Novial

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Novial
Creato daOtto Jespersen nel 1928
Locutori
TotaleNon censiti
Altre informazioni
TipoSVO
Tassonomia
FilogenesiLingue pianificate
 Lingue ausiliarie
  Lingue a posteriori
   Lingue naturalistiche
    Novial
Codici di classificazione
ISO 639-2art
ISO 639-3nov (EN)
Glottolognovi1234 (EN)
Linguasphere51-AAB-dc
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Omni homes naska liber e egal ye dignite e darfatus. Les bli dota per ratione e konsio e deve akte in spirite de frateso.
La bandiera del novial

Il novial (un acronimo formato da nov + IAL = «nuova lingua ausiliaria internazionale») è una lingua artificiale creata dal linguista danese Otto Jespersen —in precedenza sostenitore del movimento per la lingua ido— e pubblicata inizialmente nel 1928.

Il suo vocabolario è basato su quello delle lingue germaniche e romanze, e la sua grammatica è basata su quella dell'inglese con una forte influenza dell'esperanto e dell'ido.

La prima introduzione al novial è stato il libro di Jespersen del 1928[1], con qualche piccola modifica nel suo dizionario Novial Lexike[2], pubblicato nel 1930. Altre modifiche vennero proposte negli anni trenta, ma nel 1943 la lingua cessò di svilupparsi in seguito alla morte del suo glottoteta. Analogamente a quanto successo per molte altre lingue artificiali, la lingua ha suscitato un qualche rinnovato interesse grazie ad Internet.

Pronomi personali, soggetto e oggetto

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I pronomi personali sono:

  • meio, me
  • vutu, te
  • loegli, lui
  • laella, lei
  • leegli o ella (generico)
  • luesso (neutro)
  • nusnoi
  • vusvoi
  • losessi (maschile)
  • lasesse (femminile)
  • lesessi, loro
  • lusessi (neutro)

Il pronome impersonale è on.

La sintassi della frase è, come in italiano, Soggetto Verbo Oggetto, dunque l'oggetto non dev'essere marcato per distinguerlo dal soggetto:

  • me observa vuio osservo te
  • vu observa metu osservi me

L'accusativo (oggetto diretto) è dunque generalmente identico al nominativo (soggetto).

È presente anche un accusativo opzionale terminante in -m (-em dopo una consonante) ma viene utilizzato raramente. La proposizione em è equivalente a questo finale.

Gli aggettivi personali possessivi sono formati dai pronomi aggiungendo -n o dopo una consonante -en. Questo è infatti il genitivo (possessivo) del pronome, per cui men significa sia mio che di me:

  • lu es men hundelui è il mio cane
  • lu es menlui è mio
  • menmio/mia/miei/mie
  • vuntuo/tua/tuoi/tue
  • lonsuo/sua/suoi/sue ("di lui" maschile)
  • lansuo/sua/suoi/sue ("di lei" femminile)
  • lensuo/sua/suoi/sue ("di lui o lei" generico)
  • lunsuo/sua/suoi/sue (neutro)
  • nusennostro/nostra/nostri/nostre
  • vusenvostro/vostra/vostri/vostre
  • losenloro ("di essi" maschile)
  • lasenloro ("di esse" femminile)
  • lesenloro ("di essi o esse" generico)
  • lusenloro (neutro)

Il possesso può anche essere espresso mediante il pronome de: de me, de vu ecc.

La forma dei verbi è invariabile per persona e numero. La maggior parte dei tempi, dei modi e delle forme sono espressi ricorrendo all'utilizzo di verbi ausiliari posti dinnanzi alla radice del verbo principale. L'ausiliare segue lo stesso ordine dell'italiano.

  • Infinito: protekteproteggere
  • Presente: me protekteio proteggo
  • Passato semplice: me did protekte (= me protekted) io proteggevo/protessi
  • Passato prossimo: me ha protekteio ho protetto
  • Piuccheperfetto: me had protekteio avevo protetto
  • Futuro semplice: me sal protekteio proteggerò
  • Futuro anteriore: me sal ha protekteio avrò protetto
  • Futuro nel passato: me saled protekteio stavo per proteggere
  • Condizionale presente: me vud protekteio proteggerei
  • Condizionale passato: me vud ha protekteio avrei protetto
  • Imperativo 1ª pers. plu.: let nus protekte! Proteggiamo!
  • Imperativo 2ª per. sing./plu.: protekte! Proteggi/Proteggete!
  • Imperativo 3ª pers, sing.: let lo protekte! Che protegga!
  • Participio presente attivo: protektentproteggente
  • Participio passato passivo: protektetprotetto

Il novial distingue la forma passiva di processo e di stato (o risultato). In italiano queste forme coincidono, servendosi entrambe dell'ausiliare "essere". La differenza è paragonabile a quella dello spagnolo, con la forma passiva in ser e quella in estar.

In novial la forma passiva di processo viene formata mediante l'ausiliare bli seguito dalla radice del verbo.

  • Infinito: bli protekteessere protetto
  • Presente: me bli protekteio sono protetto
  • Passato semplice: me blid protekteio ero/fui protetto
  • Passato prossimo: me ha bli protekteio sono stato protetto
  • Piuccheperfetto: me had bli protekteio ero stato protetto
  • Futuro semplice: me sal bli protekteio sarò protetto
  • Futuro anteriore: me sal ha bli protekteio sarò stato protetto
  • Futuro nel passato: me saled bli protekteio sarei stato protetto
  • Condizionale presente: me vud bli protekteio sarei protetto
  • Condizionale passato: me vud ha bli protekteio sarei stato protetto
  • Imperativo 1ª pers. plu.: let nus bli protekte! Siamo protetti!
  • Imperativo 2ª per. sing./plu.: bli protekte! Sii/Siate protetto/i!
  • Imperativo 3ª pers, sing.: let lo bli protekte! Che sia protetto!

La forma passiva di stato (o risultato) è formata mediante l'ausiliare es seguito dal participio passato passivo.

  • Infinito: es protektetessere protetto
  • Presente: me es protektetio sono protetto
  • Passato semplice: me did es protektet (= me esed protektet) io ero/fui protetto
  • Passato prossimo: me ha es protektetio sono stato protetto
  • Piuccheperfetto: me had es protektetio ero stato protetto
  • Futuro semplice: me sal es protektetio sarò protetto
  • Future anteriore: me sal ha es protektetio sarò stato protetto
  • Futuro nel passato: me saled es protektetio sarei stato protetto
  • Condizionale presente: me vud es protektetio sarei protetto
  • Condizionale passato: me vud ha es protektetio sarei stato protetto
  • Imperativo 1ª pers. plu.: let nus es protektet! Siamo protetti!
  • Imperativo 2ª per. sing./plu.: es protektet! Sii/Siate protetto/i!
  • Imperativo 3ª pers, sing.: let lo es protektet! Che sia protetto!

L'articolo determinativo è li ed è invariabile. Viene utilizzato come in inglese.

Non ci sono articoli indefiniti.

Il plurale dei nomi viene formato aggiungendo –s al singolare (-es dopo una consonante).

Il caso accusativo è generalmente identico al nominativo ma può essere specificato con il finale -m (pl. -sem) (-em dopo una consonante; pl. -esem) o con la preposizione em.

Il genitivo viene formato mediante la preposizione de o con il finale -n (-en dopo una consonante). Il plurale di questo caso è -sen (-esen dopo una consonante).

Altri casi vengono formati facendo precedere la radice da varie preposizioni.

Tutti gli aggettivi terminano in -i, che può cadere per facilitare la pronuncia. Gli aggettivi in genere precedono il nome che qualificano ma possono anche seguirlo. Sono inoltre invariabili in genere e numero.

Un aggettivo può essere convertito nell'avverbio corrispondente aggiungendo -m dopo la -i finale dell'aggettivo.

Estratto in lingua

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Il Padre Nostro:

Nusen Patro kel es in siele,
mey vun nome bli sanktifika,
mey vun regno veni,
mey vun volio eventa sur tere kom in siele.
Dona a nus disidi li omnidiali pane,
e pardona a nus nusen ofensos
kom anke nus pardona a nusen ofensantes,
e non dukte nus en li tento
ma fika nus liberi fro li malum.
  1. ^ An International Language, su geocities.com. URL consultato il 18 febbraio 2006 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2004).
  2. ^ (EN) Otto Jespersen, Preface to the Novial Lexike, su Novial Lexike, yi.com (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 1998).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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