Appalti telematici

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Gli appalti telematici sono la modalità con cui la pubblica amministrazione aggiudica appalti pubblici impiegando piattaforme informatiche/telematiche di negoziazione, ed in questo caso si parla anche di (public) e-procurement.

Disciplina normativa[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Gli appalti telematici sono utilizzati particolarmente in ambito pubblico (public E-procurement) e sono disciplinati dal D.Lgs 36/2023 (Codice dei contratti pubblici).

La Centrale Acquisti Nazionale Consip SpA[1] è il maggior operatore pubblico italiano del settore degli appalti telematici.

Per quanto concerne invece il settore privato (private e-procurement o e-sourcing) gli appalti telematici rispondono alla disciplina civilistica e del commercio elettronico.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Ciò che caratterizza gli appalti telematici rispetto ad una gara tradizionale è l'utilizzo di una piattaforma on-line di e-procurement e di strumenti di comunicazione digitali, come la firma digitale e la Posta Elettronica Certificata (PEC), che di fatto rendono gli appalti telematici più efficienti e veloci rispetto a quelli tradizionali, ancora basati sull'invio cartaceo della documentazione e delle offerte.

Nel caso in cui gli appalti telematici siano utilizzati nel campo B2B (private e-procurement) si parla anche di e-sourcing.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mangiaracina, F. Gli appalti telematici. Profili teorici ed operativi dell'e-procurement, Dike Giuridica Editrice, 2008
  • AA.VV., Le procedure telematiche negli appalti pubblici, Il Sole 24 Ore Pirola, 2004

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Osservatorio Politecnico di Milano [1]
  • CONSIP - Centrale di acquisti pubblica nazionale [2]
  • EmPULIA - Centrale di acquisto pubblica territoriale della Regione Puglia [3]
  • Proxenter dell'Università Tor Vergata