Xena - Principessa guerriera

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Xena - Principessa guerriera
Xena nella sigla di apertura.
Titolo originaleXena: Warrior Princess
PaeseNuova Zelanda, Stati Uniti
Anno1995-2001
Formatoserie TV
Genereavventura, fantasy, azione
Stagioni6
Episodi134
Durata42 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
IdeatoreJohn Schulian e Robert Tapert
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
MusicheJoseph LoDuca
Casa di produzioneRenaissance Pictures e Studios USA
Prima visione
Prima TV originale
Dal4 settembre 1995
Al18 giugno 2001
Rete televisivaSyndication
Prima TV in italiano
Dal12 gennaio 1998
Al12 maggio 2002
Rete televisivaItalia 1
Opere audiovisive correlate
OriginariaHercules

Xena - Principessa guerriera (Xena: Warrior Princess) è una serie televisiva neozelandese e statunitense di ambientazione fantasy mitologico. Prodotta dal 1995 al 2001, nacque come spin-off della serie Hercules.

Fantasy storico ambientato nell'antica Grecia (pur ricca di anacronismi e imprecisioni), la serie narra le avventure di Xena (già personaggio antagonista ma infine alleata di Hercules nell'omonima serie, interpretata da Lucy Lawless), una signora della guerra pentita, in viaggio per redimere i propri peccati passati. Xena è accompagnata nei suoi viaggi da Olimpia (Renée O'Connor), una giovane donna che diventa la sua migliore amica e la sua alleata più fidata. La serie è stata girata in Nuova Zelanda.

«Al tempo degli dèi dell'Olimpo, dei signori della guerra e dei re che spadroneggiavano su una terra in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di un eroe per riconquistare la libertà. Finalmente arrivò Xena, l'invincibile principessa guerriera forgiata dal fuoco di mille battaglie. La lotta per il potere, le sfrenate passioni, gli intrighi, i tradimenti furono affrontati con indomito coraggio da colei che, sola, poteva cambiare il mondo.»

La serie prende in prestito liberamente nomi e temi da varie mitologie di tutto il mondo, principalmente dalla mitologia greca, adattandoli per soddisfare le necessità della trama. Figure storiche ed eventi reali fanno numerose apparizioni, e ai personaggi principali sono spesso attribuite risoluzioni di importanti situazioni storiche; queste comprendono un incontro con Omero (prima che diventasse famoso; infatti Olimpia incoraggia le sue aspirazioni di cantore), la caduta di Troia e la cattura di Giulio Cesare da parte dei pirati, con Xena che interpreta il capo dei pirati. La cronologia storica non è però rispettata e nella narrazione si verificano frequenti anacronismi: se Olimpia e Xena avessero davvero vissuto queste avventure dovrebbero avere più di 1000 anni (a partire dalla Guerra di Troia intorno al 1200 a.C. fino a Cesare nel I secolo a.C.). Questo originale miscuglio di ere e l'amalgama di elementi mitologici e storici permisero alla serie di diventare un vero e proprio cult negli anni novanta.

Il telefilm è un intreccio di stili, che vanno dal musical alla commedia. Nonostante ambientata in tempi antichi, i temi della serie sono essenzialmente moderni: assumersi le responsabilità per le azioni malvagie compiute in passato, il valore di una vita umana, la libertà personale, il sacrificio e l'amicizia. Il contesto fantastico flessibile della serie ospitava una considerevole varietà di stili, incluso un originale episodio musical. Nonostante lo show spesso proponga dilemmi etici come la moralità del pacifismo, la storia raramente cerca di dare una soluzione univoca.

Scorcio della Nuova Zelanda

I produttori di Xena - Principessa guerriera avevano inizialmente scelto Vanessa Angel come protagonista, ma a causa di un'influenza l'attrice non poté partire per la Nuova Zelanda, dove veniva girata la serie; per questo motivo scelsero di dare il ruolo a Lucy Lawless,[1] che però era già apparsa in Hercules nel ruolo di una certa Lyla nell'episodio Hercules e i centauri (1x06) e poi in Hercules e le donne amazzoni (primo film tv della serie madre); per rimediarvi i produttori le tinsero i capelli di nero e rivelarono in seguito, durante la serie, che Xena aveva diverse sosia (tutte interpretate ovviamente dalla Lawless) tra le quali vi era anche, appunto, Lyla.

L'episodio pilota di Xena si compone di tre parti che corrispondono in realtà a tre episodi della prima mini-stagione della serie-madre Hercules.

In aggiunta a Xena e Olimpia, la serie mostra anche un grande assortimento di personaggi ricorrenti, inclusi gli avversari Marte (Kevin Tod Smith) e Callisto (Hudson Leick), e gli amici fidati Autolico (Bruce Campbell) e Corilo (Ted Raimi).

Tra le guest stars che hanno preso parte alla serie vi sono alcuni volti noti del cinema e della tv: Tony Todd, Melinda Clarke, Shiri Appleby, Victoria Pratt, Claudia Black e Selma Blair, John d'Aquino.

La serie è andata in onda dal 1995 al 2001 e durante le varie stagioni ci sono stati dei crossover con la serie Hercules. Lucy Lawless è apparsa in quattro episodi di Hercules: Hercules e il centauro impazzito (2x05) - recitando però qui nel ruolo di Lyla -, Hercules e la Principessa Nemica (1x09), Hercules e la Sfida (1x12) e Hercules e la Bestia Feroce (1x13). Kevin Sorbo, l'attore che interpreta Hercules, ha invece partecipato a due soli episodi di Xena - Principessa guerriera, ovvero: Xena, Hercules e Prometeo (1x08) e Xena e la fine di Giunone e Giove (5x12).

Stagione Episodi Prima TV originale Prima TV Italia
La trilogia di Xena 3 1995 1996
Prima stagione 24 1995-1996 1998
Seconda stagione 22 1996-1997 1998-1999
Terza stagione 22 1997-1998 1999-2000
Quarta stagione 22 1998-1999 2000-2001
Quinta stagione 22 1999-2000 2001-2002
Sesta stagione 22 2000-2001 2002
  • Xena, interpretata da Lucy Lawless. Il nome Xena è un aggettivo greco (ξένη, xènē)[2] che significa "straniera" ed è stato suggerito da Dino De Laurentiis. Inizialmente, nelle intenzioni di Rob Tapert, il personaggio si doveva chiamare Zena.
  • Olimpia, il cui nome nella versione originale è Gabrielle, è interpretata da Renée O'Connor. È possibile sentire il nome originale nell'episodio/musical Xena e la ruota del fato (III stagione), in cui tutti cantano a lei come "Gabrielle". Nella puntata Xena e l'intervista alla mitologia, Olimpia viene intervistata da un giornalista e nel sottopancia compare "Gabrielle". Nella puntata Xena e il ritorno dall'aldilà (V stagione), diventa temporaneamente un arcangelo; visto che gli arcangeli citati nella Bibbia sono tre (Gabriele, Michele e Raffaele), e visto che Michele e Raffaele sono presenti nella puntata e in altre successive, Olimpia rappresenta il terzo arcangelo, come, d'altronde, il nome originale conferma chiaramente. La scelta di tradurre il nome con Olimpia nella versione italiana è dovuta al fatto che Gabrielle sarebbe risultato abbastanza anacronistico in un'epopea ambientata nell'antica Grecia.[senza fonte]

Cicli di storie

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Sebbene le prime stagioni avessero episodi a sé stanti, dove il conflitto era generalmente risolto entro la fine dell'episodio, la seconda stagione segnò un cambiamento dell'atmosfera quando la serie iniziò ad adottare i cicli di storie che potevano occupare una stagione o più.

Nel suo passato guerriero, Xena è stata responsabile di aver separato le amazzoni. Esse erano originariamente una nazione unita e potente, ma Xena fece sì che si spaccassero in piccole fazioni e si disperdessero per il mondo. Per questo, molte amazzoni non si fidano di Xena, nonostante rispettino le sue abilità di guerriera. Olimpia, al contrario, durante il suo primo incontro con una tribù amazzone (Xena e la lotta tra centauri e amazzoni) si lancia su un'amazzone chiamata Terreis per proteggerla da una pioggia di frecce. Nonostante Terreis stesse già morendo, fu impressionata dal coraggio di Olimpia e le diede il diritto di casta. Si scopre poi che Terreis era la prossima in linea diretta a governare sulla sua tribù e, dando a Olimpia il diritto di casta, fa sì che Olimpia diventi effettivamente una principessa amazzone.

Questo incontro fortuito porta all'accettazione di Olimpia tra le amazzoni. Sebbene Olimpia decida di continuare a seguire Xena nelle sue avventure, è occasionalmente chiamata dalle sue sorelle Amazzoni in periodi di necessità o per adempiere ai suoi doveri di principessa.

Il Ciclo di Dahak / la spaccatura

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Il più unico dei cicli di storie della serie coinvolgeva il dio Dahak, un cattivo creato appositamente per la serie. Nell'episodio Xena contro il testimone di Dahak della terza stagione, Olimpia incontra un gruppo di discepoli religiosi che adorano l'"unico vero dio". Attratta dalla loro apparente devozione, Olimpia li segue al loro tempio, ma la sua curiosità porta alla tragedia quando scopre che la religione di questo dio (Dahak) è fondata sulla morte e sulla distruzione. Olimpia è attirata lì a causa della sua innocenza e, quando è convinta con l'inganno a uccidere una persona, completa un rituale oscuro che la ingravida del figlio di Dahak.

La gravidanza di Olimpia (Xena e la Speranza di Olimpia) è innaturale. Xena riconosce il bambino per quello che è e insiste che deve essere ucciso appena nato. Olimpia, però, è sopraffatta da istinti materni e chiama sua figlia Speranza perché crede che sia quello che la bambina rappresenta. Dopo averla data alla luce, Olimpia inganna Xena convincendola di aver buttato Speranza da un dirupo, quando invece l'aveva messa in un cesto e abbandonata su un fiume. Questa mancanza di fiducia dà inizio a quello che molti fan chiamano la spaccatura, un periodo difficile nella relazione tra Xena e Olimpia che le porta ad allontanarsi l'una dall'altra.

In seguito Xena e Olimpia finiscono con l'incontrare di nuovo Speranza (Xena e la figlia del Male), anche se a causa delle sue origini sovrannaturali è già quasi adolescente. I raggiri di Speranza mettono Xena e Olimpia l'una contro l'altra, causando la morte di Seleuco, l'unico figlio di Xena. A questo punto Olimpia capisce le vere intenzioni di Speranza e l'avvelena, ma ormai è troppo tardi per rimediare.

La spaccatura si risolve nel surreale episodio-musical (Xena e la Ruota del Fato) che presenta diversi personaggi mentre cantano e ballano in un mondo onirico. L'arco di Dahak, però, continua nel finale della terza stagione (Xena e la rinascita di una dea e Xena e il sacrificio supremo) per poi arrivare a chiudersi con l'episodio della quarta stagione Xena contro il Distruttore, dove infine Speranza va incontro alla morte. Stranamente, seppure siano state Xena e Olimpia a dare inizio al ciclo di Dahak, la risoluzione avviene definitivamente nel corso della quinta stagione della serie parallela Hercules, dove il protagonista riesce, dopo diverse peripezie e vicessitudini, a confinare il dio malvagio negli inferi.

Colonna sonora

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La sigla, le musiche e i temi principali della serie sono stati composti da Joseph LoDuca, che ha anche scritto i testi delle canzoni dell'episodio musical Xena e la ruota del fato (The Bitter Suite, che ha la particolarità di essere in assoluto il primo episodio del genere nella storia dei telefilm). Il tema della sigla deriva da una canzone popolare bulgara, Kaval sviri, ed è cantata dal Bulgarian State Television Female Vocal Choir. Il brano originale Kaval sviri si può sentire quando Xena combatte con Hercules nell'episodio Hercules e la bestia feroce.

Le musiche di Xena - Principessa guerriera sono state accolte positivamente da parte della critica e hanno fatto guadagnare a LoDuca sette nomination agli Emmy Awards e un premio - sempre agli Emmy - come "Miglior composizione musicale per una serie tv (Drammatica)" per l'episodio della quinta stagione Xena e il ritorno dall'Aldilà (Fallen Angel) nel 2000.

La maggior parte delle musiche della serie televisiva sono state racchiuse in sei cofanetti, ognuno dei quali contiene un CD; fa eccezione la colonna sonora della sesta stagione, composta da due CD, il secondo dei quali contiene musiche delle stagioni precedenti che non erano presenti nei cofanetti relativi. Due degli album contengono le canzoni delle due puntate musical della serie, Xena e la ruota del fato (The Bitter Suite, terza stagione) e Xena e la lira di Tersicore (Lyre, Lyre, Hearts on Fire, quinta stagione). Mentre il primo contiene canzoni originali e le musiche della puntata a esso relativo, le canzoni del secondo sono cover di brani già esistenti e contiene inoltre le musiche di altri episodi.

Influenza culturale

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Xena - Principessa guerriera è stata accreditata da molti, incluso il creatore di Buffy l'ammazzavampiri, Joss Whedon, come una delle ragioni dei successi di telefilm con eroine come Buffy, Max di Dark Angel, Sydney Bristow di Alias, e la Sposa del film Kill Bill di Quentin Tarantino. Tarantino è un fan entusiasta di Xena, fatto discusso nel DVD Double Dare, un documentario del 2005 sulle stuntwomen di Hollywood in Xena e Kill Bill come Zoë Bell.

Xena è diventata un sinonimo di donna "dura", combattiva ed è comunemente utilizzata nelle riviste e nelle recensioni dei film. Ad esempio, Ginevra, interpretata da Keira Knightley che nel film del 2004 King Arthur appariva come una guerriera, è stata paragonata a Xena da molti critici. E anche nel 2005, una recensione del Chicago Daily Herald su una produzione dell'Henry IV di Shakespeare in cui molti dei ruoli maschili erano interpretati da donne fu intitolata "Shakespeare incontra Xena". L'autore notava come il pubblico di oggi possa facilmente accettare di vedere delle donne protagoniste delle grandi scene di battaglie e combattimenti dello spettacolo, grazie alla "abitudine acquisita a vedere donne guerriere come Xena". L'ex segretario di Stato statunitense Condoleezza Rice è stata soprannominata "principessa guerriera" dal suo staff.

Xena è rimasto per alcuni anni il nome non ufficiale di Eris, il principale pianeta nano del sistema solare, prima che l'Unione astronomica internazionale gli assegnasse un nome definitivo. Il satellite del pianeta nano, Disnomia, venne battezzato Gabrielle, in onore di Olimpia, la compagna di Xena.[3]

  1. ^ Xena Gets the Axe, BBC News, 17 ottobre 2000. URL consultato il 2 novembre 2007.
  2. ^ La pronuncia xina (con e pronunciata i) segue l'uso inglese. La forma ξένη xènē è quella usuale nel dialetto ionico-attico (il tipo di greco antico comunemente studiato).
  3. ^ Xena and Gabrielle (PDF), su Status, gennaio 2006. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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