Nato in Catalogna, all'età di dieci anni si trasferì con la famiglia a Tenerife dove iniziò la propria formazione calcistica[1]. Conclusa la carriera di calciatore, si trasferì in Svezia dove si sposò ed ebbe quattro figli[1]; sopravvissuto a un ictus nel 1975 (che gli comprometterà definitivamente la carriera di allenatore)[1], ne subirà un secondo nel 2007 i cui postumi lo porteranno alla morte, sopraggiunta l'11 gennaio 2009[1].
Formatosi come centrocampista nel RCD Córdoba, nel 1948 fu ingaggiato dall'Atlético Madrid dove ricoprì un ruolo da comprimario (totalizzò tredici presenze in tre stagioni)[2] vincendo due titoli nazionali consecutivi nelle stagioni 1949-50 e 1950-51. Passato al Real Oviedo dopo una stagione di inattività, concluse la carriera di calciatore al termine della stagione 1953-54.
Trasferitosi in Svezia, iniziò ad allenare alcuni club delle serie inferiori[1] per poi ottenere, nel 1957, il primo incarico in Allsvenskan sulla panchina delSandvikens. Dopo aver allenato, tra il 1960 e il 1963, l'Åtvidaberg, nel 1964 assunse la guida tecnica del Malmö. Supportato dalla presenza di alcuni giovani talenti, Durán costruirà una squadra capace di ottenere quattro titoli e due secondi posti in sei anni[1] e di partecipare alle competizioni continentali. Abbandonata la guida del Malmö nel 1971, nei primi anni settanta Durán otterrà degli incarichi nel Djurgården e di nuovo nell'Åtvidaberg per poi concludere la carriera di allenatore nel 1975 a causa di un ictus[1].