Abbazia delle Dune

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Abbazia delle Dune
StatoBandiera del Belgio Belgio
RegioneFiandre Orientali
LocalitàKoksijde
Coordinate51°06′34″N 2°37′50″E / 51.109444°N 2.630556°E51.109444; 2.630556
Religionecattolica
TitolareNostra Signora
Ordinecistercense
Stile architettonicoromanico, gotico e rinascimentale
Demolizione1796
Sito webwww.tenduinen.be

L'abbazia delle Dune (in francese abbaye des Dunes, in fiammingo Abdij Ten Duinen), intitolata a Nostra Signora, è un antico monastero cistercense maschile delle Fiandre occidentali.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue origini risalgono al 1107 quando un tale Léger si ritirò a condurre vita eremitica nei pressi di Koksijde, all'epoca in diocesi di Thérouanne: attorno a lui si raccolse presto una comunità di discepoli che diedero inizio a un cenobio il quale, attorno al 1120, si unì alla congregazione di Savigny.[1]

Folco, succeduto a Léger come superiore della comunità, nel 1127 trasferì il monastero in un luogo vicino più idoneo;[1] Folco sottomise l'abbazia a quella cistercense di Chiaravalle e vi si ritirò sotto la direzione dell'abate Bernardo, che lo sostituì alla guida delle Dune con il suo discepolo Roberto, originario di Bruges.[2]

Sotto il governo dell'abate Roberto, verso il 1140, l'abbazia delle Dune ebbe la sua prima filiazione a Clairmarais.[2]

Nel 1153 Roberto succedette a Bernardo come abate di Chiaravalle e Idesbaldo lo sostituì alla guida dell'abbazia delle Dune: sotto la giuda di Idesbaldo l'abbazia conobbe una notevole fioritura economica, creò grange e acquisì pascoli e greggi, specializzandosi nella produzione di lana.[2]

L'abate Elia promosse la ricostruzione del monastero, che venne portata a termine nel 1237. L'abate delle Dune era anche a capo delle wateringues, ovvero presiedeva alla manutenzione di dighe e chiuse.[2]

L'abbazia fu danneggiata nelle guerre con Inghilterra e Francia, devastata nella rivolta del 1566 e saccheggiata dai calvinisti nel 1578: gli edifici furono demoliti e il materiale fu riutilizzato per la fortificazione dei bastioni di Dunkerque. La comunità monastica trovò rifugio prima nella grangia della Bogaerde e poi a Bruges, dove il loro monastero divenne poi sede del seminario maggiore.[2]

A partire dal 1949 sono stati intrapresi degli scavi archeologici che hanno portato al rinvenimento dei primi strati delle mura della duecentesca chiesa abbaziale.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Anselme Dimier, DIP, vol. III (1976), col. 993.
  2. ^ a b c d e f Anselme Dimier, DIP, vol. III (1976), col. 994.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN140949010 · ISNI (EN0000 0001 2315 2646 · GND (DE4217606-2 · BNF (FRcb144402719 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-140949010