Pixote - La legge del più debole

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Pixote - La legge del più debole
Titolo originalePixote, a Lei do Mais Fraco
Paese di produzioneBrasile
Anno1981
Durata128 min
Rapporto1,85 : 1
Generedrammatico
RegiaHéctor Babenco
SoggettoJosé Louzeiro
SceneggiaturaHéctor Babenco e Jorge Durán
ProduttoreHéctor Babenco (non accreditato)
Produttore esecutivoSílvia Naves
Casa di produzioneEmbrafilme e HB Filmes
FotografiaRodolfo Sanches
MontaggioLuiz Elias
Effetti specialiSergio Farjalla e José Marchesin
MusicheJohn Neschling
CostumiClovis Bueno
TruccoNena
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Pixote - La legge del più debole (Pixote, a Lei do Mais Fraco, IPA: [piˈʃɔtʃi a ˈlej du ˈmajʃ ˈfɾaku]) è un film drammatico del 1981 diretto da Héctor Babenco e tratto dal romanzo Infancia dos Mortos di José Louzeiro.

Dopo essere stato fermato insieme ad altri ragazzi di strada, Pixote viene mandato in un riformatorio giovanile, dove i giovani criminali sono solo delle pedine nei sadici e criminali giochi delle guardie carcerarie e del loro comandante. La prigione è un luogo infernale dove Pixote inizia a sniffare la colla come mezzo di fuga emotiva alle continue minacce di abusi e stupri.

Quando un ragazzo muore a causa dei ripetuti abusi fisici subiti da parte delle guardie, dell'omicidio viene incolpato un altro ragazzo, amante di una giovane transessuale di nome Lilica, che verrà poi anch'egli ucciso dalle guardie.

Poco dopo, Pixote, Chico, Lilica ed il suo nuovo amante Dito riescono a fuggire dalla prigione. Inizialmente trovano rifugio presso l'appartamento di Cristal, un ex amante di Lilica, ma quando sorgono tensioni tra di loro e Crystal, il gruppo di ragazzi si reca a Rio per fare un commercio di cocaina con una spogliarellista che però ruba loro la droga e fugge.

Dopo aver vagabondato per un po' intorno alla città, Pixote e Chico entrano in un club per un altro affare di droga. Lì dentro ritrovano la spogliarellista, la quale accidentalmente uccide Chico prima di venire pugnalata da Pixote.

Pixote, Lilica e Dito diventano poi protettori della prostituta Sueli e decidono di derubare i suoi clienti mentre lei si intrattiene con loro. Ben presto però tra Dito e Sueli nasce una storia d'amore causa di gelosia da parte di Lilica, che abbandona il gruppo dopo aver assistito ad un rapporto sessuale tra Dito e la donna.

Mentre stanno cercado di derubare un cliente statunitense di Sueli, l'uomo reagisce ed affronta i due ragazzi. Nella lotta che ne segue, Pixote spara accidentalmente a Dito uccidendolo prima di uccidere l'uomo americano.

Rimasto solo e profondamente affranto, Pixote cerca di ottenere conforto da Sueli, trattandola come una figura materna, ma lei lo respinge. Pixote allora se ne va e lo si vede camminare lungo una linea ferroviaria con la pistola in mano.

Il film è stato girato in stile di documentario ed è stato fortemente influenzato dal neorealismo italiano in quanto attori dilettanti sono stati utilizzati come protagonisti del film.

Il film è stato girato a San Paolo e Rio de Janeiro.

Il protagonista del film, Fernando Ramos Da Silva, che interpreta un giovane criminale, era realmente un criminale di strada prima che fosse realizzato il film. Terminato il film tornò a fare il criminale e rimase ucciso nel 1987 in uno scontro a fuoco con la polizia.[senza fonte]

Distribuzione

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Il film venne inizialmente presentato al New York New Directors/New Films Festival il 5 maggio 1981. In seguito venne distribuito ristrettamente negli Stati Uniti l'11 settembre 1981.

Il film è stato proiettato in vari festival cinematografici, tra cui: il Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián in Spagna; il Toronto International Film Festival in Canada e il Festival Internazionale del Cinema di Locarno, in Svizzera.

Il critico cinematografico Roger Ebert, che scrive per il Chicago Sun-Times, considera il film un classico ed ha scritto al riguardo: "Pixote è uno sguardo sulla vita che nessun essere umano dovrebbe essere tenuto a condurre. E gli occhi di Fernando Ramos da Silva, il giovane attore protagonista, ci guardano dallo schermo senza accuse e senza rimpianti, ma semplicemente accettando una realtà quotidiana desolata."[1]

La critica Pauline Kael è rimasta impressionata dallo stile crudo del documentario e dal suo realismo poetico. Ha scritto: "Il film di Babenco è realistico, ma il suo punto di vista è incredibilmente lirico."[2]

Il critico del The New York Times, Vincent Canbyscrisse: "[Pixote], il terzo film del regista Hector Babenco, è un film ben fatto sui ragazzi di strada di San Paolo. Le interpretazioni sono troppo buoniste per risultare veritiere, ma Mr. Da Silva e Miss Pera sono splendidi. [3]

Il sito Rotten Tomatoes riporta che il 100% dei critici ha dato al film una recensione positiva.[4]

I registi Spike Lee, Harmony Korine e Josh e Benny Safdie hanno citato il film come uno dei loro preferiti.[5]

Premi e candidature

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  1. ^ Ebert, Roger Archiviato il 20 settembre 2012 in Internet Archive.. The Chicago Sun-Times, film review, September 12, 2004.
  2. ^ Kael, Pauline. Pixote, Foreign Affairs: The National Society of Film Critics' Video Guide to Foreign Films, editor: Kathy Schulz Huffhines, Mercury House: San Francisco, 1991, p. 498.
  3. ^ Canby, Vincent, Babenco's Pixote Show the Boys of Brazil, su The New York Times, 5 maggio 1981. URL consultato il 31 dicembre 2007.
  4. ^ Pixote at Rotten Tomatoes. Last accessed: March 26, 2008.
  5. ^ / Spike Lee - Calling The Shots at BBC. Last accessed: October 8, 2011.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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