Portale:Risorgimento/Conflitti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Conflitti
Combattimento di Sommacampagna

La serie principale dei conflitti risorgimentali si svolse tra il 1848 e il 1870. In questo lasso di tempo la penisola italiana passò dal luogo dove convivevano otto stati indipendenti ad un'unica nazione con capitale Roma.

La serie iniziò con la prima guerra di indipendenza, voluta e scatenata dal re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia contro l'Austria nel 1848. Il monarca piemontese, sfruttando i moti della primavera dei popoli, cercò di realizzare una federazione di stati italiani a guida papale, ma il tentativo fallì perché fu sconfitto.

Qualche anno dopo il successore di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II di Savoia, coadiuvato dal primo ministro Camillo Benso di Cavour, intervenne al fianco di Francia e Gran Bretagna nella guerra di Crimea contro la Russia, nel 1855.

La sconfitta finale della Russia portò all'alleanza franco-piemontese e alla successiva seconda guerra di indipendenza del 1859, combattuta e vinta dai due alleati contro l'Austria. A seguito di questo conflitto il Regno di Sardegna ottenne la Lombardia.

La vittoria portò allo scardinamento del sistema politico austriaco in Italia e all'Impresa dei Mille, con la quale il Regno di Sardegna ottenne l'Italia meridionale e poté, a seguito dei plebisciti vinti anche nell'Italia centrale, trasformarsi nel 1861 in Regno d'Italia.

Cinque anni dopo, con la terza guerra di indipendenza, nella quale Italia e Prussia attaccarono e sconfissero l'Austria, l'Italia ottenne anche il Veneto.

Rimanevano da conquistare lo Stato Pontificio, e i territori a maggioranza italiana ancora nelle mani dell'Austria. Roma fu conquistata nel 1870 in concomitanza con la guerra franco-prussiana, e i territori alpini furono acquisiti al termine della prima guerra mondiale che, in ambito risorgimentale, può essere considerata una quarta guerra di indipendenza.

Al di fuori del ciclo bellico principale, importanti episodi furono i moti del 1820-1821, la guerra austro-napoletana, i moti del Cilento (1828) e il fenomeno del brigantaggio postunitario.