Pattinaggio di figura agli XI Giochi olimpici invernali - Pattinaggio di figura femminile

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Bandiera olimpica 
Pattinaggio di figura femminile
Sapporo 1972
Informazioni generali
LuogoMikaho Gymnasium, Sapporo
Periodo4 - 7 febbraio 1972
Partecipanti19 da 14 nazioni
Podio
Medaglia d'oro Beatrix Schuba Bandiera dell'Austria Austria
Medaglia d'argento Karen Magnussen Bandiera del Canada Canada
Medaglia di bronzo Janet Lynn Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Edizione precedente e successiva
Grenoble 1968 Innsbruck 1976
Pattinaggio di figura a
Sapporo 1972
Individuale uomini donne
Coppie misto

La competizione del pattinaggio di figura femminile degli XI Giochi olimpici invernali si è svolta nei giorni 4 e 7 febbraio 1972 al Mikaho Gymnasium a Sapporo.

Programma[modifica | modifica wikitesto]

Data Evento
4 febbraio Figure obbligatorie
7 febbraio Figure Libere

La gara[modifica | modifica wikitesto]

La pattinatrice austriaca Beatrix Schuba campionessa europea 1971-72 e campionessa del mondo 1971, dominò le figure obbligatorie, davanti alla statunitense Julie Lynn Holmes, alla canadese Karen Magnussen e all’altra statunitense Janet Lynn. Nelle figure libere la Lynn, campionessa statunitense dal 1969, fu la migliore davanti alla canadese Magnussen, non fecero una buona prova la Schuba piazzandosi settima e la Holmes ottava. Ma a causa delle regole in vigore, Schuba ha comunque vinto l'oro - al primo posto tra tutti e nove i giudici. Il suo settimo posto nel pattinaggio libero è la peggiore performance in assoluto in quella sezione da parte di una medaglia d'oro olimpica, e in realtà è stata fischiata dalla folla a causa per il suo mediocre programma libero. Holmes è scesa al quarto posto, mentre Magnussen ha vinto l'argento e Janet Lynn la medaglia di bronzo.[1]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Atleta Nazione Obbligatori Liberi Totale
Ordinali Punti Ordinali Punti Ordinali Punti
Oro Beatrix Schuba Bandiera dell'Austria Austria 9,0 1247,0 61,0 1504,5 9,0 2751,5
Argento Karen Magnussen Bandiera del Canada Canada 29,0 1105,7 21,5 1567,5 23,0 2673,2
Bronzo Janet Lynn Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 44,5 1074,6 12,0 1588,5 27,0 2663,1
4 Julie Lynn Holmes Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 20,5 1128,5 66,5 1498,5 39,0 2627,0
5 Zsuzsa Almássy Bandiera dell'Ungheria Ungheria 47,0 1066,9 47,0 1525,5 47,0 2592,4
6 Sonja Morgenstern Bandiera della Germania Est Germania Est 71,0 1014,9 22,5 1564,5 53,0 2579,4
7 Rita Trapanese Bandiera dell'Italia Italia 45,0 1062,8 57,5 1512,0 55,0 2574,8
8 Christine Errath Bandiera della Germania Est Germania Est 102,0 962,3 50,5 1527,0 78,0 2489,3
9 Charlotte Walter Bandiera della Svizzera Svizzera 69,0 1034,8 119,0 1432,5 86,0 2467,3
10 Kazumi Yamashita Bandiera del Giappone Giappone 87,0 984,4 95,0 1465,5 93,0 2449,9
11 Jean Scott Bandiera della Gran Bretagna Gran Bretagna 83,0 986,3 103,5 1450,5 101,0 2436,8
12 Suna Murray Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 114,0 939,7 78,0 1486,5 102,0 2426,2
13 Cathy Lee Irwin Bandiera del Canada Canada 116,5 943,4 113,5 1440,0 116,0 2383,4
14 Isabel Duval de Navarre Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest 137,0 916,5 119,5 1423,5 128,0 2340,0
15 Anita Johansson Bandiera della Svezia Svezia 119,0 937,8 135,0 1411,5 131,0 2349,3
16 Dianne de Leeuw Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 133,5 918,7 142,5 1380,0 143,0 2298,7
17 Sonja Balun Bandiera dell'Austria Austria 150,0 895,6 149,0 1365,0 148,0 2260,6
18 Marina Sanaya Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica 168,0 827,6 147,5 1371,0 160,0 2198,6
19 Chang Myung-Su Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud 165,0 840,5 169,0 1276,5 171,0 2117,0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Summary on Sport Reference, su sports-reference.com. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) , (FR) Comitato organizzatore dei giochi olimpici di Sapporo 1972, Official Results, in Official Report of the 1972 Olympic Winter Games, Sapporo, Digitally published by the LA84 Foundation, 1973, pp. 456-495. URL consultato il 13 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]