Acomys nesiotes

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Topo spinoso di Cipro
Immagine di Acomys nesiotes mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaDeomyinae
GenereAcomys
SpecieA.nesiotes
Nomenclatura binomiale
Acomys nesiotes
Bate, 1903

Il topo spinoso di Cipro (Acomys nesiotes Bate, 1903) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'isola di Cipro.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 106 e 130 mm, la lunghezza della coda tra 92 e 118 mm, la lunghezza del piede tra 18 e 21 mm, la lunghezza delle orecchie tra 18 e 22 mm e un peso fino a 64 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti superiori sono bruno-grigiastre, i fianchi sono brunastri, mentre le parti ventrali le zampe sono bianche. Il muso è appuntito. La coda è più corta della testa e del corpo, grigiastra sopra, più chiara sotto e ricoperta di piccoli peli, più lunghi all'estremità. Il cariotipo è 2n=38 FN=68.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie notturna, terricola ed eccellente arrampicatrice. Si rifugia nelle feritoie delle rocce.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre principalmente di lumache.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa in due aree montane disgiunte a Nord e a Sud dell'isola di Cipro.

Vive in zone rocciose con substrato calcareo e ricoperte di macchia mediterranea fino a 1.220 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata l'incertezza sulla validità come specie distinta e sulla possibilità che sia stata introdotta sull'isola dall'uomo, classifica A.nesiotes come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Kryštufek, B. & Amori, G. 2008, Acomys nesiotes, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Acomys nesiotes, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al., 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 978-88-89999-70-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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