Carpatair

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Carpatair Fokker 100 taking off at London Luton.
Carpatair
Logo
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StatoBandiera della Romania Romania
Forma societariaSocietà Anonima
Fondazione1999 a Timișoara
Sede principaleTimişoara
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Sito webwww.carpatair.com
Compagnia aerea regionale
Codice IATAV3
Codice ICAOKRP
Indicativo di chiamataCARPATAIR
Flotta4 (nel 2023)
DestinazioniCharter in Europa, Nord Africa, Medio Oriente (nel 2019)
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Un Fokker F100 con la vecchia livrea Carpatair.

Carpatair è una compagnia aerea con sede a Timișoara, in Romania.

Dopo anni di servizio di linea regionale principalmente in Europa dell’Est, dal 2014 la compagnia si dedica a voli charter, ACMI (aircraft, crew, maintenance, insurance) e dry/wet lease. L’azienda è specializzata in voli charter per progetti business, sportivi, governativi e di pellegrinaggio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Carpatair fu fondata nel 1999 e iniziò le operazioni nel febbraio dello stesso anno da Cluj-Napoca. Nacque con il nome "Veg Air" utilizzando un Yakovlev Yak-40 in leasing. L'attuale denominazione fu adottata nel dicembre del 1999, quando investitori di Crossair, filiale della defunta Swissair si unirono alla compagnia. Gli impiegati sono circa 450 e l'attuale amministratore delegato è Nicolae Petrov.

È stata la prima compagnia aerea ad attivare voli dalla Transilvania, riscuotendo molto successo in assenza di concorrenza. Crebbe molto rapidamente raggiungendo i livelli della TAROM, ma dagli anni successivi al 2010 ha iniziato a crollare riducendo la flotta a 4 aeromobili nel 2013 causa soprattutto la presenza in crescita di Wizz Air negli aeroporti transilvani. Nel 2013, infatti, la Carpatair ha restituito ai proprietari tutti gli aerei, ovvero 1 Boeing 737, 3 Fokker F70, i Saab 2000, 1 Fokker F100 e 3 ATR 72 che aveva previsto di utilizzare per conto di Alitalia. La Compagnia ha contestualmente acquistato quattro aerei, un Boeing 737-300 e 3 Fokker 100 per sostituire gli aerei precedentemente impiegati in leasing.

Flotta[modifica | modifica wikitesto]

Ad agosto 2023 la flotta di Carpatair è composta dai seguenti aeromobili:[1][2]

Aereo In flotta Passeggeri Note
Fokker F100 2 100/105
Airbus A319 2 156
Totale 4

Sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Gli incidenti veri e propri di Carpatair sono due, entrambi senza morti, avvenuti sulla pista dell'aeroporto e in solo un caso con feriti (cinque)[3]. Carpatair è certificata secondo i più alti standard Europei (è operatore EU-OPS 1) e detiene la certificazione IOSA (IATA Operational Safety Audit) sin dal 2005, ottenendo il rinnovo ogni due anni dopo rigorosi controlli dei suoi sistemi di manutenzione e addestramento. È stata la prima compagnia della Romania e una delle prime dell'Europa dell'est a ottenere questa certificazione.[4]

Incidenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 28 febbraio 2009, all'aeroporto di Timisoara un Saab 2000 in arrivo da Chișinău, in Moldavia, e operante il volo V3-128 è costretto ad atterrare senza il carrello di prua a causa di un'avaria nel sistema di estensione. Pochi i danni all'aeromobile e nessun ferito a bordo.[5]
  • 2 febbraio 2013, un ATR 72 di Carpatair noleggiato in wet lease ad Alitalia (e pellicolato con la relativa livrea), operante il volo numero AZ1670 da Pisa all'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Roma Fiumicino, finisce fuori pista in fase di atterraggio, la causa dell'incidente è stata identificata come " fattore umano ". Delle 46 persone a bordo cinque rimangono ferite, quattro passeggeri e un assistente di volo.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carpatair fleet, su flightradar24.com. URL consultato il 7 agosto 2023.
  2. ^ Carpatair fleet at Planespotters.net Archiviato il 21 agosto 2013 in Internet Archive..
  3. ^ ASN Aircraft accident British Aerospace BAe-146-200 YR-BEB Bucharest-Otopeni International Airport (OTP).
  4. ^ Copia archiviata, su carpatair.com. URL consultato il 29 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2013)..
  5. ^ Incident: Carpatair SB20 at Timisoara on Feb 28th 2009, landed without nose gear da The Aviation Herald.
  6. ^ Rapporto ufficiale dell'incidente emesso da ANSV e sua versione in lingua inglese. Aviation Accidents Database . Retrieved 27 February 2017.
  7. ^ La Stampa: Aereo fuori pista, terrore a Fiumicino.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]