Mario Galbusera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Mario Galbusera (Morbegno, 21 giugno 1924Morbegno, 23 aprile 2018) è stato un imprenditore italiano.

È stato presidente di Galbusera S.p.A. e di Galbusera Biscotti S.r.l., in cui ha lavorato più di sessant'anni dedicandosi alla produzione e alla strategia dell'azienda.

Figlio di un pasticciere, lavorò fin da giovane assieme al fratello Enea (classe 1928) per ampliare l'attività artigianale del padre Ermete (un laboratorio creato a Morbegno, provincia di Sondrio, nel retro del caffè-pasticceria di proprietà della famiglia) fino a farla diventare un'industria. Si diplomò in ragioneria nel 1942 e frequentò per alcuni anni la facoltà di economia e commercio presso l'Università Bocconi di Milano, per poi dedicarsi interamente all'attività familiare. Inizialmente girò la Valtellina con un motocarro per vendere i prodotti, poi nel 1950 aprì con il fratello uno stabilimento a Morbegno con macchine a ciclo continuo e un'ottantina di dipendenti. Nel 1966 aprì un altro stabilimento, molto più grande, a Cosio Valtellino: in seguito arriverà ad avere una decina di linee di produzione.

Nel corso degli anni l'azienda continuò a crescere, raggiungendo notevoli dimensioni, con l'apertura di una sede ad Agrate Brianza per la gestione delle attività commerciali e di marketing. Alla fine degli anni novanta Galbusera era fra i pionieri del mercato salutistico inaugurando una linea di biscotti, cracker e wafer per un'alimentazione sana e ad alto valore nutrizionale. Tale linea arrivò a rappresentare il 70% del fatturato e a diventare così il core business dell'azienda.

Nella gestione dell'azienda, dopo la morte nel 1966 del fratello Enea in un incidente di caccia in Jugoslavia,[1] Galbusera fu gradualmente affiancato dai figli Paolo e Lorenzo e dai nipoti Andrea e Guido.[2] Dopo la scomparsa di Andrea (morto a 50 anni per malattia nel settembre 2010)[3] il controllo dell'azienda è in mano, con il 25% ciascuno, a Paolo, Lorenzo, Guido Galbusera e Nicoletta Zamboni.[4] La famiglia fece poi un passo indietro affidando la gestione dell'azienda a un manager esterno.

Riconoscimenti e altre attività

[modifica | modifica wikitesto]
Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
«Brevetto n. 2464»
— 1º giugno 2002[5]
  1. ^ Mauro Castelli, Una marcia in più, Milano, Il Sole 24 Ore, 2006, p. 152.
  2. ^ Un biscotto per quattro su Corriere della Sera
  3. ^ Morto Andrea Galbusera, uno degli eredi del colosso dolciario, su ilcittadinomb.it. URL consultato il 20 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  4. ^ L'Economia del Corriere della Sera, 11 settembre 2017.
  5. ^ Mario Galbusera dal sito ufficiale della federazione nazionale dei cavalieri del lavoro della repubblica italiana
  6. ^ L'Ambrogino d'oro di Cosio a Mario Galbusera: le foto Archiviato l'11 agosto 2014 in Internet Archive. su Vaol.it
  7. ^ La Gazzetta di Sondrio, 26 maggio 2016.
  8. ^ Relazione sul governo societario e gli aspetti proprietari, su popso.it, Banca Popolare di Sondrio, 9 marzo 2012 (archiviato l'11 settembre 2017).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]