Antico Pastificio Benedetto Cavalieri

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Antico Pastificio Benedetto Cavalieri
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StatoBandiera dell'Italia Italia
FondazioneCasa Fondata nel 1872, Pastificio nel 1918 a Maglie
Fondata daBenedetto Cavalieri
Sede principaleMaglie
SettoreAlimentare
ProdottiPasta
Slogan«Sua maestà la pasta… non può attendere»

L'Antico Pastificio Benedetto Cavalieri è un'azienda fondata nel 1872 e diventata pastificio nel 1918 a Maglie. L'azienda produce vari formati di pasta secca di diverse varietà di grano duro, lavorata ed essiccata con il metodo delicato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'attività imprenditoriale della famiglia Cavalieri risale al 1872, con la coltivazione di campi di frumento a grano duro e successivamente attuata con la commercializzazione di molini per la molitura a freddo del grano.

Nel 1918 Benedetto Cavalieri, nato a Fasano (BR) nel 1879, si trasferisce a Maglie dove inaugura il "Molino e Pastificio Benedetto Cavalieri", per la produzione di pasta a qualità artigianale di grano duro.[1]

Attualmente il pastificio è gestito dall'omonimo nipote del fondatore, coadiuvato da suo figlio, che mantiene a tutt'oggi i vecchi metodi di lavorazione della pasta dal 1918.[2][3]

Lavorazione della pasta[modifica | modifica wikitesto]

Diversi formati di pasta Cavalieri.

Il metodo di lavorazione delle miscele di semole di grandi duri selezionati, strettamente artigianale, viene chiamato "delicato", vista la lunga e prolungata lavorazione ed impastatura, seguita da una lenta pressatura e trafilatura, e per la successiva l'essiccazione a bassa temperatura.[4][5]

La trafilatura della pasta avveniva mediante trafile in bronzo che ancora ai giorni nostri vengono utilizzate dal pastificio salentino.[6]

Prodotti particolari[modifica | modifica wikitesto]

Lo "spaghettone" (formato classico di tradizione con diametro 2,5 mm, lunghezza di almeno 110 cm e tempo di cottura di 16 minuti[7][8]) e le "Ruote pazze" (rotelle), sono caratterizzate da una particolare essiccazione, con una temperatura dell'aria della camera di essiccazione che arriva fino ad un massimo di 54 °C e una durata di 44 ore, rispetto alle 3 ore delle paste industriali.[8]

Biodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Il pastificio ha ottenuto negli ultimi anni l'utilizzo del marchio Demeter per la produzione di pasta con grano da coltivazioni biologiche e biodinamiche.[9]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Vendita e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

I prodotti del pastificio Benedetto Cavalieri non sono presenti nel mercato della grande distribuzione, ma si possono acquistare direttamente nella sede di produzione a Maglie, in piccole botteghe di specialità artigianali [13] o su Internet.

La pasta Benedetto Cavalieri viene anche esportata in Australia e negli Stati Uniti.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia dell'Antico Pastificio Benedetto Cavalieri Archiviato il 10 settembre 2007 in Internet Archive.
  2. ^ Intervista su Informacibo 1918-2008: novant'anni di successi, su informacibo.it. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2010).
  3. ^ Sito Corriere della Sera.it - Viaggio nel Salento Archiviato il 4 maggio 2009 in Internet Archive.
  4. ^ Lavorazione della Pasta, su enotecaboero.it (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2007).
  5. ^ Italia a tavola -Profumi e sapori del Salento
  6. ^ Trafilatura pasta Benedetto Cavalieri, su menstyle.it. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
  7. ^ Recensioni prodotti italiani – La Pasta secca di Benedetto Cavalieri
  8. ^ a b Il giornale del cibo La Pasta Di Benedetto Cavalieri
  9. ^ Coltivazioni biodinamiche, su informacibo.it. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2010).
  10. ^ Oscar al Fancy Food Show, su laterradipuglia.it.
  11. ^ a b Benedetto Cavalieri Artisanal Pasta, su demedici.com. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2010).
  12. ^ Stage tematici sulla pasta, su informacibo.it. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2010).
  13. ^ Sito Italia a tavola - Profumi e sapori del Salento

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