Sepoltura in mare

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Sepoltura in mare a bordo della Leonard Wood per due vittime dell'affondamento della Liscome Bay, novembre 1943
Thomas Davidson: sepoltura in mare di Sir Francis Drake

La sepoltura in mare è la dispersione dei resti umani di un defunto in alto mare, normalmente da una nave o una barca.

Modalità di attuazione

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Questo rito funebre è regolarmente effettuato dalle marine, ma può essere effettuato anche da cittadini privati in molte nazioni. In genere, il corpo viene appesantito con una zavorra in modo che non torni rapidamente a galla. Le procedure e le norme per il seppellimento in mare variano da religione a religione e da nazione a nazione. Mentre, ad esempio, il Cristianesimo dispone di specifiche liturgie per la sepoltura in mare, l'Islam non prevede questa forma di seppellimento e viene considerato preferibile trasportare il cadavere fino alla terraferma in modo che possa essere sotterrato nella nuda terra e rivolto verso la Mecca.[1]

Aspetti legali

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Mentre in Australia la dispersione delle ceneri è libera, l'immersione del cadavere in mare richiede una autorizzazione, che viene in genere concessa a marinai, pescatori e alle persone in grado di giustificare un particolare legame con il mare.[2]

L'immersione in mare a partire dal 1991 è autorizzata in Belgio; le sue modalità sono normate dai comuni.[3]

in Francia la sepoltura è vietata nei corsi d'acqua ma è permessa in mare, ad almeno 300 metri dalla riva.[4]

La dispersione delle ceneri in Irlanda è libera, mentre la sepoltura di un corpo intero è raccomandato che venga fatta ad almeno 50 miglia (circa 80 km) dalla costa, a ad almeno 200 metri di altezza rispetto al fondale.[5]

In Italia la dispersione delle ceneri in mare è consentita a patto di ottenere due permessi, quello della capitaneria di porto e quello del comune di competenza. La dispersione va fatta ad opera di un parente, un erede o un addetto di una agenzia di pompe funebri e deve avvenire ad almeno 100 metri dalla riva. L'imbarcazione utilizzata deve essere a motore e deve venire condotta da uno skipper con esperienza.[6]

Nuova Zelanda

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La Nuova Zelanda autorizza la sepoltura in mare previa notifica agli iwi e ai rappresentanti delle aree costiere interessata[7]. Dato il costo non indifferente e la volontà di non offendere la cultura Maori, questa modalità di dispersione delle ceneri è piuttosto rara.[8]

La dispersione delle ceneri nel Regno Unito è libera, mentre la sepoltura del corpo intero può essere effettuata solo in certi luoghi appositamente definiti.[9]

  1. ^ Farian Sabahi, L'Islam non prevede la sepoltura in mare, in Il Sole 24 ore, 3 maggio 2011. URL consultato il 6 luglio 2018.
  2. ^ (EN) Burial at sea, su environment.gov.au. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  3. ^ (FR) LA DISPERSION DES CENDRES EN MER EST DESORMAIS AUTORISEE : LA MER DU NORD,ULTIME SEPULTURE, su lesoir.be, 18 dicembre 1990. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  4. ^ (FR) La dispersion des cendres d'un défunt en mer, su deces-info.fr. URL consultato il 2 gennaio 2019.
  5. ^ (EN) Burial at Sea, su gov.ie. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  6. ^ Dispersione delle ceneri in mare, cosa dice la legge, su aluisi.it, Aluisi, 22 febbraio 2021. URL consultato il 21 maggio 2021.
  7. ^ (EN) Burial at sea, su epa.govt.nz. URL consultato il 2 gennaio 2020..
  8. ^ (EN) Mikaela Collins, Few people choose sea burial, su nzherald.co.nz, 4 marzo 2016. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  9. ^ (EN) How to get a licence for a burial at sea in the UK marine area, su gov.uk, 15 novembre 2017. URL consultato il 7 gennaio 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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