), in Novon 1999; 9(3): 410-413. URL consultato l'11 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2011).
  3. ^ Whitelock 2002, p. 58.
  4. ^ Perez-Farrera MA et al., A morphometric analysis of the Ceratozamia nostrorgii Complex (Zamiaceae), in Cycad classification: concepts and recommendations, CABI, 2004, ISBN 978-0-85199-741-4.
  5. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Ceratozamia alvarezii, su The Cycad Pages. URL consultato il 10 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2011).
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