Ruricio Pompeiano

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Ruricio Pompeiano
Prefetto del pretorio e magister militum
Nome originaleRuricius Pompeianus
Morte312
Verona
Prefetto311-312

Ruricio Pompeiano (in latino: Ruricius Pompeianus; ... – Verona, 312) è stato un militare romano, fu Prefetto del Pretorio e comandante della cavalleria e della fanteria sotto l'usurpatore Massenzio nel corso della campagna d'Italia di Costantino I.

Nel 312 Ruricio comandava un vasto esercito della Venetia et Histria, con il compito di controllare i fiumi Adige e Po;[1] lo scopo di questa missione era quello di intercettare un'eventuale invasione dell'Augusto Licinio, che si trova nella porzione orientale dell'impero e non aveva mai riconosciuto, all'interno del sistema della Tetrarchia, l'assuzione del potere da parte di Massenzio. Massenzio era anche in opposizione con il cognato Costantino I, al quale aveva dichiarato guerra nel 311. Nel 312, dunque, Costantino entrò in Italia da Susa, vinse le truppe massenziane a Torino, ed entrò accolto pacificamente da Mediolanum.

Ruricio Pompeiano mandò incontro a Costantino un forte contingente di cavalleria, che fu però sconfitto nei pressi di Brixia (Brescia); poi affrontò Costantino nella battaglia di Verona, nel corso della quale fu sconfitto da Costantino e perse la vita.[2]

Pompeiano è menzionato solo brevemente in due resoconti della campagna di Costantino contro Massenzio. In un panegirico dell'anno 313 è chiamato «Pompeianus»; nella seconda fonte, anch'essa facente parte dei Panegyrici latini e opera di Nazario, il suo nome è indicato come «Ruricius»: trattandosi chiaramente della stessa persona, il conflitto viene solitamente risolto unendo i nomi in «Ruricius Pompeianus».[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Edward Gibbon, Declino e caduta dell'Impero Romano.
  2. ^ Edward Lewes Cutts, Constantine the Great. The union of the state and the church. London: Society for promoting Christian knowledge. pp. 103-104
  3. ^ Jones, A.H.M.; J. R. Martindale; J. Morris (1971). The Prosopography of the Later Roman Empire, vol. 1. Cambridge: Cambridge University Press. p. 713. ISBN 978-0-521-07233-5.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • Timothy D. Barnes, Constantine and Eusebius. Cambridge, MA: Harvard University Press, 1981. (p. 42) ISBN 978-0-674-16531-1
  • A.H.M. Jones Constantine and the Conversion of Europe. Buffalo: University of Toronto Press, 1978 [1948]. (p. 71)
  • Odahl, Charles Matson. Constantine and the Christian Empire. New York: Routledge, 2004. (pp. 103–4) Hardcover ISBN 0-415-17485-6 Paperback ISBN 0-415-38655-1
  • Edward Gibbon, Declino e caduta dell'impero romano.
  • Edward Lewes Cutts, Constantine the Great. The union of the state and the church. London: Society for promoting Christian knowledge.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]