Bandiere dell'Impero austro-ungarico

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Kaisers Dank di Ludwig Koch (1915). Si notano varie bandiere usate in Austria-Ungheria

L'Impero austro-ungarico non riuscì a dotarsi di una bandiera nazionale unica in senso moderno.

A tal proposito è bene tener presente come la monarchia duale avesse come componenti due entità statali separate dalla Leita, Cisleitania e Transleitania, mentre la Bosnia-Erzegovina era amministrata congiuntamente.

Mentre la Cisleitania era rappresentata dalla bandiera giallo-nera, la Transleitania non aveva bandiera ufficiale.[1] In base agli articoli 62 e 63 dell'Accordo croato-ungherese, in tutti gli affari comuni si dovevano usare congiuntamente i simboli di Croazia e Ungheria. Così, ogni volta che a Budapest si riuniva il Parlamento congiunto dei due paesi, il palazzo doveva inalberare entrambi i vessilli.[1][2][3] Il Palazzo di Schönbrunn issava invece la bandiera giallo-nera per la Cisleitania ed entrambi gli stendardi croato e ungherese per la Transleitania.[3] Il Regno d'Ungheria aveva in uso un tricolore rosso-bianco-verde, caricato dello stemma, che rappresentava anche l'insieme delle Terre della Corona.

Una "doppia" bandiera civile, simbolo di "identità unitaria", fu in voga anche come bandiera consolare, secondo quanto disposto il 18 febbraio e a decorrere dal 1º agosto 1869. Le legazioni consolari issavano la bandiera d'Austria accanto a quella d'Ungheria, mentre le ambasciate issavano entrambe insieme allo stendardo imperiale. Nelle cerimonie di Stato si usavano il bicolore giallo-nero austriaco e il tricolore rosso-bianco-verde ungherese.

Il Bicolore asburgico era già in uso come bandiera nazionale de facto. Nel 1869 fu introdotta una bandiera comune per le navi civili che univa l'insegna austriaca a quella ungherese coi rispettivi stemmi e riscosse una certa popolarità all'estero (all'epoca le insegne mercantili avevano valore identitario paragonabile a quello nazionale, come già era accaduto per il tricolore russo), a tal punto da essere riportato come bandiera nazionale unica. Tale accostamento improprio è riemerso di recente con il decollo dell'industria videoludica e di internet, in particolare dell'infotainment, che vede tale insegna utilizzata a rappresentazione unitaria e monolotica della monarchia duale.

Bandiere delle entità statali[modifica | modifica wikitesto]

Stendardi dinastici[modifica | modifica wikitesto]

Bandiere civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiere militari[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1918 la flotta da guerra imperiale e regia batté la bandiera austriaca in uso dal 1786; i reggimenti dell'esercito imperiale e regio, invece, portavano per lunga tradizione gli stendardi con l'aquila bicipite anteriori al 1867. A causa del primo conflitto mondiale, i nuovi stendardi introdotti nel 1915 non ebbero uso effettivo.

Bandiere locali[modifica | modifica wikitesto]

In Austria-Ungheria si usavano anche molte bandiere locali.

Cisleitania
Posizione Nome della regione Bandiera
Arciducato d'Austria
(Bassa Austria)
Arciducato d'Austria
(Alta Austria)
Regno di Boemia
Regno di Dalmazia
Regno di Galizia e Lodomeria
(1849-1890)

(1890-1918)
Contea del Tirolo
Ducato di Bucovina
Ducato di Alta e Bassa Slesia
Ducato di Carinzia
Ducato di Carniola
Ducato di Salisburgo
Ducato di Stiria
Margraviato di Moravia
Litorale austriaco, tra cui:

Libera Città Imperiale di Trieste
Contea Principesca di Gorizia e Gradisca
Marcia dell'Istria

(Litorale austriaco)

(Libera Città Imperiale di Trieste)


(Contea Principesca di Gorizia e Gradisca)

(Marcia dell'Istria)

Vorarlberg
Transleitania
Posizione Nome della regione Bandiera
Regno d'Ungheria
Principato di Transilvania
Voivodato di Serbia e Banato di Temeschwar
Regno di Croazia-Slavonia
Regno di Croazia
Regno di Slavonia
Città di Fiume e suo Distretto
Condominio
Posizione Nome della regione Bandiera
Condominio della Bosnia ed Erzegovina

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b h-net.org, https://www.h-net.org/~habsweb/sourcetexts/nagodba2.htm.
  2. ^ (DE) Stenographische protokolle über die sitzungen, 1903, p. 20714.:

    «Der § 63 spricht auch von einer kroatisch-slavonisch-dalmatinischen vereinigten Fahne auf Reichstagsgebäude. Diese Fahne war bis anno domini 1902 allen Dimensionen nach gleich ungarische Fahne.»

  3. ^ a b Josip Pliverić, Spomenica o državnopravnih pitanjih hrvatsko-ugarskih, 1907, p. 50.
  4. ^ a b c The Flags & Arms of the Modern Era
  5. ^ La versione ufficiale utilizzava la Corona di Santo Stefano.
  6. ^ a b c Imperial Standard of Austria, Flags of the World., su fotw.info.
  7. ^ Album of standards, flags and pennants of the Russian Empire and foreign states, 1890, p. 39.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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