Bufala (grano)

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Dei grani Bufale conosciute anche con i sinonimi: Bufalara, Mammana, Cannamasca, Bufala, Chiattaredda, se ne conoscono cinque varietà:[1]
Bufala nera lunga (T. turgidum L. var. jodurum (Alef.) Koern.),[2]
Bufala nera corta (T. turgidum L. var. jodurum (Alef.) Koern.),[3]
Bufala bianca lunga (T. turgidum L. var. jodurum (Alef.) Koern.),[1],
Bufala rossa corta (T. turgidum L. var. speciosissimum Koern.)[4] e
Bufala rossa lunga (T. turgidum L. var. speciosissimum Koern.);[1]
Queste varietà sono un gruppo di grani antichi siciliani del fruppo dei grani tetraploide che si caratterizzano per essere grani di taglia alta spesso coltivate in miscuglio.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Varietà poco note ne parlano per primi Cultrera nel catalogo di prodotti agricoli siciliani, Prestianni, Emanuele De Cillis nel testo: I Grani D’Italia e Gregorio Bufalino.[6] Fino agli anni 70 erano coltivate nelle aree più interne e di montagna nella provincia di Catania nei comuni di Cesarò, Bronte e Randazzo e nel comune di Novara di Sicilia in provincia di Messina. Sono tre varietà che si differenziano per il colore e la lunghezza delle ariste.[5]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

È una varietà di frumento che fa parte del gruppo dei tetraploidi (possiede 28 cromosomi).[1][7]

Perrino dell'Istituto del Germoplasma - CNR, di Bari, nel 1983 descrive[1] così le Bufale:

  • Bufala nera lunga:
«la spiga è lunga (10 cm), oblunga, con un profilo un po' più largo della faccia, semicompatto.
L'arista ha una base lunga, nera e punta gialla, appressata, diritta, persistente e spinata.
Il glume è due volte più lungo che largo, nero, chiglia liscia e leggermente ricurva, becco diritto e lungo da 0,5 a 1 mm, spalla arrotondata, quadrata e grande.
La cariosside è lunga fino a 7,5 mm di lunghezza, rosso, semitraslucido, arrotondato, a cuore sezione trasversale sagomata, gibbosa, solco di media larghezza e profondità e bordi leggermente arrotondati, tessitura vitrea, pennello corto, di media densità e semiesteso, scutello arrotondato e lungo.»
  • Bufala nera corta:
«la spiga è lunga (8 cm), oblungo, profilo leggermente più largo della faccia e semicompatto.
L'arista ha una base base lunga, nera e punta bianca, pressata, dritta o semi-larga ondulata, persistente e spinato.
Il glume è due volte più lunga che larga, pubescente quasi nera, molto uniforme o misto con sfumature e striature bianche, chiglia pubescente e leggermente ricurvo, becco dritto e lungo da 1,5 a 2 mm, spalla elevata e di media larghezza.
La cariosside è lunga 6,5 mm di lunghezza, ambrato, semitraslucido, rotondo, a forma di cuore sezione trasversale sagomata, gibbosa, solco di media larghezza, profondo e bordi arrotondati, tessitura vitrea, pennello corto, di diametro medio denso ed esteso, scutello arrotondato e lungo.»
  • Bufala bianca lunga:
«la spiga è lunga (10 cm), oblungo, profilo leggermente più largo della faccia e semicompatto.
L'arista ha una base base lunga, nera e punta bianca, appressata, diritta, persistente e spinato due volte più lungo che largo, giallo con striature nere, chiglia liscia e leggermente ricurva.
Il glume è due volte più lungo che largo, nero, chiglia liscia e leggermente ricurva, becco leggermente ricurvo e lungo da 1 a 1,5 mm, spalla arrotondata e di media ì larghezza.
La cariosside è lunga 6,5 mm di lunghezza, marrone scuro, semitrasparente, arrotondato, a cuore sezione trasversale sagomata, gibbosa, solco di media larghezza, profondo e bordi alquanto arrotondati, tessitura vitrea o semivitrea, pennello corto, denso ed esteso, scutello arrotondato e lungo.»

Le Bufale sono in generale tutti grani rustici e tardivi che hanno una taglia alta e producono notevoli quantità di paglia, erano coltivate in aree marginali e poco adatte alla cereacoltura in suoli profondi e freschi.[6] La cariosside benché è un grano duro ricorda le caratteristiche del grano tenero, infatti si usano per farine adatte per dolci e pane.[5]

Hanno una produttività buona, circa 10-14 q.li x ha.[8]

Sono varietà particolarmente adatte ai sistemi agricoli a basso input tecnologico. Le farine ottenute da queste varietà sono farine con ridotta forza e stabilità dell’impasto, e sono strutturalmente instabili. La farine solo in purezza sono adatte alla panificazione.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Pietro Perrino, Sicilian wheat varieties, in Die Kulturpflanze, 1º gennaio 1983. URL consultato il 27 aprile 2024.
  2. ^ Scheda di accertamento dei caratteri distintivi - Frumento Duro rif CPVO TP/120/2 Bufala nera lunga (PDF), su granicoltura.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
  3. ^ Scheda di accertamento dei caratteri distintivi - Frumento Duro rif CPVO TP/120/2 Bufala Nera Corta (PDF), su granicoltura.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
  4. ^ Scheda di accertamento dei caratteri distintivi - Frumento Duro rif CPVO TP/120/2 Bufala rossa corta (PDF), su granicoltura.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
  5. ^ a b c Pasquale De Vita, timpanaro S e Codianni Pasquale, Bufala Rossa Corta - (PDF) Antiche varietà di cereali: le Bufale bianca, nera e rossa., su ResearchGate, 3 novembre 2011. URL consultato il 2 maggio 2024.
  6. ^ a b Grano duro Bufala Rossa Lunga – CBM Demetra, su CBM Demetra – Banca dati della Biodiversità Coltivata e Naturale della Valle dei Templi. URL consultato il 2 maggio 2024.
  7. ^ Chiara Gallo, di Duccio Caccioni e di Dario Del Bene, Frumento duro: un solo genoma, infinite possibilità, su AgroNotizie, 31 agosto 2022. URL consultato il 4 maggio 2024.
  8. ^ Grani antichi – Biovant, su Biovant, 10 gennaio 2019. URL consultato il 2 maggio 2024.
  9. ^ Alfio Spina, Paolo Guarnaccia, Michele Canale, Rosalia Sanfilippo, Michele Bizzini, Sebastiano Blangiforti, Silvia Zingale, Angela Roberta Lo Piero, Maria Allegra, Angelo Sicilia, Carmelo Nicotra e Umberto Anastasi, Sicilian Rivet Wheat Landraces: Grain Characteristics and Technological Quality of Flour and Bread, in Plants (Basel, Switzerland), vol. 12, n. 14, 14 luglio 2023, p. 2641, DOI:10.3390/plants12142641, ISSN 2223-7747 (WC · ACNP), PMC 10385672, PMID 37514255.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]