Massimiliano Bocchiardo di San Vitale
Enrico Massimiliano Bocchiardo di San Vitale | |
---|---|
Nascita | Pinerolo, 28 febbraio 1805 |
Morte | Alessandria, 20 agosto 1856 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Armata Sarda |
Arma | Fanteria |
Corpo | Granatieri |
Anni di servizio | 1824-1856 |
Grado | Brigadiere generale |
Guerre | Prima guerra d'indipendenza italiana |
Battaglie | Battaglia di Pastrengo Battaglia di Novara (1849) |
Comandante di | 13º Reggimento fanteria, Brigata "Pinerolo" |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Massimiliano Bochard e la storica Brigata Pinerolo[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Enrico Massimiliano Bocchiardo di San Vitale (Pinerolo, 28 febbraio 1805 – Alessandria, 20 agosto 1856) è stato un generale italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare a vivente durante il corso della prima guerra d'indipendenza italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Pinerolo il 28 febbraio 1805,[1] figlio di Antonio e Ildearda Cacherano della Rocca.[2] Arruolatosi nell’Armata Sarda all’età di undici anni, frequentò la Regia Accademia Militare di Torino dal 1816 al febbraio 1824,[2] quando entrò in servizio come sottotenente nel Reggimento "Granatieri Guardie".[3] Promosso tenente nel 1829, divenne capitano[3] nel 1834. Partecipò alle operazioni iniziali della campagna[2] del 1848 come comandante della 7ª Compagnia, distinguendosi il 30 aprile durante la battaglia di Pastrengo,[2] dove ottenne una menzione onorevole.[1]
Promosso maggiore il 17 maggio, assunse il comando del III Battaglione del 14º Reggimento fanteria.[1] Il 18 giugno, nel corso della successiva battaglia di Rivoli Veronese,[1] il III Battaglione venne incaricato dal comandante del II Corpo d'armata,[2] generale Gerbaix de Sonnaz, di proteggere il fianco dell’Armata Sarda in movimento verso l'Adige.[2] Attestatosi in posizione difensiva a Corona, sulle pendici del Monte Baldo, insieme a una compagnia di volontari provenienti dalla provincia di Torino, il 18 giugno respinse un attacco portato da una colonna di 3.000 soldati[1] austro-ungarici al comando del colonnello Friedrich Zobel,[2] passando poi decisamente al contrattacco[2] e mettendoli in fuga.[N 1] Per questo fatto fu decorato della Medaglia d'oro al valor militare[1] a vivente.[2] Dopo la ripresa delle operazioni nel 1849 fu decorato di Medaglia d'argento al valor militare per il coraggio dimostrato durante la battaglia di Novara.[1] Tenente colonnello nel 1851, fu assegnato al 13º Reggimento fanteria[2] della Brigata "Pinerolo" e divenuto colonnello[2] ne assunse il comando[1] nel 1853. Si spense ad Alessandria il 20 agosto 1856.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 27 giugno 1848
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I soldati austriaci vennero ricacciati oltre Ferrara di Monte Baldo con gravi perdite.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Calendario generale pe’ regii stati, Torino, Stamperia sociale degli artisti tipografi, 1847, p. no.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Dario Poggio, Massimiliano Bochard e la storica Brigata Pinerolo, in Vocepinerolese, Pinerolo, gennaio 2017, p. no.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bocchiardo di San Vitale, Massimiliano, in Combattenti Liberazione, http://www.combattentiliberazione.it, 6 aprile 2018.
- Generali italiani del XIX secolo
- Nati nel 1805
- Morti nel 1856
- Nati il 28 febbraio
- Morti il 20 agosto
- Nati a Pinerolo
- Morti ad Alessandria
- Militari sabaudi
- Medaglie d'oro al valor militare
- Medaglie d'argento al valor militare
- Medaglie di bronzo al valor militare
- Cavalieri dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro