Castillejeae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Castillejeae
Castilleja parviflora
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaOrobanchaceae
TribùCastillejeae
Reveal, 2012
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaScrophulariaceae
SottofamigliaOrobanchoideae
TribùCastillejieae
G.Don, 1838
Generi

Castillejeae Reveal, 2012 è una tribù di piante parassite (o semiparassite), spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orobanchaceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Castilleja Mutis ex L.f. il cui nome a sua volta è stato dato in ricordo del professore Domingo Castilleja (1744-1793), un botanico spagnolo e docente di botanica a Cadice, in Spagna.[3][4]

Il nome scientifico è stato definito dal botanico contemporaneo James Lauritz Reveal (sulla base della tribù Castillejinae definita dal botanico scozzese George Don nel 1838) nella pubblicazione "Phytoneuron. Digital Publications in Plant Biology - 2012-37: 216" del 2012.[5][6]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[7]
x K (5), [C (2 + 3), A 2 + 2], G (2), supero, capsula.
  • Il calice è gamosepalo con forme tubolari lateralmente compresse, spesso dilatato alla base e con fessure anteriori o laterali anche profonde. In alcune specie è simile ad una spatola. I lobi terminali (a volte 4) sono interi o brevemente bilobati o più facilmente simili a denti.
  • La corolla gamopetala è fortemente bilabiata con il labbro superiore a forma di casco (ma anche piatto in Clevelandia), quello inferiore con dei lobi concavi, patenti, a volte molto piccoli. A volte le due labbra sono quasi uguali (Triphysaria). Il colore della corolla è rosso, purpureo, giallo, rosa o bianco.
  • Il frutto è una capsula loculicida. I semi sono da pochi a numerosi, minuti con forme oblunghe-angolose e ricoperti da una struttura reticolare.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) o il vento (impollinazione anemogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questa tribù è quasi prevalentemente americana, solamente 5 specie del genere Castilleja vivono in Eurasia.

Alcune specie[modifica | modifica wikitesto]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Orobanchaceae), caratterizzata soprattutto da specie semiparassite, parassite o oloparassite, comprende circa 60 generi con oltre 1700 specie[7][9] (altre fonti indicano 99 generi con 2060 specie[10]) con una distribuzione cosmopolita. La tribù Castillejeae è una delle 10 tribù nella quale è divisa la famiglia.[1]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Cladogramma della tribù

I generi di questa tribù tradizionalmente erano stati posti nella famiglia Scrophulariaceae s.l.; attualmente in seguito ad analisi cladistiche basate sulle caratteristiche del DNA è stata rivista la posizione tassonomica del gruppo e inserita nella famiglia Orobanchaceae. L'attuale circoscrizione della tribù probabilmente è da perfezionare. Studi recenti[11] hanno suddiviso la famiglia in 6 cladi. Il gruppo di questa voce appartiene al "clade IV" suddiviso in due subcladi: uno contenente il genere Pedicularis con 300-500 specie con habitat temperato-freddo e un altro clade contenente i generi della tribù Castillejeae e della tribù Gerardieae Benth.. Queste due ultime tribù formano quindi un "gruppo fratello". Il genere Castilleja non è monofiletico.[2][12]

Altre analisi propongono la descrizione di alcuni generi di questa tribù (come Castilleja) all'interno della tribù Pedicularidae Duby.[10]

Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato mostra la posizione filogenetica della tribù e di alcuni suoi generi.[13]

Composizione della tribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù comprende 7 generi e circa 230 specie:[1][2]

Genere Numero specie Numero cromosomico Distribuzione
Castilleja
Mutis ex L.f., 1782
Circa 200 2n = 24, 46, 48, 72, 96 e 120 America e 5 specie in Eurasia
Clevelândia
Greene, 1885
Una specie:
Clevelandia beldingii Greene
2n = 24 California
Cordylanthus
Nutt. & Benth., 1846
13 - 18 2n = 26 e 32 Nord America
Gentrya
Breedlove & Heckard, 1970
Una specie.
Gentrya racemosa Breedlove & Heckard
2n = 24 Messico
Ophiocephalus
Wiggins, 1933
Una specie:
Ophiocephalus angustifolius Wiggins
2n = 24 California
Orthocarpus
Nutt., 1818
9 2n = 22, 24, 28, 30, 40, 48 e 96 Nord America occidentale
Triphysaria
Fisch. & C. Mey., 1835
5 Nord America occidentale

Nota: alcuni Autori descrivono Clevelandia, Gentrya e Ophiocephalus all'interno di Castilleja. I generi Adenostegia Benth., Chloropyron Behr e Dicranostegia (A. Gray) Pennell tradizionalmente descritti autonomamente, attualmente sono considerati sinonimi di Cordylanthus.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Kadereit 2004, pag. 419.
  2. ^ a b c d Olmstead 2012.
  3. ^ David Gledhill 2008, pag. 94.
  4. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 6 ottobre 2016.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 6 ottobre 2016.
  6. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 6 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  7. ^ a b c Judd 2007, pag. 496.
  8. ^ Musmarra 1996.
  9. ^ Strasburger 2007, pag. 850.
  10. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 3 settembre 2016.
  11. ^ Bennet 2006, pag. 1043.
  12. ^ McNeal 2013.
  13. ^ Bennet 2006.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]