Axel Kammerer

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Axel Kammerer
Nazionalità Bandiera della Germania Germania
Altezza 181 cm
Peso 88 kg
Hockey su ghiaccio
Ruolo Allenatore (ex ala sinistra)
Tiro Sinistro
Squadra EV Landshut
Termine carriera 2000 - giocatore
Carriera
Periodo Squadra PG G A Pt
Squadre di club0
1981-1983 EC Bad Tölz 90 50 43 93
1983-1987 SB Rosenheim 168 64 69 133
1987-1993 BSC Preussen 259 78 102 180
1993-1995 Kaufbeuren 85 26 27 53
1995-1997 Ratinger Löwen 103 15 19 34
1997-2000 EC Bad Tölz 149 51 79 130
Nazionale
1981 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest U-18 5 2 0 2
1985-1990 Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 47 4 3 7
1991-1992 Bandiera della Germania Germania 18 1 0 1
Allenatore
2000-2002 Kassel Huskies Asst. Coach
2002-2003 Kölner Haie Asst. Coach
2005-2009 EC Bad Tölz Head Coach
2009-2011 SERC Wild Wings Head Coach
2011-2012 Bandiera della Germania Germania U-20 Asst. Coach
2012-2013 SC Riessersee Head Coach
2014-2015 Vipiteno Broncos Head Coach
2015-2017 EC Bad Tölz Head Coach
2017-2020 EV Landshut Head Coach
2020 Val Pusteria Head coach
2021 EV Landshut Head Coach
Dirigente
2021- EV Landshut DS
0 Dati relativi al campionato e ai playoff.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 gennaio 2023

Axel Kammerer (Bad Tölz, 21 luglio 1964) è un allenatore di hockey su ghiaccio, dirigente sportivo ed ex hockeista su ghiaccio tedesco.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Da giocatore Kammerer ha avuto una lunga carriera[1], interamente svoltasi in Germania. Ha iniziato con la squadra della sua città, l'EC Bad Tölz, in seconda serie, per poi passare nella Eishockey-Bundesliga, dapprima coi Sportbund DJK Rosenheim (1983-1987), poi con i Berliner SC Preussen (1987-1993), infine con l'ESV Kaufbeuren (1993-1994).[2]

Nella stagione successiva, la Bundesliga venne sostituita dalla Deutsche Eishockey-Liga, che egli disputò con le maglie dei Kaufbeuren (1994-1995) e dell'EC Ratingen (1995-1997).[2]

Chiuse la carriera tornando all'EC Bad Tölz, in 2. Eishockey-Bundesliga (1997-2000).[2]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Kammerer ha vestito la maglia della nazionale tedesca occidentale under 18, con cui ha disputato il campionato europeo di hockey su ghiaccio Under 18 1981.[2]

Con la nazionale maggiore della Germania Ovest ha disputato cinque edizioni dei mondiali. Con la Germania unificata ha invece disputato un mondiale e un'Olimpiade.[2]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato come secondo di Hans Zach, dapprima ai Kassel Huskies (2000-2002) poi ai Kölner Haie (2002-2003).[1]

Nel 2003-2004 tornò agli Huskies, questa volta come primo allenatore[2], ma fu sollevato dall'incarico a stagione in corso, nel mese di gennaio[1]. Rimase fermo per più di una stagione: solo nel 2005 fu chiamato sulla panchina dell'EC Bad Tölz[2], dove rimase per quattro stagioni. Nella prima la squadra retrocesse dalla 2. Eishockey-Bundesliga in Eishockey-Oberliga; nella seconda mancò di poco la promozione, chiudendo al terzo posto; nella terza vinse l'Oberliga tornando in seconda serie; nella quarta chiuse la stagione regolare della 2. Eishockey-Bundesliga al secondo posto, guadagnando i play-off, ma la squadra fallì.[1]

Dal 2009 all'ottobre del 2011 guidò gli Schwenninger Wild Wings, sempre in seconda serie. Pur avendo conquistato due finali nelle prime due stagioni, venne esonerato dopo sole cinque giornate della stagione 2011-2012.[1]

Fu assistente allenatore della Germania Under-20 in occasione dei mondiali di categoria.[2]

Per la stagione successiva fu ingaggiato dal SC Riessersee, ma fu sollevato dall'incarico nel febbraio del 2013. Rimase inattivo una stagione prima di essere nominato, l'11 febbraio 2014 allenatore dei Vipiteno Broncos nella Elite.A italiana, per quella che è la sua prima volta al di fuori dai confini tedeschi[1], dove sostituì l'allenatore delle giovanili Michael Pohl, che a sua volta aveva assunto ad interim la guida della prima squadra dopo che Zdenek Travicek era stato licenziato il precedente 24 gennaio.[3] I buoni risultati raggiunti (la squadra si qualificò per i play-off), gli valsero la conferma anche per la stagione successiva.[4]

Nell'estate del 2015 fece ritorno in Germania, dove ha allenato dapprima nuovamente il Bad Tölz (per due stagioni, entrambe in terza serie), poi il Landshut. Al termine della sua seconda stagione in Bassa Baviera ottenne la promozione in DEL2; rimase alla guida della squadra fino al gennaio del 2020, quando fu sostituito da Leif Carlsson.

Rimase, tuttavia, poco tempo senza squadra: già il 20 gennaio sottoscrisse un accordo con il Val Pusteria[5]. Dopo la sospensione dei campionati a causa della pandemia di COVID-19, la squadra altoatesina non gli rinnovò il contratto preferendogli Luciano Basile[6] e Kammerer rimase senza squadra fino al gennaio 2021, quando ha fatto ritorno al Landshut, questa volta come direttore sportivo[7]. È tornato a ricoprire ad interim il ruolo di head coach per un breve periodo tra novembre e dicembre del 2021, dopo l'allontanamento di Leif Carlsson e fino alla nomina di Heiko Vogler.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Broncos Vipiteno: Axel Kammerer nuovo coach, Taylor torna a casa, su sportnews.bz, 12-02-2014. URL consultato il 12-02-2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  2. ^ a b c d e f g h (ENSV) Axel Kammerer, su eliteprospects.com. URL consultato il 12-02-2014.
  3. ^ I Broncos si separano da Zdenek Travicek, su hockeytime.net, 24-01-2013. URL consultato il 12-02-2014.
  4. ^ Axel Kammerer rimane timoniere dei Broncos, su hockeytime.net, 19-04-2014. URL consultato il 22-04-2014.
  5. ^ Alex Kammerer è il nuovo allenatore dell'HCP, su hcpustertal.com, 20 gennaio 2020. URL consultato il 20 maggio 2021.
  6. ^ Il Val Pusteria cambia guida, su hockeytime.net, 19 maggio 2020. URL consultato il 20 maggio 2021.
  7. ^ (DE) Axel Kammerer wird Sportlicher Leiter beim EV Landshut, su idowa.de, 12 gennaio 2021. URL consultato il 20 maggio 2021.
  8. ^ (EN) Tölzer mini-squad against prominently occupied Landshut, su newsrnd.com. URL consultato il 6 aprile 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]