Capanna Punta Penia

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Capanna Punta Penia
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudinecirca 3 340 m s.l.m.
CatenaMarmolada
Coordinate46°26′03.48″N 11°51′03.35″E / 46.4343°N 11.850931°E46.4343; 11.850931
Dati generali
ProprietàAurelio Soraruf
GestioneCarlo Budel[1]
Capienza9 posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet

Capanna Punta Penia è un rifugio alpino situato nel comune di Canazei a 3340 m s.l.m. sulla vetta del gruppo della Marmolada, a cavallo fra Trentino-Alto Adige e Veneto, presso la cima della Punta Penia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Capanna Punta Penia fu costruita, in legno ricoperto di alluminio, da una guida alpina di Alba di Canazei verso la fine degli anni 1940 riutilizzando i resti di una vecchia postazione austro-ungarica della prima guerra mondiale.

Negli anni successivi, la capanna spartana fu ampliata più volte. Fino agli anni '80, la Capanna Punta Penia non offriva posti letto.

Il rifugio è stato anche danneggiato durante la tempesta Vaia di fine ottobre 2018, durante la quale sono state misurate raffiche di oltre 200 km/h nella stazione di misurazione di Punta Rocca a poche centinaia di metri di distanza.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

È il rifugio più alto delle Dolomiti e si trova pochi metri sotto Punta Penia, che si trova a nord-est del rifugio, la vetta più alta delle Dolomiti con i suoi 3343 metri. Il rifugio non è riscaldato ed è più simile a una capanna di bivacco e dispone di una piccola cucina, di una sala da pranzo e di posti letto. Il rifugio, assicurato con corde d'acciaio, si trova direttamente sopra l'abisso della parete sud della Marmolada, profonda circa 800 metri.

Una variante dell'Alta via n. 2 delle passa per il rifugio e la via ferrata della Marmolada, una delle vie ferrate più antiche d'Italia e al mondo, che da Forcella Marmolada conduce lungo la cresta ovest della Marmolada.

Il rifugio, aperto nei mesi estivi, è raggiungibile, con adeguata preparazione e attrezzatura alpinistica, da nord lungo il ghiacciaio, con la via ferrata da ovest, o scalando la parete sud.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Budel, il guardiano delle vette che vive in solitudine sulla Marmolada, su www.ilgazzettino.it, 30 giugno 2021. URL consultato il 2 giugno 2022.
  2. ^ Homepage | Rifugio Castiglioni Marmolada, su www.rifugiomarmolada.it. URL consultato il 2 giugno 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]