Case coloniche (Tenuta Castello)

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Case coloniche della Tenuta Castello
Prospetto dell'ingresso
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàTorrevecchia Pia
IndirizzoVia Roma 2
Coordinate45°16′59.76″N 9°17′49.26″E / 45.283265°N 9.297016°E45.283265; 9.297016
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1935 - 1937
Inaugurazione1937
UsoResidenza e commercio
Piani2
Ascensorino
Realizzazione
ArchitettoMario Asnago
Claudio Vender
CommittenteFernando Zannoletti

Nella provincia di Pavia, al numero civico 2 di Via Roma, nella località Tenuta Castello nel comune di Torrevecchia Pia, è stato progettato un complesso di Case Coloniche dallo studio Asnago e Vender Architetti. L'edificio, di forma irregolare, è stato realizzato con l'obiettivo di fornire alloggio ai contadini impiegati nell'azienda agricola pavese. Il complesso sorge su un'area dove in passato si trovavano abitazioni rurali considerate insalubri a causa della mancanza di adeguate protezioni contro l'umidità del terreno paludoso.

Progetto originale, planimetria Case Coloniche [1]
satellitale
Progetto attualmente, foto satellitale Case Coloniche

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’edificazione è stata realizzata nel 1937 dagli architetti Mario Asnago (1896-1981) e Claudio Vender (1904-1986), con Ferdinando Zanoletti come committente. La collaborazione tra Zanoletti e gli architetti Asnago e Vender ha portato alla realizzazione di altri edifici negli anni '30 a Milano. Il complesso non è stato realizzato completamente, infatti dei 28 alloggi previsti nel progetto originale, ne sono stati realizzati solo 16.[2] Attualmente, la parte ovest del progetto originale è costituita da residenze private separate dal complesso e senza collegamento con il cortile centrale. Sono stati effettuati interventi mirati di restauro e sono stati installati negozi commerciali accanto all’ingresso; tuttavia, la struttura si trova generalmente in uno stato di degrado e solo una parte delle abitazioni è occupata da residenti. Dell'originale progetto rimangono solo copie senza data nell’Archivio Edilizia Privata locale.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Davanti all’ingresso c’è una rotonda attraversata da diversi pullman interurbani. Il complesso confina a nord con Via Roma e a ovest con Via Milano, mentre il resto è circondato da residenze private con un'altezza massima di 2 piani. L'impianto segue il modello delle tipiche cascine della bassa pianura, caratterizzate da rette perimetrali spezzate che si adattano all'andamento delle strade circostanti, circondando un cortile centrale dove si trovano strutture destinate ai rustici. La pianta generale ha una forma poligonale, con una cortina di alloggi che segue il perimetro nella zona nord-ovest e in modo separato nella parte est, quest'ultima incompleta nella parte meridionale. Nella parte sud-est, proveniente da Via Lazio e parallelo, si trova il passaggio carraio che collega ai rustici posteriori. L’edificio è realizzato in calcestruzzo armato e si sviluppa su due piani, con un tetto a due falde coperto da tegole in laterizio.

Asnago e Vender cercano una sintesi tra modernità e tradizione, raggiungendo un equilibrio tra gli elementi di continuità con il paesaggio rurale e la matrice dell'architettura razionalista.[2]

Materialità, facciata Case Coloniche
sezione generale
Alloggi perimetrali e rustici, sezione Case Coloniche[3]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata, alta 7.20 metri, è caratterizzata nella parte inferiore da un intonaco con due tipi di finestre con il davanzale:

  • Finestra a ¼, di cui i ¾ superiori sono coperti da calcestruzzo, lasciando una piccola apertura inferiore per la finestra con infissi in legno.
  • Finestra inferriata con infissi in legno.

Al primo piano, vi è un grigliato in laterizio, comune in molte strutture locali, sul quale si trovano finestre in legno delle stesse dimensioni di quelle della parte inferiore. Il grigliato funge da schermo, poiché dietro di esso ci sono finestre di dimensioni minori, corrispondenti alle scale.[2] Oggi, attorno al grigliato in laterizio ci sono reti anticaduta dato lo stato di degrado del materiale.

Lungo la facciata si trovano dei negozi, da est a ovest: una cartoleria, un negozio vuoto e ai lati dell’ingresso un'agenzia immobiliare e una gelateria. L’ingresso è formato da un portale tripartito con 6 pilastri che sorreggono un tetto a due falde con struttura in legno e setti murari laterali con un vano ridotto nella parte superiore per ogni setto. Tra i pilastri si trova un cancello in ferro grigliato con apertura pedonale e carrabile nella parte centrale del tripartito, chiuso ai lati.

Rustici
Vista Generale, rustici Case Coloniche
Cortile centrale, interno Case Coloniche

Interno[modifica | modifica wikitesto]

I 16 alloggi realizzati sono basati su un'unità abitativa che si ripete lungo la cortina perimetrale, con soggiorno, cucina e scala interna, e due rampe al piano terra e due camere da letto, servizio e granaio al primo piano.[2] Le stanze, alte 3.30 metri, si affacciano sul cortile centrale da balconate con ringhiere grigliate. Al piano terra sono presenti, in modo alternato, delle loggie dove si affacciano delle finestre nella parte interna con accanto la porta d’ingresso di ogni unità. Le finiture prevedono un intonaco bianco nella cortina perimetrale a nord e un intonaco color crema nella cortina separata a est, infissi in legno, pavimenti esterni con piastrelle in pietra e nelle loggie piastrelle in gres porcellanato rosso, e pavimenti interni in graniglia di marmo. I rustici del cortile centrale sono disposti in tre file parallele perpendicolari all’ingresso; ogni rustico segue lo schema tipico dei nuclei rurali, con porcile, pollaio, deposito attrezzi, legnaia e fienile sotto un'unica falda di copertura in cemento.[2] La struttura è in calcestruzzo, con la pianta inferiore chiusa affiancata da una zona recintata attualmente arrugginito, la pianta superiore aperta e la copertura inclinata verso l’esterno ovest.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti archivistiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Archivio Asnago-Vender, AV84, Case coloniche Tenuta Castello Torrevecchia Pia (Pavia), 1937
  • Archivio Settore Edilizia Privata del Comune di Torrevecchia Pia.

Fonti bibliografiche[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Zucchi, F. Cadeo e M. Lattuada, Asnago e Vender, Milano, Skira, 1998.
  • Pagano G., Le case coloniche nella pianura lombarda, Costruzioni Casabella, 1940.
  • Airoldi R., Asnago & Vender Arquitectes. Un estil atemporal, Quaderns d'Arquitectura i Urbanisme, 1982.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]