Bernardo II di Laon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Bernardo II (845 circa – prima 893) fu conte di Laon e membro della dinastia Herbertiani, un ramo della dinastia carolingia. Era un discendente di Pipino d'Italia e Carlo Magno[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il primo figlio di Pipino I di Vermandois, primo conte di Vermandois, signore di Senlis, Péronne e San Quintino. Nell'877/878 fu nominato conte di Laon da Carlo il Calvo[2]. Alcune volte andò a Parma in Italia.

La moglie di Bernardo II è sconosciuta.

Secondo il Settipani fu uno degli esecutori testamentari dell'imperatore, Carlo il Calvo[3], come è confermato nel Le capitulaire de Kiersy-sur-Oise (Paris)[4]. Non sembra aver avuto discendenti; tuttavia alcuni autori, tra cui lo storico e genealogista secentesco Francesco Zazzera, riportano che si trasferì in Italia, in Abruzzo, nella Marsica, dando origine alla famiglia dei Berardi, noti come Conti dei Marsi; in particolare lo Zazzera nella sua opera Della nobiltà dell'Italia ne ricostruisce l'albero genealogico[5]; invece, più recentemente[quando?], lo storico italiano Giuseppe Pochettino, nel suo articolo I Pipinidi in Italia (sec. VIII-XII)[6], sostenne che Bernardo si trasferì in Italia, dando origine alla famiglia dei Bernardingi[4], attiva a Parma, a Cremona e a Pavia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) McKitterick, Rosamond (1999), The Frankish Kingdoms under the Carolingians, Pearson Education Limited.
  2. ^ (FR) Christian Settipani, La Préhistoire des Capétiens (Nouvelle histoire généalogique de l'auguste maison de France, vol. 1), Villeneuve d'Ascq, éd. Patrick van Kerrebrouck, 1993, p. 545.
  3. ^ Settipani (1993), p. 215, nota 177
  4. ^ a b (EN) CAROLINGIAN COUNTS near PARIS.
  5. ^ Francesco Zazzera, Della casa de' Conti de' Marsi, in Della nobiltà dell'Italia, Napoli, 1615, da p. 104 a p. 116.
  6. ^ Giuseppe Pochettino, I Pipinidi in Italia (sec XIII-XII), in Archivio Storico Lombardo, Anno LIV, Fasc. I, Milano, 1927, pp. 1-43. La tesi di Pochettino ha basi essenzialmente patrimoniali. Poiché la ex regina Cunegonda, madre di Pipino, aveva stabilito che molti beni tra cui il monastero di Sant'Alessandro di Parma da lei fondato passassero al figlio Pipino e da questi ai suoi discendenti in linea maschile, e poiché si trova da un diploma del 948 che questi beni furono confermati da Berengario I a Ugo e da Lotario II al figlio di questi Mainfredo, capostipite dei Bernardingi, ne deduce che Ugo fosse nipote di Pipino tramite il figlio Bernardo, di cui non ci sarebbero più notizie in Francia appunto perché venuto in Italia, dove poté godere dell'eredità della nonna.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) McKitterick, Rosamond (1999), The Frankish Kingdoms under the Carolingians, Pearson Education Limited.
  • Pocchetino, G. (1922), I Pipinidi in Italia (sec. VIII-XII), Archivio storico Lombardo, 54 (1927), str. 1-43.
  • (FR) Violante, C. (1974), Quelques caractéristiques des structures familiales en Lombardie, Emilie et Toscane aux XI et XII siècles, Famille et parenté dans l'Occident medieval, str. 87-147.
  • (FR) Christian Settipani, La Préhistoire des Capétiens (Nouvelle histoire généalogique de l'auguste maison de France, vol. 1), Villeneuve d'Ascq, éd. Patrick van Kerrebrouck, 1993, p.545.(ISBN 978-2-95015-093-6)
  • (FR) Patrick Van Kerrebrouck, Nouvelle histoire généalogique de l'Auguste Maison de France, Bd. 1: La Préhistoire des Capétiens (von Christian Settipani), 1993.
  • (FR) Christian Settipani, La Préhistoire des Capétiens, 1993.
Predecessore Conte di Laon Successore
Cariberto di Laon 877 - 878 Adalelmo di Laon