Cacciatori-raccoglitori orientali
In archeogenetica, il termine cacciatore-raccoglitore orientale (EHG, talvolta cacciatore-raccoglitore dell'Europa orientale) è il nome dato a una distinta componente ancestrale che rappresenta la discendenza dai cacciatori-raccoglitori del Mesolitico dell'Europa orientale[1]. Durante il Mesolitico, gli EHG abitavano un'area che si estendeva dal Mar Baltico agli Urali e verso il sud fino alle steppe pontico-caspiche.
Insieme ai cacciatori-raccoglitori scandinavi (SHG) e ai cacciatori-raccoglitori occidentali (WHG), gli EHG costituivano uno dei tre principali gruppi genetici nel periodo postglaciale dell'Europa dell'inizio dell'Olocene. Il confine tra WHG e EHG correva all'incirca dal basso Danubio, verso nord lungo le foreste occidentali del Dnepr, verso il Mar Baltico occidentale.
Secondo uno studio di Wang et al. (2018), gli EHG discendevano per circa il 9% dagli Ancient North Eurasian (ANE) e per il 91% da un gruppo più strettamente correlato ma distinto dai WHG. Durante il Neolitico e il primo Eneolitico, gli EHG nella steppa pontico-caspica formarono la cultura di Jamna, dopo una certa mescolanza con i cacciatori-raccoglitori caucasici (CHG). Il gruppo genetico formato da questa commistione è noto come Western Steppe Herder (WSH) o pastori delle steppe occidentali. Si suppone che le popolazioni strettamente imparentate con le persone della cultura Jamna abbiano intrapreso una massiccia migrazione che ha portato alla diffusione delle lingue indoeuropee in gran parte dell'Eurasia.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Haak, Wolfgang; Lazaridis, Iosif; Patterson, Nick; Rohland, Nadin; Mallick, Swapan; Llamas, Bastien; Brandt, Guido; Nordenfelt, Susanne; Harney, Eadaoin; Stewardson, Kristin; Fu, Qiaomei (2015-06-01). "Massive migration from the steppe was a source for Indo-European languages in Europe". Nature. 522 (7555): 207–211. doi:10.1038/nature14317. ISSN 1476-4687. PMC 5048219. PMID 25731166.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- David Anthony, Archaeology, Genetics, and Language in the Steppes: A Comment on Bomhard, in Journal of Indo-European Studies, Spring–Summer 2019. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- David W. Anthony, Ancient DNA, Mating Networks, and the Anatolian Split, in Serangeli e Thomas Olander (a cura di), Dispersals and Diversification: Linguistic and Archaeological Perspectives on the Early Stages of Indo-European, BRILL, 2019, pp. 21–54, ISBN 978-9004416192.
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