Argentojarosite

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Argentojarosite
Classificazione Strunz (ed. 10)7.BC.10[1]
Formula chimicaAgFe3(SO4)2(OH)6[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale
Parametri di cellaa=7,3398(7), c=16,538(3), V=771,4(2), Z=3[2]
Gruppo puntuale3m
Gruppo spazialeR 3m[2]
Proprietà fisiche
Densità3,62(11) (misurata), 3,660 (calcolata)[3] g/cm³
Durezza (Mohs)3½-4½[1]
Sfaldaturadistinta secondo {0001}[1]
Coloregiallo[4]
Lucentezzavitrea[1]
Strisciogiallo[1]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

L'argentojarosite è un minerale appartenente al gruppo dell'alunite scoperto il 19 agosto 1922 nella miniera di Tintic Standard a Dividend nello Utah, Stati Uniti d'America. Il nome del minerale è stato attribuito in relazione alla sua similitudine con la plumbojarosite.[4]

Questo minerale, pur essendo usato per l'estrazione dell'argento, è relativamente raro.[2]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

L'argentojarosite è stata scoperta sotto forma di strati spessi fino a qualche millimetro e di piccole sfere.[4]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

L'argentojarosite è stata trovata associata ad anglesite, barite e quarzo. Probabilmente si è originata dalla cristallizzazione del solfuro d'argento dissoltosi nel solfato ferrico.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Argentojarosite mineral information and data - mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 1º luglio 2013.
  2. ^ a b c d (EN) Lee A., Jambor John L., Pemberton Bonnie C. Groat, The crystal structure of argentojarosite, AgFe3(SO4)2(OH)6 (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 41, 2003, pp. 921-928. URL consultato il 1º luglio 2013.
  3. ^ (EN) Alexander May, Sjoberg J. J., Baglin E. G., Synthetic argentojarosite: Physical properties and thermal behavior (PDF), in American Mineralogist, vol. 58, 1973, pp. 936-941. URL consultato il 1º luglio 2013.
  4. ^ a b c d (EN) C. A. Schempp, Argento-jarosite; a new silver mineral (PDF), in American Journal of Science, vol. 6, 1923, pp. 73-75. URL consultato il 1º luglio 2013.

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