Ascophyllum nodosum

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Ascophyllum nodosum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Chromista
Sottoregno Chromalveolata
Divisione Heterokonta
Classe Phaeophyceae
Ordine Fucales
Famiglia Fucaceae
Genere Ascophyllum
Specie A. nodosum
Nomenclatura binomiale
Ascophyllum nodosum
(L.) Le Jolis

L'Ascophyllum nodosum è un'alga bruna della famiglia delle Fucaceae, unica specie del genere Ascophyllum. È un'alga che prolifera sulle coste dell'oceano Atlantico conosciuta anche come “Alga Norvegese” per la sua enorme diffusione in quest'area. È inoltre presente sulle coste dell'Europa nord occidentale, nell'Est della Groenlandia e sulle coste orientali del Nord America. L'Ascophyllum nodosum è un'alga molto famosa nella comunità scientifica: si tratta di una delle alghe meglio conosciute poiché è stata oggetto di notevoli attività di ricerca sulle sue possibili applicazioni.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'Ascophyllum nodosum ha lunghe fronde con vesciche vuote distribuite ad intervalli regolari. Le fronde possono raggiungere i 2 metri di lunghezza e sono collegate da un peduncolo alle rocce e ai massi della costa. Le fronde sono di color verde-oliva/marrone e di forma un po' schiacciata ma senza nervatura centrale[1]. Ha la storia genetica di una pianta diploide e gamete. I gameti sono prodotti in concettacoli incorporati in ricettacoli giallastri presenti sui rami corti[2][3]

Varietà e forme[modifica | modifica wikitesto]

Sono state individuate numerose varietà e forme di Ascophyllum nodosum. L'Ascophyllum nodosum var.minor è stato descritto da Larne Lough e osservato in Irlanda del Nord[4]. .

Ecologia[modifica | modifica wikitesto]

L'Ascophyllum nodosum cresce più frequentemente nelle zone litorali più protette dove può diventare la specie dominante nell'intera zona litorale[5][6]. La specie può trovarsi in una ampia serie di habitat costieri: da estuari riparati a coste moderatamente esposte; spesso domina la zona intertidale (sebbene altre popolazioni di alghe siano note per la proliferazione nella zona subtidale in acque trasparenti). L'Ascophyllum nodosum cresce molto lentamente, (0.5% al giorno) ma vive a lungo (fino a 10-15 anni); impiega circa 5 anni dalla nascita prima di diventare fertile. In ragione della diversità delle sue parti l'età dell'Ascophyllum nodosum può essere determinata solo osservando i germogli. La distribuzione dell'Ascophyllum nodosum è tanto intesa da poter trovare fino a circa 40 kg di alga fresca per metro quadrato. Quest'alga può crescere in sovrapposizione al Fucus vescicolosus e al Fucus serratus. La sua proliferazione è limitata dai livelli di salinità, dall'esposizione alle forti onde oceaniche, dalla temperatura, dalla disidratazione e dalle condizioni che possono generare stress. Queste ed altre caratteristiche delle alghe sono riassunte nei contributi[7][8][9].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La presenza dell'Ascophyllum nodosum è registrata in Europa (Isole Faroe[10], Norvegia[11], Irlanda, Gran Bretagna e Isola di Man[12], Paesi Bassi[13]) in Nord America: Baia di Fundy, Nuova Scozia, Isola di Baffin, stretto di Hudson, Labrador e Terranova[14]. La sua presenza è stata registrata accidentalmente a San Francisco, in California dove è stata sradicata come specie invasiva[15].

Usi[modifica | modifica wikitesto]

L'Ascophyllum nodosum è raccolto per l'uso negli alginati, nei fertilizzanti, per la produzione di farine per l'alimentazione animale nonché per la produzione di particolari ingredienti per il consumo umano. L'estratto di Ascophyllum è da tempo usato come fertilizzante organico in molte varietà di coltivazioni per la combinazione sia di macroelementi (N, P, K, Ca, Mg, S) sia di microelementi (Mn, Cu, Fe, Zn, etc).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ S. Hiscock (1979). "A field key to the British brown seaweeds (Heterokontophyta)". Field Studies 5: 1–44.
  2. ^ test 2 [link nome link]
  3. ^ H. Stegenga, J. J. Bolton & R. J. Anderson (1997). Seaweeds of the South African West Coast. Bolus Herbarium Humber 18, University of Cape Town. ISBN 0-7992-1793-X.
  4. ^ M. J. Lynn (1949). "A rare alga from Larne Lough". Irish Naturalists' Journal 9: 301–304.
  5. ^ O. Morton (1994). Marine Algae of Northern Ireland. Ulster Museum, Belfast. ISBN 0-900761-28-8.
  6. ^ J. R. Lewis (1964). The Ecology of Rocky Shores. English Universities Press, London
  7. ^ Schonbeck,MW and TA. Norton. 1980. Factors controlling the ower limits of fucoid algae on the shore. J.exp.mar.biol. ecol. 43:131-150
  8. ^ Seip,K.L.1980. A mathematical model of competition and colonization in a community of marine benthic algae. Ecological modelling 10:77-104
  9. ^ Seip, K.L. Mathematical models of rocky shore ecosystems. In Jørgensen, SE and Mitch, WJ (Eds) Application of ecological modelling in environmental management, Part B, Chap 13, pp 341-433
  10. ^ F. Børgesen Botany of the Færöes Part II, pp. 339-532. Det nordiske Forlag Ernst Bojesen, Copenaghen.
  11. ^ F. E. Round (1981). The Ecology of Algae.Cambridge University Press Cambridge. ISBN 0-521-22583-3.
  12. ^ F. G. Hardy & M. D. Guiry (2006). A Check-list and Atlas of the Seaweeds of Britain and Ireland. British Phycological Society, London. ISBN 3-906166-35-X.
  13. ^ H. Stegenga, I. Mol, W. F. Prud'homme van Reine & G. M. Lokhorst (1997). "Checklist of the marine algae of the Netherlands". Gorteria supplement 4: 3–57
  14. ^ M. D. Guiry & Wendy Guiry (2006-11-23).Ascophyllum nodosum (Linnaeus) Le Jolis. AlgaeBase
  15. ^ A. W. Miller, A. L. Chang, N. Cosentino-Manning & G. M. Ruiz (2004). "A new record and eradication of the north Atlantic alga Ascophyllum nodosum (Phaeophyceae) from San Francisco Bay, California, USA" Journal of Phycology, 40: 1028–1031. doi:10.1111/j.1529-8817.2004.04081.x.

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