Mimar Kemaleddin

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Mimar Kemaleddin

Mimar Kemaleddin, o Mimar Kemalettin o anche Kemaleddin Bey (Acıbadem (Kadıköy), 1870Ankara, 13 luglio 1927), è stato un architetto turco.

Durante il tardo Impero Ottomano e i primi anni della Repubblica turca, fu tra i pionieri del Primo movimento nazionale architettonico, un tipo di Revivalismo Ottomano.

Il corso della sua vita vide intensi e importanti cambiamenti per la storia e la cultura turche.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Ahmet Kemalettin nacque nel 1870 in una famiglia della classe media da Ali Bey, un capitano di marina, e dalla sua moglie Sadberk Hanım ad Acıbadem nell'odierno distretto di Kadıköy a Istanbul. Nel 1875, iniziò la sua formazione primaria al "İbrahim Ağa İbtidai Mektebi". Egli continuò la sua formazione secondaria nel 1881 a Creta (allora parte dellꞌImpero Ottomano) a causa del trasferimento del padre per motivi di lavoro. Ritornato poco dopo a Istanbul, terminò la scuola media superiore.[1]

Nel 1887, allꞌetà di 17 anni, entrò nella Scuola di Ingegneria Civile (oggi Università Tecnica di Istanbul). Ahmet Kemalettin si laureò con onore ingegnere nel 1891, quindi rimase nella sua alma mater dove lavorò come assistente per quattro anni. Durante questo periodo, creò una sua propria attività nellꞌufficio che aveva aperto al di fuori dellꞌuniversità.[1]

In 1895, promosso dal suo allievo tedesco, architetto August Jachmund, progettista del Terminale ferroviario di Sirkeci in Istanbul, e sostenuto dalla sua preparazione scolastica di Stato, andò in Germania, dove si formò per due anni in architettura presso lꞌUniversità tecnica di Berlino. Successivamente, lavorò per due anni e mezzo in vari studi di architettura, guadagnando esperienza professionale.[1]

Nel 1900, Ahmet Kemalettin tornò a casa e riprese il lavoro presso lꞌUniversità. A seguito della partenza di August Jachmund, egli ne prese il posto come lettore. Nel 1908 giocò un ruolo pioneristico nella formazione della prima organizzazione vocazionale per ingegneri e architetti nellꞌImpero Ottomano, la "Società degli Architetti ed Ingegneri Ottomani".[1][2]

Progettazioni e costruzioni[modifica | modifica wikitesto]

Mentre era ancora uno studente presso la Hendese-i Mulkıye (Scuola di Stato di Ingegneria) dove iniziò i propri studi nel 1887, egli ricevette la Medaglia per lꞌIndustria. Queste sue attribuzioni personali possono essere state correlate al suo grande interesse nelle lezioni del Prof. Jasmund sia in architettura che in ingegneria e al fatto che il Prof. Jasmund lo scelse come suo assistente.

Kemalettin si mostrò un progettista aperto allꞌapprendimento e alla sperimentazione e fu anche la rappresentazione di un architetto fiducioso in sé stesso.

Comunque grande sia stata lꞌinfluenza di Jasmund e dei collegamenti tedeschi sulla sua percezione del design, lꞌampia portata dei suoi riferimenti è anche importante. LꞌArt Nouveau dellꞌedificio di Ratip Pasha, un edificio dei primi tempi, o il collegamento degli appartamenti di Harikzedegan con lꞌedilizia pubblica francese, il gusto orientale della progettazione del Evkaf-ı Humayun Nezareti (Ministero delle Fondazioni Imperiali), lo stile eclettico della 3ª Fondazione Han o lo stile impero della tomba di Husnu Pasha, non possono essere ignorati.

Unꞌopera di Kemaleddin presenta senza dubbio unꞌimmagine ridondante di collegamenti ideologici. Solo qui la sua creatività alimenta anche la sua ideologia. La trasformazione della sua ideologia in una scuola di architettura è essenzialmente dovuta al suo talento creativo e alla sua fiducia in sé stesso, se fu alimentata dalla sua industriosità ed esperienza organizzativa o dalla disciplina e abilità dꞌinsegnare. La sua vita era già terminata quando egli accertò la possibilità che la sua fiducia fosse scossa. La sua architettura fu un racconto che prevenne lꞌeroe dallo sperimentare una tragica fine, da una morte finale.

Restauratore con principi[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 Rebi-ül ahir 1327/18 maggio 1909, fu nominato direttore dellꞌarchitettura presso il Ministero Imperiale dellꞌEdilizia. La possibilità di progettare e portare a utilizzazione nuovi progetti di costruzioni è unꞌirresistibile passione per un architetto, ma gestire opere di manutenzione e restaurazione su edifici storici, la funzione di base e tradizionale del Ministero, era anche unꞌopportunità molto speciale di apprendimento. Kemalettin adottò lꞌintelligente approccio di valutare i due campi insieme e di consentire a ciascuno dei due di alimentare lꞌaltro. Il restauro fu unꞌopportunità di produttività dalla quale egli trasse e applicò informazioni che furono la fonte per esperimenti che differenziano il linguaggio architettonico.

Percependo il restauro come un metodo dꞌinterpretare lꞌarchitettura tradizionale e di operare lꞌinfrastruttura linguistica per il suo rinnovo, egli tentò di gestire e dare un indirizzo a un campo i cui principi erano come ora non chiaramente definiti. Egli sapeva che il restauro non era un lavoro ordinario di riparazione e lo insegnò.

Egli fu un pioniere nel campo del restauro di un gran numero di strutture monumentali ottomane, adottando per la prima volta un approccio scientifico.

Egli restaurò il Yeni Cami Hunkar Gathering Place con appassionato entusiasmo. Ma la sua principale ꞌꞌperformanceꞌꞌ fu certamente il progetto Mescid-i Aksa e Harem-i Serif. Lꞌabilità che egli dimostrò nel restauro del Mescid-i Aksa gli valse unꞌacclamazione internazionale e un premio da parte del Royal Institute of British Architects.

Insegnamento e organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Statua di Mimar Kemalettin a Izmir.

A seguito della laurea presso Hendese-i Mülkiye egli fu inserito nello ꞌꞌstaffꞌꞌ dellꞌinsegnamento di Tecnologia e Architettura nella stessa scuola e come assistente del Prof. Jasmund. Al suo ritorno dalla Germania, ove si era recato per ottenere conoscenza ed esperienza, egli riprese nuovamente il proprio posto presso la Hendese-i Mulkiye e da questo posto egli continuò ad insegnare. Egli formò centinaia di studenti al Sanayi-i Nefise Mekteb-i Alisi (lꞌAccademia di Belle Arti) e al Muhendis Mekteb-i Alis (lꞌAccademia dꞌIngegneria).

Erano questi gli anni in cui la scuola di ingegneria civile fu fondata e sviluppata come parte del Muhendishane-i Berri-i Humayun (la Scuola Militare dꞌIngegneria). Allo stadio in cui il ꞌꞌcurriculumꞌꞌ della scuola si stava sviluppando, Kemalettin Bey stava tenendo un gran numero di corsi. Si trattava di un campo aperto che andava dalla Tecnologia e Architettura a Inchiostro e penna, dalla Calligrafia ai lavori in ferro battuto e fu certo lui a trasmettere il suo entusiasmo agli studenti.

Allorché ebbe lꞌincarico allꞌEvkaf Nezareti, egli portò i suoi studenti al Building and Reparation Technological Assembly per soddisfare lꞌanticipata richiesta di produzione intensa e rapida. Lo staff permanente composto da architetti ed ingegnersìi di talento che lui aveva scelto stava trasformandosi in una scuola e il suo ufficio stava per diventare un centro di produzione, come era, di concetti di progettazione, dal nome di Architettura Nazionale.

Ma questo non è tutto.

Fu Kemalettin Bey a fondare la Società Ottomana di Architetti ed Ingegneri, e che personalmente scriveva lꞌannuncio di convocazione delle riunioni della Fondazione sul giornale Tanin.

Il suo ruolo finale fu lꞌappartenenza, e conseguentemente la presidenza, al Consiglio di Belle Arti, fondato dal Ministero della Formazione nel 1926.

Pensiero e scrittura[modifica | modifica wikitesto]

La descrizione scritta dellꞌarchitettura turca e la storia dellꞌarchitettura sono un campo che iniziò tardi e non ha accumulato abbastanza forza. Anche oggi non pare che esso abbia raggiunto il livello necessario. Kemalettin Bey è stato un pioniere senza rivali in materia. Il suo pensiero sui modelli viventi e professionali è anche incomparabile. Da una parte vi è nella sua identità di architetto ed esperienza professionale con cui egli progettò molti edifici, gran parte dei quali egli anche costruì; dꞌaltra parte cꞌè il dovere, nella professione dellꞌinsegnamento, di trasferire informazioni ed esperienza con specifica sistematicità; una funzione di scrivere che emerge da questa dicotomia e una consapevolezza della necessità di porre domande, di fare delle valutazioni e di una contestualizzazione storica. Quando ricerca e pensiero dei codici genetici di unꞌattività e professione sono percepiti come una missione, la prima o più originale descrizione scritta della nostra storia dellꞌarchitettura ha avuto inizio. Naturalmente il contenuto e lꞌapproccio possono essere discussi, ma non la natura pioneristica.

1870-1891[modifica | modifica wikitesto]

La disponibilità di informazione e di documentazione sui primi anni della vita di Kemalettin è piuttosto scarsa. Tutto ciò che si sa è che egli iniziò presso la scuola primaria di Ibrahim Aga vicino a casa sua nel 1875 e che egli apprese francese ed arabo presso la scuola speciale presso la quale suo padre aveva un incarico, aperta per i figli di ufficiali dellꞌesercito a Creta nel 1881.

Quando egli ritornò a İstanbul, proseguì la sua formazione alla scuola Numune-i Terakki, che forniva una formazione modello. Egli si diplomò presso questa scuola, dove famosi insegnanti di quel periodo davano lezioni come il matematico Mehmed Nadir o lꞌastronomo Huseyin Efendi. Nel 1887, egli fu accettato nella seconda classe del Hendese-i Mulkiye. Gli fu riconosciuta la Medaglia per lꞌIndustria mentre era ancora uno studente e si laureò nel 1891.

1891-1909[modifica | modifica wikitesto]

Ingegneria strutturale e architettura erano insegnate insieme presso lo storico Muhendishane (Hendese-i Mulkiye) in Halıcıoğlu, cui Kemalettin iniziò a partecipare dalla seconda classe. Kemalettin mostrò maggior interesse nellꞌarchitettura del Prof. Jasmund's che in ingegneria. Ciò non di meno, il suo apprendimento come ingegnere lo rese formato per tutti i suoi progetti.

1909-1919[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 maggio 1909, fu nominato capo dellꞌarchitettura presso il Ministero Imperiale dellꞌEdilizia (o, il Direttorato Generale dellꞌEdlizia, comꞌè chiamato oggi). Gli anni di questo periodo di attività, 1909-1919, furono il periodo più produttivo per Kemalettin Bey dal punto di vista del progetto architettonico e relative applicazioni.

Come dirigere lavori di manutenzione e riparazione su strutture storiche, ruolo tradizionale del ministero, egli progettò e costruì anche nuovi edifici.

I lavori di restauro gli resero possibile diventare famigliare con ed esaminare direttamente lꞌarchitettura ottomana e furono in modo concreto il suo punto di riferimento per i progetti di nuovi fabbricati. Egli ebbe come fonte dꞌinformazioni prove che distinguono il linguaggio dellꞌarchitettura sperimentale da queste opere e le applicò. I suoi lavori di restauro sono i meno conosciuti e i meno documentati fra le opere di Kemalettin Bey. Noi possiamo trovare da documenti scritti i restauri del luogo imperiale di raccolta dello Yeni Cami Hunkar, e il restauro della Moschea della Fede e i suoi resti e la Moschea di Nuruosmaniye dai disegni dellꞌarchivio del Direttorato Generale dellꞌEdilizia.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Edirne Karaağaç Tren İstasyonu (Stazione ferroviaria di Karaağaç in Edirne) progettata da Mimar Kemalettin Bey

Dopo la proclamazione della Seconda Monarchia Costituzionale nel 1908, Ahmet Kemaleddin Bey fu nominato direttore del Dipartimento delle Costruzioni e Restauri presso il Ministero dellꞌEdilizia.[1][2]

Egli progettò quattro stazioni ferroviarie per la Compagnia Ferroviaria Ottomana. Per il suo lavoro di successo nella costruzione della stazione di Filippopoli, fu incaricato dei progetti delle stazioni di Salonicco e di Adrianopoli.

Della stazione ferroviaria di Salonicco solo le fondamenta furono completate.

La stazione ferroviaria di Edirne poté essere completata nel 1914.[3]

Nel 1908, egli costruì una scuola media superiore in Edirne, che iniziò lꞌattività nel 1910. Egli fu invitato dal Gran mufti di Gerusalemme per realizzare i lavori di restauro della Moschea al-Aqsa. Egli accettò lꞌinvito e andò a Gerusalemme che era sotto mandato britannico dallꞌImpero Ottomano dopo la prima guerra mondiale. Egli si fermò colà per un certo tempo. Per i suoi lavori di restauro a Mimar Kemalettin Bey fu riconosciuta la partecipazione onorifica allꞌIstituto Reale degli Architetti Britannici (RIBA).[2][4] Dopo il suo ritorno a casa egli focalizzò i suoi lavori su fabbricati ad Ankara, la nuova capitale della Repubblica.[1][5]

Come uno dei pionieri del Primo Movimento dellꞌArchitettura Nazionale della Turchia, Mimar Kemalettin Bey fu ispirato allꞌarchitettura ottomana classica, e tentò di creare un nuovo stile combinando le distinte caratteristiche dellꞌarchitettura tedesca e di quella ottomana. Egli rese le caratteristiche delle strutture dellꞌarchitettura ottomana e di quella islamica in modo che riflettessero lꞌidentità nazionale turca: inserì archi, coperture e tegole sulla facciata dei suoi edifici in primo piano, enfasizzò simmetrie e pose in vista lo stile convenzionale con torrette e cornici.[1]

Ultimi anni e decesso[modifica | modifica wikitesto]

Tomba di Mimar Kemalettin Bey nel cimitero della Moschea di Bayezid II in Istanbul.

Purtroppo la splendida carriera di Kemalettin Bey, coronata dal suo restauro della Cupola della Roccia a Gerusalemme e il premio RIBA che egli ottenne per questa, non ha avuto una fine felice. Il freddo atteggiamento sviluppatosi verso la fine degli anni ꞌ20 a proposito dellꞌArchitettura Nazionale, comprese le forme ottomane che egli rappresentò ad Ankara, la città dove venne su chiamata ufficiale e dove egli costruì importanti strutture, lo condusse allꞌalienazione e alla solitudine. Comunque a quel tempo tale alienazione non era affatto unica, nè a lui nè alla Turchia. Negli anni 1920, con l'emergere della moderna architettura che offriva un intero nuovo mondo di forme a innumerevoli architetti della generazione di Kemalettin Bey, che non potevano rompere liberamente con le vecchie forme, e che condivisero il medesimo destino nello stesso periodo e quasi in tutto il mondo.

Egli visse in un periodo pieno di allegria ed ebollizione come lo fu di drammatico disinganno. La sua vita ebbe termine in una stanza d'albergo ad Ankara il 13 luglio 1927, nel luogo dell'Ankara Palas, a causa di un'emorragia cerebrale, all'età di 57 anni. Gli sopravvissero la moglie Sabiha e il figlio İlhan Mimaroğlu, che divenne un moderno compositore. Alcuni anni dopo, senza che la sua famiglia fosse stata avvisata, la sua tomba fu spostata nel cimitero della Moschea Bayezid II di Istanbul, a causa della costruzione di una strada tra Kadıköy e Üsküdar, che avrebbe attraversato il cimitero sulla sua tomba. Risepolto in nuovo luogo senza lapide, la sua tomba fu riscoperta negli anni 1990. Nel 2007, il luogo della sua sepoltura fu restaurato.[2][5][6]

Opere degne di nota[modifica | modifica wikitesto]

Gli Appartamenti Tayyare, Istanbul 1922

Egli progettò fra gli altri gli Appartamenti Tayyare, eretti tra il 1919 e il 1922 a Istanbul, che furono trasformati nellꞌedificio di un hotel di lusso.[7] La sua altra opera Istanbul 4º Vakıf Han fu convertita nel World Park Hotel, un albergo a cinque stelle.[8]

Tra le sue opere degne di nota:[2]

  • Scuola superiore Eyüp Anadolu, Istanbul
  • Scuola Superiore per Insegnanti Çapa Anadolu, Istanbul
  • Scuola Primaria Şemsi Pasha
  • Scuola superiore femminile di Çamlıca
  • Moschea di Bostancı, Istanbul
  • Moschea Mecidiye di Yeşilköy, Istanbul
  • Scuola Reşadiye (oggi Scuola Media di Eyüp), Istanbul
  • Tomba del Sultano Reshad
  • Tomba di Gazi Osman Pasha
  • Tomba di Mahmud Shevket Pasha
    La tomba eretta per Mahmut Şevket Pasha, uno degli ultimi Gran Visir ottomani, del suo aiutante Ibrahim Halıl Bey e del suo valletto Kazım Efendi si trova nel cimitero di guerra Hurriyet-i Ebediye per commemorare coloro che persero la loro vita negli eventi del 31 marzo 1909.[9] Il progetto di questa tomba è una composizione del tutto nuova che si distingue dalle altre tombe progettate da Kemalettin Bey. Essa consiste in una sezione tipo canòpo a pianta quadra, alla quale si accede da tre parti tramite gradinate, coperta da una cupola su muri e aperta su tre lati, e una struttura piana semiottagonale adiacente, coperta con unꞌesedra a semicupola.
  • Tomba di Ali Rıza Pasha
  • Tomba di Hüsnü Pasha
  • Restauro della Moschea Fethiye[10] e della madrasa di Sinan Pasha
  • Bandırma Moschea Haydar Çavuş
  • Tomba di Ahmed Cevad Pasha, Istanbul (1901)
  • Stazione Centrale di Plovdiv (1908)
  • Moschea di Kamer Hatun, Beyoğlu, Istanbul (1911)
  • Moschea di Bebek, Istanbul (1913)
  • Biblioteca della Facoltà di Lettere dellꞌUniversità di Istanbul (1913)
  • Restauro della Stazione Ferroviaria di Edirne (1914)
  • Istanbul 1º Vakıf Han (1918)
  • Appartamenti Tayyare, Istanbul (1922)
  • Progetto per lꞌopera di restauro della Moschea Al-Aqsa, Gerusalemme (1925)[4]
  • Istanbul 4º Vakıf Han (1926)
  • Ankara 2º Vakıf Han (Appartamenti di Ankara Evkaf) morto durante la sua costruzione (1927)

Completamento dellꞌAnkara Palas[modifica | modifica wikitesto]

Ankara Palas Lꞌhotel mostra le caratteristiche del primo movimento culturale architettonico turco.

Il progetto fu iniziato nel 1927 da Vedat Tek.

Esso fu il primo progetto di Kemalettin Bey dopo essere giunto ad Ankara. Lꞌ hotel fu progettato nel 1924 dallꞌarchitetto Vedad Bey, ma non appena questi lo lasciò esso fu eretto secondo un nuovo progetto di Kemalettin Bey e aperto allꞌattività nellꞌautunno del 1927.

Lꞌhotel fu la sede per importanti incontri politici e sociali ad Ankara, particolarmente durante i primi anni della Repubblica, e fu un luogo per dare il benvenuto a tutti gli ospiti importanti dello stato.

Lꞌampia balconata con archi a sesto acuto sullꞌasse principale rettangolare e lꞌingresso a cupola enfatizzano il suo aspetto monumentale e orientale. Vi è una magnifica sala da ballo, illuminata di giorno dallꞌalto.

La limitazione delle decorazioni tradizionali dei parapetti della balconata e la console in pietre bilancia lꞌenfasi orientalista.

Edificio principale delle Ferrovie Statali della Repubblica Turca, Ankara (1928)[modifica | modifica wikitesto]

Questo fu lꞌultimo progetto di Kemalettin Bey. Le fondamenta dellꞌedificio furono erette un mese dopo la morte dellꞌarchitetto e la costruzione completata nel 1928. Queste residenze multi-piano, che furono effettivamente progettate per gli impiegati delle ferrovie, furono utilizzate provvisoriamente e poi permanentemente dallꞌAmministrazione.

Secondo i documenti disponibili lꞌedificio che viene identificato insieme alla 19ª May Square in fronte alla Stazione di Ankara e la stazione stessa fu progettata come un appartamento eretto intorno uno spazio interno alla corte. Comunque, solo un terzo della sezione nella direzione della stazione fu completato. Nonostante le proiezioni fatte in ogni asse per unꞌenfasi assiale, il piano del corridoio centrale e la conformazione della facciata, con finestre quadre piatte, è austero. Il decorativo lavoro in ferro della porta superiore che si apre sulla corte e lꞌampio rosone in ferro battuto nellꞌarco a mezzo tondo sopra di lui sono incomparabili.

Istituto Gazi di Formazione, Ankara (1930)[modifica | modifica wikitesto]

Istituto Gazi di Formazione ad Ankara

Il fabbricato dellꞌIstituto Gazi di Formazione è una delle ultime opere di Kemalettin Bey. Il suo progetto fu completato nel 1927 e la sua costruzione nel 1930, lo stesso anno in cui la scuola iniziò il suo programma di formazione.

Lꞌedificio consiste in quattro piani fuori terra e occupa unꞌampia area rettangolare. Due corti interne allineate simmetricamente con lꞌasse dellꞌingresso sono circondate da un sistema di corridoi sul piano assiale. La sezione media sullꞌasse è alta cinque piani, con un sesto sopra lꞌingresso utilizzato come osservatorio.

Al portico dꞌentrata, cui si accede tramite ampi gradini, è indicato da colossali colonne con alti archi. Sulla veranda superiore un motivo di distinto equilibrio e di accento decorativo è dato da architravi di coppie di piccoli archi piatti.

La classicistica fiction delle colonnate a losanga nellꞌentrata consente di percepire la magnificenza del palazzo su scala umana.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Una via attraverso la Stazione di Sirkeci e lꞌincrocio Hamidiye Cad., sul quale si trova il suo capolavoro Istanbul 4th Vakıf Han, prende il suo nome.
  • Nel 2009, una nuova serie di banconote in lire turche entrò in circolazione. Sul verso della banconota da 20 lire è ritratto Mimar Kemalettin, con una delle sue opere maggiori, il fabbricato del rettorato dellꞌUniversità Gazi ad Ankara.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (TR) Mimar Kemaleddin (1870 İstanbul - 1927 İstanbul) (PDF), su tcmb.gov.tr, TCMB. URL consultato il 26 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2013).
  2. ^ a b c d e (TR) Tufan, Mesut, Artık Mimar Kemaleddin Bey'in de Bir Dikili Taşı Var, su mimarizm.com, Mimarizm, 16 luglio 2007. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  3. ^ (TR) Tarihi Rektörlük Binası, su trakya.edu.tr, Trakya Üniversitesi. URL consultato il 26 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2012).
  4. ^ a b The Restoration Project of the Masjid al-Aqsa by Mimar Kemalettin (1922-26), su archnet.org, ArchNet. URL consultato il 6 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  5. ^ a b (TR) Mimar Kemaleddin: Tarihin dönüm noktalarında bir mimar, su v3.arkitera.com, arkitera, 25 gennaio 2008. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  6. ^ (TR) Ulusal mimarlık hazinesi Kemalettin, in Radikal, 12 marzo 2010. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  7. ^ (TR) Tayyare Apartmanları Crowne Plaza old, in Sabah Ekonomi, 12 marzo 2006. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  8. ^ (TR) Duygu Başaran, Tarihi yarımadada yeni bir adres Vakıf Han 94 yıl sonra otel oldu, in Hürriyet, 28 luglio 2006. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  9. ^ Mahmut Sevket Pasha era popolare come eroe della libertà per aver soppresso lꞌinsurrezione a Istanbul in qualità di comandante della 3ª Armata negli eventi del 31 marzo, e fu ucciso dai controrivoluzionari il 14 giugno 1913.
  10. ^ Fethiye Mosque, su archnet.org, ArchNet. URL consultato il 6 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2009).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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