Andrea Carnevale

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Andrea Carnevale
Andrea Carnevale con la maglia della Roma
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 184 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1996
Carriera
Giovanili
1977-1978 Fondi
Squadre di club1
1978-1979Latina24 (3)
1979-1981Avellino11 (1)
1981-1983Reggiana66 (16)
1983Cagliari7 (1)
1983-1984Catania23 (3)
1984-1986Udinese55 (16)
1986-1990Napoli105 (31)
1990-1993Roma51 (15)
1993Udinese10 (0)
1993-1994Pescara24 (14)
1994-1995Udinese16 (7)
1995-1996Pescara28 (10)
Nazionale
1987-1988Bandiera dell'Italia Italia Olimpica16 (6)
1988-1990Bandiera dell'Italia Italia10 (2)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Andrea Alessandro Carnevale (Monte San Biagio, 12 gennaio 1961) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, osservatore dell'Udinese[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'avvio di carriera con il Fondi nella stagione 1977-1978 si trasferisce al Latina dall'anno seguente. Ingaggiato nell'ottobre del 1979 dall'Avellino, squadra con la quale esordisce in Serie A l'11 maggio 1980 in Avellino-Roma 0-1[2]; negli anni successivi gioca con la Reggiana, il Cagliari, il Catania e l'Udinese. Nel 1986 si trasferisce al Napoli, allenato da Ottavio Bianchi, per 4 miliardi di lire[3]. Al primo anno con 8 reti segnate, tra cui il goal del 10 maggio 1987 in Napoli-Fiorentina 1-1, contribuisce alla vittoria del campionato. La stagione successiva con l'arrivo di Careca è spesso relegato in panchina, realizza solo 2 reti in campionato tra cui quello decisivo in Avellino-Napoli 0-1. In Coppa Campioni viene espulso al San Paolo a pochi minuti dal termine dopo un fallo sul portiere madridista Buyo.

La stagione successiva compone il trio d'attacco del Napoli con Maradona e Careca. Realizza la sua prima e unica tripletta in Serie A in Napoli-Pescara 8-2. Realizza il primo gol in Juventus-Napoli 3-5. A fine campionato le sue reti saranno 13 (record personale). In Coppa UEFA realizza 3 reti fondamentali: il gol decisivo in Bordeaux-Napoli 0-1; il secondo gol in Napoli-Juventus che portò la partita ai supplementari in cui Renica al 119º minuto segnò il gol qualificazione; il goal che fissò il risultato di Napoli-Bayern 2-0 che mise una grossa ipoteca sul passaggio alla finale. In finale contro lo Stoccarda fu protagonista nell'azione con Maradona e Careca che portò quest'ultimo a segnare il gol del 2-1 finale. La stagione successiva segna le sue prime reti in campionato in Napoli-Milan 3-0 realizzando una doppietta. Il 14 aprile 1990 in Napoli-Bari 3-0 segnano Maradona, Carnevale e Careca. Per Carnevale sarà l'ultima rete realizzata con la maglia azzurra. Il 29 aprile 1990 festeggia la vittoria del suo secondo tricolore con il Napoli.

Nell'estate 1990 passa alla Roma per 6,8 miliardi di lire.[4] Dopo un inizio di campionato segnato da quattro gol in cinque partite, viene successivamente squalificato per doping, accusato, con il compagno di squadra Angelo Peruzzi, di avere assunto fentermina mediante pastiglie anti-obesità (Lipopill).[5] Tornato in campo dopo un anno, viene ceduto nel 1993 all'Udinese dove rimane solo pochi mesi per essere poi mandato in prestito al Pescara in Serie B. Tornato per un breve periodo all'Udinese, conclude la sua carriera ancora col Pescara nella stagione 1995-1996, con 10 gol in 28 presenze. In carriera ha totalizzato complessivamente 255 presenze e 66 reti in Serie A e 151 presenze e 48 reti in Serie B. Dopo il ritiro dal calcio giocato, lavora come responsabile osservatori dell'Udinese[1].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Andrea Carnevale (secondo da destra in piedi) durante il campionato mondiale di calcio 1990

Ha fatto parte della Nazionale olimpica che si classificò quarta nel 1988 alle Olimpiadi di Seul, manifestazione in cui segnò 2 reti.

Notato da Azeglio Vicini, viene convocato in Nazionale maggiore dove esordisce il 22 aprile 1989 nell'amichevole Italia-Uruguay 1-1. Quattro giorni più tardi nell'amichevole Italia-Ungheria 4-0 realizza il suo primo gol in maglia azzurra.

Ha partecipato ai Mondiali di Italia '90, dove l'Italia arrivò terza, partendo da titolare nella coppia d'attacco insieme a Gianluca Vialli. Il commissario tecnico Azeglio Vicini lo sostituì poi con Salvatore Schillaci.

In totale ha disputato 10 partite con la Nazionale realizzando 2 reti.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 si candidò alle elezioni europee[6] con l'UDEUR, nella circoscrizione Italia Meridionale ottenendo oltre 4.200 preferenze, senza risultare eletto.

Più volte negli anni è stato coinvolto in vicende di cocaina come consumatore e spacciatore, fino a finire agli arresti domiciliari nel 2003 nell'ambito di una indagine che ha coinvolto anche Gianfranco Micciché ed Emilio Colombo.[7]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 settembre 1975 suo padre Gaetano, ferroviere, uccise sua madre Filomena Pietricola, madre di altri sei figli, a colpi d'ascia nei pressi di un fiume tra Monte San Biagio, suo paese natale, e Fondi. Internato nel manicomio criminale di Aversa, si tolse la vita nel 1983. La vicenda è divenuta di dominio pubblico soltanto nel 2024, dopo un'intervista dell'ex calciatore al quotidiano Il Messaggero in occasione del suo sessantareesimo compleanno.[8]

È stato sposato con la conduttrice televisiva Paola Perego, dalla quale ha avuto due figli per poi divorziare, anche a causa delle prime inchieste sullo spaccio di stupefacenti che lo hanno coinvolto.[7] Il 9 luglio 2002 è diventato padre per la terza volta con la seconda moglie, che ha poi sposato nel 2005. È diventato nonno per due volte, grazie alla sua prima figlia.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1978-1979 Bandiera dell'Italia Latina C1 23 3 CI - - - - - - - - 23 3
lug.-ott. 1979 C2 1 0 CI - - - - - - - - 1 0
Totale Latina 24 3 - - - - - - 24 3
1979-1980 Bandiera dell'Italia Avellino A 1 0 CI - - - - - - - - 1 0
1980-1981 A 10 1 CI 2 0 - - - - - - 12 1
Totale Avellino 11 1 2 0 - - - - - 13 1
1981-1982 Bandiera dell'Italia Reggiana B 33 5 CI 6 1 - - - - - - 39 6
1982-1983 B 33 11 CI 5 3 - - - - - - 38 14
Totale Reggiana 66 16 - 11 4 - - - - - 77 20
lug.-ott. 1983 Bandiera dell'Italia Cagliari B 7 1 CI 3 0 - - - - - - 10 1
1983-1984 Bandiera dell'Italia Catania A 23 3 CI 0 0 - - - - - - 23 3
1984-1985 Bandiera dell'Italia Udinese A 27 7 CI 3 1 - - - - - - 30 8
1985-1986 A 28 9 CI 7 4 - - - - - - 35 13
1986-1987 Bandiera dell'Italia Napoli A 27 8 CI 13 5 CU 2 1 - - - 42 14
1987-1988 A 19 2 CI 4 2 CC 1 0 - - - 24 6
1988-1989 A 28 13 CI 10 4 CU 8 3 - - - 46 20
1989-1990 A 31 8 CI 5 1 CU 6 0 - - - 42 9
Totale Napoli 105 31 32 12 17 4 - - 152 47
1990-1991 Bandiera dell'Italia Roma A 5 4 CI 1 0 CU 2 1 - - - 8 5
1991-1992 A 21 4 CI 4 1 CdC 3 3 SI 0 0 28 8
1992-1993 A 25 7 CI 6 4 CU 6 1 - - - 37 12
Totale Roma 51 15 11 5 11 5 0 0 73 25
ago.-nov. 1993 Bandiera dell'Italia Udinese A 10 0 CI 1 0 - - - - - - 11 0
1993-1994 Bandiera dell'Italia Pescara B 24 14 CI 0 0 - - - - - - 24 14
1994-1995 Bandiera dell'Italia Udinese B 16 7 CI 2 2 - - - - - - 18 9
Totale Udinese 81 23 13 7 - - - - 94 30
1995-1996 Bandiera dell'Italia Pescara B 28 10 CI 1 0 - - - - - - 28 10
Totale Pescara 52 24 1 0 - - - - 53 24
Totale carriera 420 117 73 28 29 9 - - 522 154

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-4-1989 Verona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole - Ingresso al 40’ 40’
26-4-1989 Taranto Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole 1
20-9-1989 Cesena Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole 1
14-10-1989 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
11-11-1989 Vicenza Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Algeria Algeria Amichevole - Uscita al 70’ 70’
15-11-1989 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 76’ 76’
21-12-1989 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 82’ 82’
31-3-1990 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 58’ 58’
9-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Mondiali 1990 - 1º turno - Uscita al 75’ 75’
14-6-1990 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Mondiali 1990 - 1º turno - Uscita al 52’ 52’
Totale Presenze 10 Reti 2

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Napoli: 1986-1987, 1989-1990
Napoli: 1986-1987
Roma: 1990-1991

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Napoli: 1988-1989

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Alla scoperta del "Modello Udinese", in 17 novembre 2011, SportBusinessManagement. URL consultato il 28 luglio 2012.
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1984, Edizioni Panini Modena, pagina 31
  3. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 3 (1986-1987), Panini, 21 maggio 2012, p. 10.
  4. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 7 (1990-1991), Panini, 18 giugno 2012, p. 10.
  5. ^ Doping, Carnevale: “Era meglio non dire certe cose…” (TGcom), in 24 novembre 2005, lazio.net. URL consultato il 24 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Giuliano Zincone, Questa è la politica, bellezza, in Corriere della Sera, 1º maggio 1999, p. 13 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  7. ^ a b Carnevale: "Con la cocaina ho smesso da oltre un anno", su repubblica.it, la Repubblica, 12 luglio 2002. URL consultato il 6 ottobre 2010.
  8. ^ Andrea Carnevale, il padre uccise la madre a colpi di accetta: il femminicidio del 1975 quando l'ex calciatore aveva 13 anni, su ilmessaggero.it, 14 gennaio 2024.
  9. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Andrea Carnevale, su quirinale.it. URL consultato il 5 aprile 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]