Suzy Chaffee

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Suzy Chaffee nel 1976

Suzanne Stevia Chaffee detta Suzy (Rutland, 29 novembre 1946) è un'ex sciatrice alpina, attrice, attivista e dirigente sportiva statunitense.

Suzy Chaffee proviene da una famiglia di grandi tradizioni negli sport invernali: è figlia di Stevia Korzun[1] e sorella di Rick, a loro volta sciatori alpini, e cugina del biatleta Jonathan[2].

Carriera sciistica

[modifica | modifica wikitesto]
Suzy Chaffee
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza173 cm
Peso63 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraMammoth Mountain SC
Termine carriera1968
 

Sciatrice polivalente, Suzy Chaffee debuttò in campo internazionale in occasione dello slalom gigante degli Eastern ASA Championships 1964 (Stowe, 13-15 marzo), classificandosi 4ª[3]; l'anno dopo, mentre studiava all'Università di Denver[4], venne selezionata per entrare a far parte della nazionale statunitense[2].

Ai Mondiali di Portillo 1966, suo esordio iridato, si piazzò 4ª nella discesa libera e 14ª nello slalom gigante[5]; nel 1967 prese parte alla stagione inaugurale della Coppa del Mondo esordendo l'8 gennaio a Oberstaufen in slalom gigante, senza completare la prova[6], ottenendo il primo piazzamento il 10 gennaio a Grindelwald in slalom speciale (12ª)[7] e conquistando il miglior risultato della sua carriera il 13 gennaio seguente nella medesima località in discesa libera (5ª).

Capitana[8] della squadra femminile statunitense ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968 (validi anche come Mondiali 1968), sua unica presenza olimpica, era tra le favorite[8] nella gara di discesa libera ma si classificò soltanto 28ª e attribuì l'insuccesso a un errore nell'utilizzo della sciolina[4]; si piazzò inoltre 17ª nello slalom gigante. In Coppa del Mondo conquistò l'ultimo piazzamento a punti il 25 febbraio dello stesso anno a Oslo in slalom speciale (10ª) e prese per l'ultima volta il via il 17 marzo seguente ad Aspen in slalom gigante (14)[9].

Carriera nello spettacolo

[modifica | modifica wikitesto]

Ritiratasi dalle gare, Suzy Chaffee intraprese una carriera nel mondo della moda e dello spettacolo[10], per merito della tutina aderente di colore argentato che aveva indossato durante le Olimpiadi e che l'aveva resa estremamente popolare[11][12] Sotto contratto con la Ford Models, divenne una nota testimonial pubblicitaria per numerosi spot, in particolare quelli del burrocacao "Chapstick", che le valse il soprannome di Suzy Chapstick[8], oltre a Revlon, Danone e Colgate[10]. La notorietà di Suzy Chaffee la portò a figurare come attrice anche in alcuni lavori cinematografici, tra cui si ricordano Vacanze sulla neve (Feuer und Eis) di Willy Bogner[13] e Lo skilift della morte (Ski Lift to Death)[14].

Carriera dirigenziale

[modifica | modifica wikitesto]

Fu la prima donna ad entrare nel consiglio del Comitato Olimpico degli Stati Uniti[8] e fu un'accanita oppositrice di Avery Brundage durante la sua presidenza del Comitato Olimpico Internazionale, sostenendo che le politiche da lui adottate contribuissero di fatto ad ostacolare gli atleti meno abbienti rispetto ai più ricchi e agli aristocratici[15].

Suzy Chaffee durante una cena alla Casa Bianca nel 1976

Co-fondò l'associazione Native Voices Foundation con lo scopo di incrementare la presenza di atleti nativi americani nelle squadre nazionali statunitensi[16][17]. Si batté per ottenere un equo trattamento economico nei premi per le atlete di sesso femminile rispetto a quanto veniva assegnato ai colleghi uomini[13], guidò una marcia alla Casa Bianca per le pari opportunità nello sport[18] e fu tra le principali promotrici del cosiddetto Titolo IX[8][4][10], l'istituto giuridico che contrasta la discriminazione basata sul genere nelle scuole e nei programmi educativi finanziati dal governo[19]. Il gossip le attribuì una relazione con l'allora senatore Ted Kennedy, che lei smentì, pur sostenendo che tali voci avessero aiutato a far passare al Congresso la legge che istituiva il Comitato Olimpico e garantiva tutele e diritti per gli atleti dilettanti[20].

Altre attività

[modifica | modifica wikitesto]

Al tempo stesso, non abbandonò del tutto lo sport, dedicandosi al freestyle, che non era ancora inserito come specialità nelle competizioni ufficiali[21]. Divenne campionessa del mondo per tre volte[8][22]. Sul finire degli anni Settanta, contribuì alla diffusione e allo sviluppo di una disciplina sportiva innovativa, il balletto sugli sci[23], che fu successivamente riconosciuto dalla FIS e presentato anche come disciplina dimostrativa in due rassegne olimpiche[24][25]. Dopo il ritiro, lavorò anche come istruttrice privata di sci[26].

Coppa del Mondo

[modifica | modifica wikitesto]
  • Miglior piazzamento in classifica generale: 16ª nel 1967

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ (EN) The Last Ascent, su retro-skiing.com. URL consultato il 24 maggio 2024.
  2. ^ a b (EN) Suzy Chaffee, su olympedia.org. URL consultato il 24 maggio 2024.
  3. ^ (EN) 13-15.03.64. Stowe (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 24 maggio 2024.
  4. ^ a b c (EN) Wendy Clinch, A conversation with Suzy Chaffee, su theskidiva.com, 18 dicembre 2012. URL consultato il 24 maggio 2024.
  5. ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato il 24 maggio 2024.
  6. ^ (EN) 08.01.67. Oberstauffen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 24 maggio 2024.
  7. ^ (EN) 10.01.67. Grindelwald (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 24 maggio 2024.
  8. ^ a b c d e f (EN) John Clary Davies, Reflections with Suzy "Chapstick" Chaffee, su powder.com, 23 settembre 2011. URL consultato il 24 maggio 2024.
  9. ^ (EN) 17.03.68. Aspen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 24 maggio 2024.
  10. ^ a b c (EN) Suzy Chaffee — Somersaults and SeriousThoughts, su nytimes.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  11. ^ (EN) Suzy ChapStick: Olympic Skier Suzy Chaffee Sold Us On Fitness, su groovyhistory.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  12. ^ (EN) LOST + FOUND NOW YOU'RE THINKING, GEE, WHATEVER HAPPENED TO...? YOU MAY FIND YOUR ANSWER IN HERE, BECAUSE WE'VE BEEN LOOKING EVERYWHERE, su vault.si.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  13. ^ a b (EN) Chaffee not just a skier, su coloradohistoricnewspapers.org. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  14. ^ (EN) Ski Lift to Death, su rottentomatoes.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  15. ^ Attacco a Brundage (PDF), su sciatoridepoca.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  16. ^ (EN) Six Women Making a Difference, su skimag.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  17. ^ (EN) Suzy "Chapstick" Chaffee, su naotf.org. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  18. ^ (EN) Giving Women a Sporting Chance, su washingtonpost.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  19. ^ (EN) ATHLETES CAN THANK THE BABE & TITLE IX, su orlandosentinel.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  20. ^ (EN) Hype, su vault.si.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  21. ^ (EN) Hottest Chicks in Freeskiing: The Pioneers, su freeskier.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  22. ^ (EN) U.S. Ski Champions Have Joyful Reunion : Women’s All-Star Race Precedes Opening of World Cup Season, su latimes.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  23. ^ Cos’è il balletto sugli sci?, su spiegato.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  24. ^ Dovete conoscere il balletto sugli sci, su ilpost.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  25. ^ Balletto sugli sci: lo sport anni ’80 torna famoso sul web. E c’è chi lo rivorrebbe alle Olimpiadi, su deejay.it. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  26. ^ (EN) FITNESS: Schussing Into Shape, su washingtonpost.com. URL consultato il 2 gennaio 2024.
  27. ^ (EN) Suzanne Chaffee, su skihall.com. URL consultato il 24 maggio 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN50602233 · ISNI (EN0000 0000 5944 1282 · LCCN (ENn83138314 · GND (DE1061710491 · BNE (ESXX1753674 (data) · J9U (ENHE987007428313505171 · CONOR.SI (SL150117987