Carlo Cecere

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Carlo Cecere (Grottole, 7 novembre 1706Napoli, 15 febbraio 1761) è stato un compositore e musicista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Quasi nulla si sa della sua vita. Figlio di Domenico Cecere e Antonia Cangiano, fu attivo in vita come compositore sia d'opere comiche, per le quali utilizzò soprattutto i libretti di Pietro Trinchera, che di musica strumentale. È attualmente principalmente noto per aver messo in musica La tavernola abentorosa di Trinchera e andata in scena nel febbraio del 1741 un lavoro che all'epoca offese sia l'autorità statali che della Chiesa: infatti l'opera, rappresentata all'abbazia di Monte Oliveto Maggiore, fu destinata a un pubblico privato composto quasi esclusivamente da ecclesiasti. Cecere inoltre, nella sua epoca, ebbe anche una certa fama di strumentalista. Fu definito un eccellente contrappuntista[1], nonché buon violinista. Probabilmente egli fu attivo anche come flautista[2]. I suoi lavori strumentali presentano le medesime caratteristiche della musica da camera italiana degli anni quaranta-sessanta del Settecento, caratterizzata dalla presenza di brevi idee melodiche alquanto prive di soggettività, con frequenti ripetizioni, e da un linguaggio armonico assai limitato.

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i lavori operistici di Cecere sono opere buffe.

Musica strumentale[modifica | modifica wikitesto]

  • 25 duetti per 2 flauti (o due violini)
  • 2 concerti per flauto e orchestra
  • Concerto per 2 flauti e basso
  • Concerto per faluto, violini e basso
  • Concerto per mandolino, violini e basso
  • Sonata per violoncello e basso
  • Divertimenti per 2 flauti e violoncello

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fu così definito da Napoli-Signorelli
  2. ^ Così come osservò Mondolfi sulla base degli spartiti di Cecere sopravvissuti

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Napoli-Signorelli: Vicende della coltura nelle due Sicilie, pp. 322-3 (Napoli, 1810–11)
  • M. Scherillo: L'opera buffa napoletana durante il Settecento: storia letteraria (Napoli, 1883)
  • B. Croce: I teatri di Napoli: secolo XV–XVIII (Napoli, 1891)
  • U. Prota-Giurleo: Nicola Logroscino, ‘il dio dell'opera buffa' (la vita e le opere) (Napoli, 1927)
  • F. De Filippis e M. Mangini: Il teatro ‘nuovo’ di Napoli (Napoli, 1967)
  • V. Viviani: Storia del teatro napoletano (Napoli, 1969)
  • Carlo Cecere in New Grove Dictionary of Music and Musicians
  • Anna Mondolfi Bossarelli, CECERE, Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 23, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 28 febbraio 2016. Modifica su Wikidata

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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