Angelo Camillo Maine

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Angelo Camillo Maine (Genova, 24 dicembre 1892[1]Genova, 14 gennaio 1969[1]) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Genova da Giacomo e Maria Chiarella[1]. Studiò presso l'Accademia ligustica di belle arti e proseguì da autodidatta. Di Maine è nota principalmente l'attività degli anni trenta e degli anni quaranta del XX secolo. Nei primi anni venti realizzò opere in stile decò, principalmente sculture e oggetti in metallo, coppe d'argento ed elementi d'arredo. Collaborò a lungo con lo scultore genovese Pietro Albino, il quale aveva aperto una fonderia a Quinto al Mare, dove lavorò per diversi anni[2].

Nel 1927 espose alla III Biennale di Monza e nel 1930 alla Biennale di Venezia. Dal 1932 al 1941 realizzò opere legate al tema della biologia marina, alla quale si appassionò anche grazie all'amicizia con lo zoologo Raffaele Issel[3]. Nel 1933 espose alla III Mostra d'arte del Sindacato regionale fascista di belle arti della Liguria e alla I Intersindacale di Firenze. Nel 1936 tornò alla Biennale di Venezia, dove espose l'opera in bronzo Stigmatotheuthis[1], successivamente collocata alla Galleria d'arte moderna di Genova[4].

Nel 1937 ricevette una medaglia d'argento all'Esposizione internazionale di Parigi[5] e partecipò con l'opera Pesce abissale alla Sindacale Genovese. Nel 1941 partecipò alla III Sindacale di Milano con l'opera Madriade, poi acquistata dalla Galleria d'arte moderna di Genova[6]. Negli anni successivi partecipò nuovamente alla Biennale di Venezia: nel 1942 con Gorilla, nel 1948 con Testa di Cristo e nel 1954 con i bronzi Ritratto, Uomo antico e Guerriera[1] e fu presente alle Quadriennali di Roma del 1943, 1948 (rassegna nazionale delle arti figurative), 1955, 1959 e 1965[7].

Dal 1949 in poi espose a Buenos Aires, Córdoba, Montevideo e nel 1962 in Iugoslavia, a Zagabria e a Belgrado[1].

Le ultime esposizioni di Maine furono a Carrara nel 1965 e alla Galleria Carlevaro di Genova[8], dove presentò una collezione di acqueforti. Negli anni successivi venne nominato membro dell'Accademia ligustica di belle arti di Genova e dell'Accademia delle arti del disegno di Firenze[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g MAINE, Angelo Camillo, su treccani.it. URL consultato il 13 maggio 2024.
  2. ^ Albino Pietro, su pittoriliguri.info. URL consultato il 13 maggio 2024.
  3. ^ Sborgi, p. 489.
  4. ^ Stigmatotheuthis, su catalogo.museidigenova.it. URL consultato il 13 maggio 2024.
  5. ^ Mostra padiglione italiano: Esposizione Internazionale, Parigi, 1937, su opac.lagallerianazionale.com. URL consultato il 14 maggio 2024.
  6. ^ MAINE Angelo Camillo, su pittoriliguri.info. URL consultato il 13 maggio 2024.
  7. ^ Maine, Angelo Camillo - Quadriennali, su arbiq.quadriennalediroma.org. URL consultato il 14 maggio 2024.
  8. ^ Attilio Podestà, Disegni e incisioni di Maine (JPG), in Emporium, CXL, n. 840, Bergamo, Istituto italiano di arti grafiche, 1964, pp. 267-269.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Sborgi, La scultura a Genova e in Liguria: dal seicento al primo novecento, in Elena Parma Armani e Maria Clelia Galassi (a cura di), La scultura a Genova e in Liguria, II, Genova, Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, 1988, SBN IT\ICCU\CFI\0094303.
  • Germano Beringheli, Scultori a Genova dal 1950. Palazzo della Commenda di S. Giovanni di Pré 13 dicembre 1984 - 13 gennaio 1985, Genova, Comune di Genova, 1984, SBN IT\ICCU\CFI\0083366.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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