Castradina

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Castradina
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
Zona di produzioneVenezia
Dettagli
Categoriasecondo piatto
Ingredienti principali
  • cosciotto di montone
  • verza
[1][2]

La castradina è un antico cibo a base di cosciotto di montone salato, affumicato e poi stagionato, usato per fare una gustosa zuppa con l'aggiunta di foglie di verza, cipolle e vino, che tradizionalmente viene gustata alla vigilia della festa della Madonna della Salute (21 novembre)[3][4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I veneziani la conoscono già dal 1173: infatti nel calmiere del doge Sebastiano Ziani è menzionata la sicce vero carnis de Romania et de Sclavinia ad indicare la provenienza dall'Albania, dalla Bosnia e dalla Sclavonia[5][6]. La castradina arrivava a Venezia fino al 1914 sui trabaccoli e sulle tartane albanesi battenti bandiera turca o austroungarica e veniva servita direttamente dalle barche ormeggiate alla riva degli Schiavoni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ricetta Castradina, su Donna Moderna. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  2. ^ Claudia Toso, Cucina Veneta, Edizioni Demetra, 2012, p. 80, ISBN 978-88-440-4210-3.
  3. ^ La cucina di Ada - Castradina - Cucina Veneziana, su Cucina Veneziana. URL consultato il 25 giugno 2015.
  4. ^ SALUTE, TEMPO DI CASTRADINA, su Enogastronomia Blog. URL consultato il 25 giugno 2015.
  5. ^ La castradina "s'ciavona", su Accademia Italiana della Cucina. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  6. ^ Carla Coco, Venezia quotidiana: una guida storica, Laterza, 2005, ISBN 88-420-7561-2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]